Saclà e sostenibilità fanno rima da tre generazioni

Chiara Ercole – Ceo Saclà S.p.A.
La Saclà (sito web), “Società anonima commercio lavorazione alimentari”, che in seguito aggiunge l’accento sull’ultima “a” per esigenze pubblicitarie, viene fondata nel 1939 ad Asti. Secondo Ercole e sua moglie Piera Campanella sono i fondatori, che inizialmente si sono dedicati alla produzione e commercio di conserve vegetali in Piemonte, espandendo la distribuzione in tutta Italia. Oggi, l’azienda – gestita dalla terza generazione Chiara Ercole, figlia di Lorenzo e nipote del fondatore – fa parte del consorzio Almaverde Bio Italia S.r.l. con core business la produzione di prodotti biologici. Italia Economy ha intervistato Chiara Ercole, Ceo Saclà S.p.A.
Con quale spirito si prepara a Tutto Food 2023?
Come ogni anno Saclà partecipa alle principali fiere di settore presentando, insieme ai suoi prodotti storicamente conosciuti ed amati, anche le proprie novità, frutto del suo costante impegno in termini di innovazione.
A Tuttofood presenteremo la nuova linea Sfiziolì: Funghetti, Carciofini Tagliati, Cipolline e Verdurine Miste dal gusto moderno, dal basso contenuto di olio e dal piccolo formato.
Lo spirito con cui ci prepariamo ad affrontare Tuttofood 2023 è uno spirito più consapevole di quanto l’incontro in presenza sia importante. Oggi, dopo il periodo della pandemia che ci ha costretti al lock down e ad incontri a distanza, realizziamo più consapevolmente il valore degli incontri di persona e dell’arricchimento che generano.
Più novità o più tradizione dal 1939 in Saclà?
La tradizione Saclà che si esprime attraverso il suo impegno, la qualità dei suoi prodotti, la passione per la natura, i suoi valori ed il proprio know how è sempre attuale e si fonde con la novità dei progetti, dei prodotti e dei mezzi di comunicazione attraverso i quali si racconta.
Cos’è il successo imprenditoriale secondo Lei?
Non amo il concetto di successo.
Così come non è giusto parlare di fallimento in senso definitivo, non è nemmeno giusto parlare di successo in senso definitivo. Esistono tante sfide, errori e trasformazioni nella vita di un’azienda: continuare a imparare, evolversi e migliorarsi è la cosa più importante.
Sostenibilità e Saclà fanno rima. In quale modo?
Assolutamente sì.
Saclà nasce nel 1939 e costruisce la propria impresa partendo dall’intuizione di conservare, durante alcuni periodi dell’anno, prodotti stagionali in eccedenza con l’obiettivo di renderli pronti all’uso in ogni momento e su questo principio green che da oltre 80 anni Saclà fonda la propria filosofia attenta a portare avanti scelte sostenibili.
Attraverso progetti con il Banco Alimentare, donazioni sul territorio, progetti di sensibilizzazione, continua ricerca dei materiali di imballo più idonei, innovazione di prodotti e di processi, progetti di filiera e di ottimizzazione logistica, predilezione per soluzioni a basso impatto ambientale Saclà rinnova ogni giorno il suo impegno green che da qualche anno firma con il suo brand-manifesto #ThanksPlanet.
L’ultimo progetto green di Saclà, ma anche il più grande in termini di ricadute positive per quanto concerne l’impatto ambientale è la realizzazione del nuovo plant di Castello di Annone. Nel 2014 è partito l’ambizioso progetto di riqualificazione di un’ex area industriale dismessa che, a seguito delle delicate fasi di bonifica dell’area, progettazione, recupero degli inerti del vecchio insediamento e avvio della nuova edificazione, oggi è a basso impatto ambientale.
Lo stabilimento di Castello di Annone (Asti) autoproduce 350 kw di energia con 1.600 mq di pannelli solari. Può contare su 74.000 kwh che provengono dai biogas degli scarti prodotti, sistemi avanzati di gestione del ciclo dell’acqua, abbattimento delle emissioni di CO2 grazie all’ottimizzazione della logistica, aumento dell’occupazione di personale ed un impatto positivo su tutto il territorio e le comunità locali grazie ad un efficientamento del sistema idrico degli acquedotti.
Quanto la cultura locale incide sulla scelta dei vostri prodotti all’estero?
La passione, l’estro, la qualità tipici della cucina italiana sono alla base di ogni nostro prodotto. Nella formulazione delle ricette siamo attenti ai gusti dei diversi mercati senza però dimenticare mai il saper fare tipico dell’Italia.
Amiamo valorizzare le ricette locali dando loro un respiro internazionale.
In qualità di esperti nella lavorazione dei vegetali, tra i prodotti che vendiamo all’estero ci sono sughi per pasta e condimenti.
Così come fatto negli anni ’90 con il Pesto alla Genovese Saclà, poi con i Friarielli e la Peperonata Saclà e più di recente con il Pesto all’Nduja e la Salsa Cacio e Pepe Saclà, portiamo i sapori italiani e locali all’estero.
Quali mercati vorreste raggiungere nel 2023?
Il 50% della produzione Saclà è destinata all’estero.
Ad oggi i prodotti Saclà vengono esportati in 70 paesi del mondo, da Est ad Ovest.
Saclà fiera delle caratteristiche uniche della cucina italiana, punta ad aumentare la propria presenza in diversi mercati esteri grazie alla forza del suo brand interprete di prodotti tipici che hanno una storia da raccontare e che racchiudono tradizioni, gusti e saper fare italiano.
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