• 9 Febbraio 2025

Indici dei prezzi al consumo

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Indici dei prezzi al consumo: aggiornamenti del paniere, della struttura di ponderazione e dell’indagine anno 2025

Ogni anno l’Istat rivede l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo e aggiorna, contestualmente, le tecniche d’indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione.

Nel paniere del 2025 – utilizzato sia per il calcolo dell’indice NIC (per l’intera collettività nazionale) sia per quello FOI (per le famiglie di operai e impiegati) – figurano 1.923 prodotti elementari (erano 1.915 nel 2024), raggruppati in 1.046 prodotti e, successivamente, in 424 aggregati. Il paniere utilizzato per il calcolo dell’indice IPCA (armonizzato a livello europeo) comprende 1.944 prodotti elementari (erano 1.936 nel 2024), raggruppati in 1.065 prodotti e 428 aggregati.

L’aggiornamento dei beni e servizi inclusi nel paniere tiene conto sia delle novità nelle abitudini di spesa delle famiglie sia dell’evoluzione di norme e classificazioni e cerca anche di ampliare la gamma dei prodotti che rientrano tra i consumi ormai consolidati. I prodotti che entrano nel paniere 2025 e che ne migliorano la rappresentatività sono: lo Speck (da banco), il Pantalone corto donna, la Lampada da soffitto, il Topper per materasso, la Camera d’aria per bicicletta, le Spazzole tergicristalli e il Cono gelato.

Sono circa 33 milioni le quotazioni di prezzo – di fonte scanner data e provenienti mensilmente dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO) – utilizzate nel 2025 per stimare l’inflazione; ulteriori 388mila sono raccolte sul territorio dagli Uffici comunali di statistica (UCS); circa 237mila sono raccolte dall’Istat (direttamente o tramite fornitori di dati) e circa 214mila sono rappresentate dalle quotazioni provenienti dalla base dati dei prezzi dei carburanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Con riferimento ai canoni di affitto di abitazioni di proprietà privata, le osservazioni acquisite per la stima dell’inflazione sono circa un milione e mezzo.

Nel 2025, sono 80 i comuni (in cui risiede l’84,0% della popolazione residente in Italia) che contribuiscono al calcolo degli indici per l’intero paniere dei prodotti a rilevazione tradizionale (nel 2024 erano 79); altri 10 comuni (in cui risiede un ulteriore 5,1% della popolazione) effettuano la rilevazione solo per alcune tariffe e servizi locali.

Nei comuni coinvolti, le unità di rilevazione presso cui sono raccolti i prezzi (punti vendita, imprese e istituzioni) sono più di 45mila; sono invece oltre 2.900 le abitazioni considerate unità di rilevazione per i canoni d’affitto di abitazione di Ente pubblico.

Per il 49,4% dei prodotti del paniere NIC (in termini di peso), la raccolta dei dati è effettuata con tecniche tradizionali, mentre per il 25,8% viene effettuata direttamente dall’Istat, mediante tecniche di web scraping o attraverso l’acquisizione da grandi fornitori di dati.

Gli scanner data (acquisiti dai diversi canali della GDO) sono riferiti a un campione di circa 4.250 punti vendita, appartenenti a 19 grandi gruppi della distribuzione al dettaglio, rappresentativi dell’intero territorio nazionale. Sono riferiti ai prodotti alimentari confezionati e a quelli per la cura della casa e della persona. In totale, gli scanner data rappresentano il 13,4% del paniere dell’indice NIC.

Con riferimento all’indice NIC, nel 2025 (rispetto al 2024) aumenta il peso di Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,6 punti percentuali), Trasporti (+0,6 p.p.) e Servizi ricettivi e di ristorazione (+0,2 p.p.); si riduce quello di Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,7 p.p.), Comunicazione (-0,2 p.p.) e Altri beni e servizi (-0,2 p.p.).

L’aggiornamento del paniere per l’anno 2025
Sono 1.923 i prodotti elementari che compongono il paniere 2025 utilizzato per gli indici dei prezzi al consumo NIC e FOI, raggruppati in 1.046 prodotti e 424 aggregati di prodotto (nel 2024 erano 1.915 prodotti elementari, articolati in 1.045 prodotti e 425 aggregati di prodotto) (Prospetto 1). Il paniere 2025 per l’IPCA comprende 1.944 prodotti elementari, raggruppati in 1.065 prodotti e 428 aggregati di prodotto (nel 2024 i prodotti elementari erano 1.936, i prodotti 1.064 e gli aggregati di prodotto 429).

Le revisioni apportate sono di diversa natura e finalizzate a cogliere l’evoluzione dei comportamenti di spesa dei consumatori, tenendo presente che il paniere dei prezzi al consumo ha ormai raggiunto un livello di dettaglio e completezza tale da rendere relativamente contenuto il numero di prodotti che ogni anno entrano o escono dalla rilevazione dei prezzi.

