• 20 Maggio 2025

Disegnare il futuro 2025, tappa Emilia-Romagna

 Disegnare il futuro 2025, tappa Emilia-Romagna

Bonfiglioli Group, Calderara di Reno (BO)

Si è conclusa ieri la seconda edizione di Disegnare il futuro Emilia-Romagna: un successo all’insegna del valore della digitalizzazione, degli investimenti e della formazione

Disegnare il futuro – il forum itinerante di Italia Economy dedicato all’innovazione – è tornato per la seconda volta nel cuore dell’Emilia-Romagna, una regione dinamica e all’avanguardia, con un tessuto imprenditoriale ricco e vivace. L’evento, realizzato in co-progettazione con Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Emilia, e andato in scena presso la sede della Bonfiglioli SpA a Calderara di Reno (BO), ha affrontato tematiche di stretta attualità, quali l’importanza di trasformarsi – in alcuni casi, anche riconvertirsi – per poter affrontare le sfide di oggi e di domani, il ruolo cruciale degli investimenti per supportare la crescita delle imprese, nonché delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, oltre al valore strategico della formazione manageriale dei giovani, per assicurare un futuro alle PMI italiane.

Questa tappa del roadshow ha portato sul palco storie di imprese dalla visione lungimirante, che hanno saputo definire nuovi percorsi di crescita, per tracciare le coordinate di un futuro più solido; punti di vista e visioni di professori e direttori di scuole di alta formazione; oltre alla solida esperienza di CEO e amministratori delegati alla guida di imprese simbolo del Made in Italy.

Crescita, investimenti e sviluppo in Emilia-Romagna

A moderare il primo tavolo di dialogo, intitolato Crescita, investimenti e sviluppo in Emilia-Romagna, Stefano Luccisano. Con lui, sul palco, Sonia Bonfiglioli, Executive Chairwoman di Bonfiglioli Group; Marco Moscatti, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Emilia; Michele Poggipolini, Ceo di Poggipolini; Leonardo Salcerini, amministratore delegato di Toyota Material Handling Italia.

Il dibattito ha evidenziato l’urgenza di accelerare l’innovazione, superando le criticità del sistema Italia: in primis la burocrazia, ma anche il costo del lavoro e dell’energia.

«È fondamentale lavorare sulla semplificazione della burocrazia. Anche il costo del lavoro va ridotto, soprattutto sulle piccole imprese. Non di minor importanza è il tema dell’energia», spiega Marco Moscatti. «Non possiamo continuare ad avere costi tre volte superiori a quelli di alti Paesi. Rischiamo di perdere potere. Per questo sarebbe necessario agire subito per implementare, anche nel nostro Paese, il nucleare. La sostenibilità è certamente una priorità, ma serve una politica equilibrata che tenga in considerazione anche le esigenze delle imprese: aeronautica e nucleare attualmente sono ambiti che offrono importanti opportunità per consentire all’industria di continuare a essere competitiva».

La competizione globale, soprattutto con Cina e USA, richiede investimenti immediati in tecnologia e internazionalizzazione. «Dobbiamo essere in grado di superare le carenze e le criticità attuali. La Cina – dal post pandemia – ha avuto un’accelerazione enorme. Oggi, le loro fabbriche hanno un livello tecnologico altissimo. I nostri processi sono poco evoluti: noi ci siamo seduti sull’eccellenza tecnologica che avevamo, ma che oggi rischiamo di perdere», afferma Sonia Bonfiglioli.

Per Leonardo Salcerini è indispensabile essere capaci di vedere il futuro, in particolare in un’epoca di profondi cambiamenti come quella che stiamo vivendo. Talvolta, bisogna anche saper scommettere: «Toyota lo ha sempre fatto: basti pensare, ad esempio, alla scelta dell’idrogeno, presa in un mondo che corre dritto verso l’elettrificazione totale. Una decisione che è nata dalla constatazione oggettiva che sul nostro pianeta non c’è litio a sufficienza per sostenere la produzione globale di batterie».

Toyota non si ferma qui, il suo sguardo è rivolto costantemente al futuro: «In Giappone, ha progettato una città di 3mila abitanti, completamente a impatto zero. È stata concepita per essere completamente sostenibile, grazie a edifici realizzati prevalentemente in legno per ridurre al minimo le emissioni di CO2, combinando le tradizionali tecniche di falegnameria giapponese con moderne metodologie di produzione robotizzate», spiega Salcerini.

 

 

Impresa e innovazione: soluzioni di oggi per le sfide di domani

Nell’ambito del secondo panel, intitolato Impresa e innovazione: soluzioni di oggi per le sfide di domani e moderato da Rita Passerini, sono intervenuti Marialisa Alberghini, Strategy Manager di Lavoropiù; Lorenzo Battaglini, Ceo di Centro Software; Antonio Chicca, Managing Director di Azimut Direct; Silver Giorgini, direttore Qualità e innovazione Gruppo Orogel; Alfredo Montanari, Former Managing Director & Adjunct Faculty Bologna Business School Università di Bologna; Fabrizio Vigo, Ceo & Co-founder SevenData.

Durante il dibattito, è emersa in particolare l’importanza degli investimenti per lo sviluppo delle imprese e il ruolo crescente della finanza complementare nel colmare il gap lasciato dal sistema bancario tradizionale. In questo contesto, un solido punto di riferimento per le PMI italiane è Azimut Direct: «Negli ultimi anni, si sta ridisegnando profondamente la catena dei soggetti che consentono alle imprese di crescere. Il nostro gruppo ha investito 6,5 miliardi a favore dell’economia reale», sottolinea Antonio Chicca.

