• 22 Gennaio 2025

Artificial Intelligence con MuM e Autodesk

 Artificial Intelligence con MuM e Autodesk

Matteo Pallaroni, Technical Manager di Man and Machine

Giovedì 23 ottobre, alla Manifattura Tabacchi, si è tenuto l’evento di Man and Machine e Autodesk: Progettare con l’Artificial Intelligence

Come possono intelligenza artificiale e change management supportare i processi delle aziende, senza impattare troppo sui costi e, allo stesso tempo, trasformarsi in un prezioso alleato verso il miglioramento? È la domanda a cui i vari speaker dell’evento Progettare con l’Artificial Intelligence a Firenze, hanno provato a dare risposta.

L’iniziativa, organizzata nella splendida cornice della Manifattura Tabacchi grazie alla sinergia tra Man and Machine e Autodesk, aveva infatti l’obiettivo di esplorare l’evoluzione digitale e il modo in cui l’AI sta rivoluzionando la gestione di progetti e processi produttivi.

Dopo i saluti iniziali di Ilaria Salzarulo, Innovation Manager e Strategy Advisor di Italia Economy e moderatrice della mattinata, Matteo Crocetti, Technical Sales Specialist in Autodesk ha fornito un quadro generale della situazione nelle aziende di tutto il mondo, presentando i risultati del report State of Design & Make, realizzato proprio dall’azienda leader mondiale dei software per architetti, costruttori, ingegneri e progettisti.

«Siamo riusciti a intervistare circa 5400 clienti localizzati tra Europa, Asia, America e Oceania, ponendo l’attenzione su tre temi chiave: resilienza aziendale, talenti, sostenibilità. Abbiamo rilevato che il 54% degli intervistati si è detto positivo rispetto al raggiungimento degli obiettivi nel 2025 e che il 75% delle aziende europee sono riuscite a raggiungere i target fissati a inizio anno. Le esigenze però cambiano di anno in anno: ad esempio, nel 2023 l’attrazione dei talenti era in cima alla lista; nel 2024 è scesa al quarto posto, preceduta in ordine da gestione dei costi, innovazione e data automation».

Ma a che punto sono le aziende quando si parla di digitalizzazione? «Il 22% è ancora allo stage iniziale, diciamo che sta digerendo il cambiamento; il 48% ha imboccato la strada giusta, mentre il 30% si ritiene assolutamente soddisfatto e in fase avanzata. Il tema però è che solo il 35% riesce a governare e sfruttare i dati che raccoglie. Ed è qui che deve entrare in gioco la AI, che se collegata ai dati potrebbe velocizzare la crescita di un’azienda».

Come si fa a portare l’AI in contesti come progettazione, produzione o sviluppo prodotto in un’azienda manifatturiera? Nel suo intervento Samuele Gallazzi, Account Executive di Autodesk, ha spiegato che è possibile lavorando su tre concetti chiave: automazione, aumento delle capacità delle persone e analisi.

«Il valore che può generare l’intelligenza artificiale passa ad esempio attraverso l’automazione della messa a tavola di un progetto; ma anche grazie all’augmentation, aumentare cioè capacità delle persone, con il generative design: io descrivo il problema, quali sono i vincoli e le forze in gioco e il software propone delle soluzioni; ultima, ma non senza importanza, l’analisi dei dati a disposizione, indispensabile prima di far partire un progetto».

E come viene applicata l’AI in Autodesk? «Secondo Gardner, il 50% delle aziende entro il 2028 baserà il suo business su un industry cloud platform. Ecco perché abbiamo deciso di creare una piattaforma per i tre maggiori settori che serviamo tramite i nostri software: AutoCAD, per architettura, ingegneria e edilizia; Fusion, per progettazione e produzione; Maya, per Media & Entertainment».

Prima di pensare a quale strumento di AI possa servire a migliorare i processi di un’azienda e ottimizzarne il fatturato, è necessario mettere in atto il cambiamento. Il focus dell’intervento di Matteo Pallaroni, Technical Manager di Man and Machine, azienda specializzata nella digitalizzazione, innovazione e ottimizzazione dei processi per il settore AEC BIM e la progettazione meccanica e industriale.

«Il cambiamento parte innanzitutto dal momento in cui ci si rende conto di avere un problema. Non si tratta di dover acquistare un nuovo software, ma di capire cosa non va e se ho necessità di cambiare. Se non sono in grado di dare risposte in tempi brevi a questa e altre domande, devo consultare un “medico”. Individuato il problema, bisogna identificare il bisogno: qui subentra il tema del budget, ma deve entrare in testa l’idea che se si vuole essere competitivi, bisogna allinearsi con il mercato. Poi servono visione, dedizione e una squadra disposta ad accettare e cavalcare il cambiamento, senza ripensamenti».

Una volta messi insieme tutti questi pezzi, si pensa allo strumento, che deve essere tarato sulle proprie esigenze ma soprattutto dare la possibilità di misurare il miglioramento. «La soluzione di change management che siamo in grado di offrire oggi è Autodesk Fusion Manage: una piattaforma per la gestione dei processi, verticale su ambiti come efficienza delle fasi, controllo qualità, gestione dei costi, reporting in tempo reale, che contiene dei modelli organizzativi che sono affini a un’azienda manifatturiera».

Esempio concreto di come innovarsi nella riorganizzazione sia possibile, è quello portato da Alessandro Garzelli, Mechanical Design Coordinator di Drass, nell’ultimo intervento della discussione. Drass, azienda centenaria con sede a Livorno, specializzata nella produzione di sommergibili Midget, camere iperbariche e tecnologie subacquee, è una vera e propria eccellenza italiana.

«Ci sono voluti dieci anni per adottare un cambiamento concreto e sono partito semplicemente chiedendo di cambiare un software che non si adattava più alle nostre esigenze. Un percorso partito dal convincimento, non semplice, dei detrattori del cambiamento, passato dall’implementazione delle soluzioni e dalla formazione del personale. La sinergia con Man and Machine ci ha permesso di lavorare su un progetto prestigioso: la fornitura di assetti subacquei sulle navi della Marina Militare, per l’installazione di unità di soccorso sommergibili».

In conclusione, l’evento Progettare con l’Artificial Intelligence ha dimostrato come intelligenza artificiale e change management possano rappresentare un vantaggio strategico per le aziende, accelerando i processi e migliorando l’efficienza senza incidere negativamente sui costi. Attraverso strumenti come Autodesk Fusion Manage, le imprese possono allinearsi alle sfide del mercato, sfruttando l’automazione, l’analisi dei dati e l’aumento delle competenze umane per innovare e crescere. Tuttavia, come sottolineato dai vari relatori, il successo di queste trasformazioni dipende dalla capacità di affrontare il cambiamento con visione e determinazione.

ITALIA ECONOMY Artificial Intelligence con MuM e Autodesk
Matteo Pallaroni, Francesca De Masi, Matteo Crocetti, Riccardo Ceccanti

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Articolo a cura di Carlo Alberto Pazienza

Redazione

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