I prodotti entrati nel 2025 per migliorare la rappresentatività del paniere sono:

  • Speck che arricchisce l’aggregato di prodotto Salumi al banco;
  • Pantalone corto donna all’interno dell’aggregato Abiti completi, tailleur, vestiti e pantaloni;
  • Lampada da soffitto, che si aggiunge agli altri prodotti dell’aggregato Articoli per l’illuminazione;
  • Topper per materasso, che amplia la gamma di prodotti dell’aggregato Cuscini, trapunte, piumoni e copriletto;
  • Camera d’aria (per bicicletta), che arricchisce la gamma di prodotti dell’aggregato Altri pneumatici;
  • Spazzole tergicristalli, che si aggiungono agli altri prodotti dell’aggregato Pezzi di ricambio per auto;
  • Cono gelato, che affianca il Gelato in vaschetta nell’ambito dell’aggregato Consumazioni di prodotti di gelateria e pasticceria.

Inoltre, i prezzi di alcuni prodotti per animali domestici, finora rilevati esclusivamente con gli scanner data, vengono ora rilevati anche dagli Uffici comunali di statistica con tecniche tradizionali, al fine di includere nella rilevazione anche i prezzi praticati dai negozi specializzati per animali. Si tratta in particolare dei seguenti prodotti, che andranno ad ampliare l’aggregato Altri prodotti per animali domestici:

  • Sacchetti igienici per cani;
  • Ciotola per cani e gatti.
  • Da segnalare, infine, l’introduzione di alcune nuove voci di spesa, frutto della scomposizione di voci pre-esistenti.Si tratta, in particolare di:
    • Spese di trasporto di mobili per soggiorno e sala da pranzo, precedentemente incluse nell’aggregato Mobili per soggiorno e sala da pranzo;
    • Spese di trasporto di mobili per camera da letto, precedentemente incluse nell’aggregato Mobili per camera da letto;
    • Spese di trasporto per altri mobili, precedentemente incluse nell’aggregato Altri mobili e arredi.

    Escono dal paniere:

    • Test sierologico anticorpi COVID-19;
    • Tampone molecolare COVID-19.

    L’uscita è dovuta al calo delle spese sostenute dalle famiglie per tali prodotti e alla ridotta rappresentatività rispetto ad altri. Dal 2025, inoltre, esce dal paniere il segmento di consumo relativo ai prezzi dell’Energia elettrica per le famiglie in transizione (dal mercato tutelato a quello libero), che era stato introdotto nel 2024 per tener conto dell’evoluzione della spesa dei clienti non vulnerabili (Gli indici dei prezzi al consumo – Paniere dei prezzi – Anno 2024 – Istat).

    La struttura di ponderazione

    Ogni anno i coefficienti di ponderazione degli indici sono aggiornati per tener conto dell’evoluzione dei consumi finali delle famiglie (secondo le stime della Contabilità nazionale) e dell’informazione derivante dall’indagine sulle Spese delle famiglie; vengono inoltre considerati i dati provenienti da altre fonti ausiliarie interne ed esterne all’Istat, come ad es. le basi dati di importanti società di analisi e ricerche di mercato (A.C. Nielsen o GfK Italia S.r.l.).

    Tale operazione garantisce che nel tempo il sistema dei pesi utilizzato per la stima dell’inflazione mantenga elevato il grado di rappresentatività delle quote di spesa che i consumatori destinano all’acquisto dei beni e servizi finali.

    Al fine di salvaguardare la coerenza tra la struttura di ponderazione degli indici e quella dei bilanci delle famiglie – nel rispetto delle linee guida Eurostat -, per la revisione dei pesi sono stati utilizzati i dati più recenti delle principali fonti Istat. In particolare, i dati di riferimento sono relativi al 2024 per la fonte di Contabilità nazionale e al 2023 per l’indagine sulle Spese delle famiglie.

    Per ragioni di tempestività, il sistema dei pesi usato per la stima preliminare dell’inflazione relativa a gennaio 2025 è calcolato sulla base dei dati della Contabilità nazionale disponibili a dicembre 2024 e relativi ai primi tre trimestri dell’anno.

    L’ampliamento della base informativa, a copertura dell’intero anno solare, consentirà un ulteriore raffinamento delle strutture di ponderazione che saranno pubblicate, nella versione finale, il 21 febbraio 2025, in occasione della diffusione degli indici definitivi dei prezzi al consumo.

    La versione del sistema di ponderazione utilizzata per le stime preliminari è riportata nel Prospetto 2, mentre nei Prospetti 3 e 4, con riferimento al solo indice NIC, viene presentata l’usuale scomposizione delle variazioni dei pesi nelle componenti dovute all’“effetto spesa” e all’“effetto rivalutazione”, rispettivamente per le divisioni di spesa della ECOICOP e per le tipologie di prodotto.Per i tre indici, le divisioni di spesa che nel 2025 mostrano un peso relativo superiore al 10% sono nell’ordine: Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Trasporti, Servizi ricettivi e di ristorazione e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili.

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