• 22 Gennaio 2025

Intelligenza Artificiale e Turismo

 Intelligenza Artificiale e Turismo

L’uso dell’intelligenza artificiale nel settore dei viaggi e del turismo comporta nuove soluzioni sempre più personalizzate

Secondo una recente statistica di Techopedia, il mercato globale dell’IA dovrebbe raggiungere il valore di 1,35 trilioni di dollari entro il 2030.

Anche l’industria del turismo non si sottrae all’impiego dei sistemi di Intelligenza Artificiale: già nel 2016 una ricerca di McKinsey & Company aveva stimato che il 73% delle ore impiegate nel turismo – con particolare riferimento all’ospitalità e alla ristorazione – avrebbe potuto essere automatizzato con la tecnologia, ad esempio tramite l’intelligenza artificiale.

Più di recente, la stessa McKinsey ha sottolineato come la trasformazione digitale intrapresa dalle aziende durante la pandemia, in condizioni diverse si sarebbe sviluppata nell’arco di anni (più specificamente, tre nel rapporto coi clienti e ben sette nell’adozione e integrazione di nuove tecnologie.

I database e i Big Data a supporto degli enti e delle imprese turistiche

Dati nuovi e sempre più accurati saranno sempre più alla base di un’analisi realmente in grado di prevedere le evoluzioni del mercato, compreso quello turistico, in quello che è il raggio di azione della cosiddetta Data Driven Economy.

In Italia, a incanalarsi in questa prospettiva è stata Unioncamere, che ha realizzato “Stendhal”, una piattaforma potenziata dall’intelligenza artificiale e dal machine learning, che consente analisi predittive per la programmazione e la progettazione turistica dei territori, forte di un database di 45 milioni di dati aggiornati (provenienti da fonti statistiche quali Istat, InfoCamere ed Eurostat), 4 milioni di recensioni e 376mila informazioni derivate dai media.

La piattaforma, presentata al TTG Travel Experience 2023 di Rimini e rivolta agli operatori istituzionali ed economici della programmazione turistica, costituisce un’evoluzione fondamentale nel percorso di innovazione metodologica e tecnologica intrapreso da Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) in sinergia con il Sistema camerale italiano a supporto della pianificazione turistica.

Nel 2020,  secondo la “Guide to Travel Recovery” pubblicata da Travelport, più del 70% dei manager d’albergo si diceva disponibile a pagare per ottenere report esterni aggiuntivi e oltre il 55% lo stava già facendo.

In questo senso, l’Intelligenza Artificiale è stata in questi anni oggetto di sviluppo per diversi progetti, soprattutto negli Stati Uniti.

Uno di essi è il risultato della partnership tra Sabre Corporation, il più grande fornitore globale di sistemi di distribuzione per le prenotazioni aeree in Nord America e Google: insieme stanno sviluppando una tecnologia applicata al settore viaggi, capace di combinare infrastruttura Cloud, Intelligenza Artificiale e machine learning targato Google con la conoscenza dell’industria del turismo di Sabre.

L’obiettivo è poter erogare proposte all’utente che non siano solo pertinenti e personalizzate, ma anche rapide, in modo da fare davvero la differenza nella decisione d’acquisto di un viaggio.

Viene ancora da Google e solo per gli utenti statunitensi iscritti a Search Labs, un nuovo servizio che usa l’intelligenza artificiale per aiutare gli utenti a pianificare i propri viaggi: testato nella Search Generative Experience di Google, il servizio permette a chi chiede al programma di organizzare un viaggio di tot giorni in base a determinati interessi, di ricevere un itinerario che include le attrazioni e i ristoranti, nonché una panoramica delle opzioni per voli e hotel, suddivisi per orari e prezzi.

Per realizzare tutto questo il sistema di Google va a cercare informazioni non solo nei siti di viaggio ma anche nelle recensioni e nelle foto degli utenti, offrendo al suo stesso sistema la possibilità di fornire a investitori pubblicitari informazioni su ciò che stiamo cercando, sulla nostra capacità di spesa, sui nostri interessi culturali e non solo.

Dobbiamo essere quindi consapevoli che si tratta di un servizio gratuito, ma che in realtà ha un prezzo, in quanto possiamo fruirne cedendo i nostri dati digitali e un pezzo della nostra privacy.

L’Intelligenza Artificiale è anche al centro del progetto eDreams ODIGEO, che ha lanciato una piattaforma AI che analizza i trend del settore turistico così da creare indicatori per destinazioni di viaggio in linea con le effettive tendenze della domanda.

La soluzione si rivolge non solo agli enti turistici ma anche alle imprese, proponendosi come supporto alle strategie decisionali, e si basa su un set avanzato di algoritmi che elaborano i dati anonimizzati di oltre 21 miliardi di ricerche annuali sul tema viaggi.

Chatbot e assistenti virtuali per il settore turistico

Un altro elemento di grande interesse è il ruolo che le chatbot potranno giocare nella creazione di una relazione positiva con i prospect e con i clienti.

Dal momento che la tendenza più prevalente è sviluppare soluzioni sempre più evolute nell’interazione uomo-macchina, gli assistenti vocali virtuali dovranno innovarsi e rinnovarsi, puntando sempre di più sulla puntualità e correttezza delle traduzioni così come sull’efficacia del linguaggio naturale, implementando le più avanzate tecnologie di Natural Language Processing (NLP).

Un uso emergente dell’intelligenza artificiale nel settore dei viaggi e del turismo comporta ad esempio la fornitura di assistenza digitale basata sulla voce, che può assumere molte forme.

Ad esempio, ora è possibile fornire assistenti vocali all’interno delle camere d’albergo, consentendo agli ospiti di porre domande o effettuare richieste e ricevere una risposta immediata.

La tecnologia di riconoscimento vocale apre il potenziale per i controlli vocali della camera e l’accesso istantaneo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 alle informazioni turistiche. I robot potrebbero anche fornire assistenza digitale basata sulla voce, il che significa che i banchi del servizio clienti possono essere lasciati senza personale umano, soprattutto al di fuori delle ore di punta.

Oltre a questo, è essenziale che le chatbot evolvano così da interpretare in modo il più possibile accurato le esigenze, i gusti e i comportamenti del viaggiatore, proponendo soluzioni e proposte sempre più calibrate e personalizzate.

Dal futuro ci si attende quindi non soltanto promozioni georefenziate sul territorio specifico (grazie al 5G), ma anche la diffusione sempre più marcate di tecnologie di interazione – come ad esempio NFC, Bluetooth Low Energy, QR Code, Geofencing e wearable device.

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Giulia Baglini

Giulia Baglini, giornalista.

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