Al fianco degli investimenti, un altro elemento essenziale per la crescita e l’innovazione delle imprese sono i dati, il cosiddetto petrolio del nuovo millennio. Oggi è possibile avere a disposizione milioni di dati – fondamentale è, però, saperli analizzare. In questo contesto, un’azienda specializzata è SevenData: «Modelli predittivi con dati di qualità e potenziati dall’IA possono supportare concretamente le imprese in una gestione ottimale del business», afferma Fabrizio Vigo.

«L’innovazione deve necessariamente passare attraverso la digitalizzazione dei processi, solo così un’azienda può raggiungere la massima efficienza». Lo ha sottolineato Lorenzo Battaglini: «Nel manufacturing, è urgente creare nuovi strumenti per abbattere i costi. È questa la nostra mission».

Di vitale importanza è altresì la formazione. A parlarne è Alfredo Montanari: «La formazione manageriale deve aiutare le persone a sviluppare una visione binoculare: devono sviluppare la capacità di guardare lontano e contemporaneamente essere preparate ad agire nell’immediato».

Intelligenza artificiale sì, dunque, purché sia uno strumento utile nelle mani delle persone: il capitale umano, infatti, si conferma l’elemento più prezioso per le imprese, su cui è fondamentale continuare a investire.

Di questo avviso è anche Silver Giorgini: «Nel settore dell’agricoltura, individuare nuovo personale è estremamente complesso. Purtroppo, il nostro non è un settore che attrae i giovani, quasi tutti sono orientati verso altri ambiti. Eppure, lo ricordo sempre, almeno una volta al giorno tutti ci nutriamo di prodotti che arrivano dalla terra. Tra 20 anni, gli attuali lavoratori saranno in pensione. È fondamentale trovare nuove risorse. Altrettanto urgente è pensare alla salvaguardia della fertilità dei suoli, per garantirci l’accesso a prodotti vegetali di qualità e Made in Italy anche nel futuro».

Digitalizzazione e tecnologie: motori di produttività e valore per il territorio

Nell’ambito del terzo e ultimo panel, moderato da Cristina Seymandi e incentrato su Digitalizzazione e tecnologia: motori di produttività e valore per il territorio che sarà, gli ospiti sono stati Riccardo Del Bianco, Head of Corporate Business Centro Nord UniCredit; Angelo Di Gregorio, professore ordinario di Management Università degli studi Milano-Bicocca e presidente Brightseed; Piergiorgio Marini, SR Manager Relazioni esterne Philip Morris Italia; Roberto Mastri, VP Customer Issue Resolution & MD Tetra Pak; Daniele Pollifrone, Partner Development Manager Factorial, che si sono confrontati con visioni, opinioni ed esperienze.

«È indispensabile credere che la digitalizzazione sia la strada giusta per il futuro. Noi ci crediamo a   tal punto che abbiamo investito 100 miliardi in 5 anni – racconta Riccardo Del Bianco – per cambiare la nostra banca attraverso l’utilizzo dei dati, mantenendo sempre al centro le esigenze dei nostri clienti».

Per Tetra Pak, digitalizzazione significa «creare valore in tutta la catena, ovvero risparmiare energia, acqua e costi. Benefici che ricadono anche sul consumatore. La digitalizzazione ci ha permesso anche di essere, oggi, più veloci ed efficienti nell’assistenza ai consumatori. Un aspetto che i clienti hanno particolarmente apprezzato», ha dichiarato Roberto Mastri.

La digitalizzazione è un processo fondamentale anche nell’ambito della formazione aziendale, eppure «solo il 18% delle società ha avviato un processo di innovazione nel comparto risorse umane. Grazie all’utilizzo dell’IA, la formazione, da obbligatoria diventa continua, fluida e fruibile in qualsiasi momento e luogo, diventando più democratica e generando ricadute positive su un duplice binario: le imprese e i lavoratori», spiega Daniele Pollifrone.

La formazione si evolve e sperimenta nuovi approcci anche negli atenei nazionali: «In Università stiamo testando nuovi modelli come, ad esempio, la formazione digitale con coinvolgimento attraverso la strategia del gaming. Oggi, del resto, i modelli del passato sono improponibili alle nuove generazioni», racconta il prof. Angelo Di Gregorio.

In chiusura, il terzo panel ha accolto un’ultima testimonianza di rilievo, una case history di riconversione aziendale strategica, quella di Philip Morris: «Più di vent’anni fa, abbiamo scelto di intraprendere un percorso di profonda trasformazione. L’obiettivo dell’azienda è quello di abbandonare per sempre le sigarette e costruire un futuro senza fumo, basato su nuovi prodotti senza combustione», spiega Piergiorgio Marini. «L’Italia è il cuore pulsante di questa trasformazione. La filiera italiana di Philip Morris coinvolge circa 8.000 imprese di fornitura e servizi, di cui circa 1.000 attive nel settore agricolo, e genera occupazione – diretta e indiretta – per circa 41.000 persone su tutto il territorio nazionale».

 

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Beatrice Elerdini

Giornalista, SEO Copywriter, Autrice tv e web e consulente di comunicazione

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