Turismo nel primo trimestre 2025

Turismo in lieve frenata nel primo trimestre 2025. Dopo un 2024 da record, il turismo italiano apre il 2025 con un leggero rallentamento
Le presenze calano dello 0,4% rispetto al 2024, complice la diversa collocazione delle festività pasquali. Crescono gli arrivi di turisti stranieri e le preferenze per l’ospitalità alternativa
Dopo un 2024 da record, il turismo italiano apre il 2025 con un leggero rallentamento. Secondo i dati provvisori dell’Istat sul “Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi”, nel primo trimestre dell’anno gli arrivi sono diminuiti dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre le presenze sono calate dello 0,4%. Un contributo non secondario a questo trend è attribuito alla diversa collocazione della Pasqua, celebrata in aprile nel 2025, contro il mese di marzo nel 2024.
Il trimestre: andamento mensile altalenante
Gennaio aveva lasciato ben sperare, con 6,1 milioni di arrivi (+4,0%) e 19,5 milioni di presenze (+3,6%) rispetto all’anno precedente. Febbraio si è mantenuto stabile (-0,4% arrivi, -0,2% presenze), mentre marzo ha segnato un netto calo: -5,3% negli arrivi e -3,8% nelle presenze. Quest’ultimo mese ha rappresentato il 36,2% delle presenze totali del trimestre.
Italiani in calo, stranieri in leggera crescita
A determinare la flessione generale sono stati soprattutto i turisti italiani, che hanno ridotto gli arrivi del 2,2% e le presenze dell’1,4%. Al contrario, i visitatori stranieri hanno fatto segnare una lieve crescita: +0,2% negli arrivi e +0,6% nelle presenze.
Gli italiani sono aumentati solo a gennaio (+0,4% gli arrivi, +0,1% le presenze), ma sono diminuiti a febbraio (-2,8% e -2,9%) e marzo (-3,8% e -1,5%). I turisti stranieri, invece, hanno mostrato performance positive nei primi due mesi (+9,6% e +2,4% negli arrivi a gennaio e febbraio), salvo poi rallentare in marzo (-6,9%).
Extra-alberghiero in controtendenza
Il comparto alberghiero ha subito una contrazione: -1,8% nelle presenze nel trimestre, con un picco negativo a marzo (-4,6%). In controtendenza gli esercizi extra-alberghieri – come agriturismi, B&B, ostelli e campeggi – che registrano una crescita del 3,5%, sostenuta da gennaio (+8,5%) e febbraio (+5,6%), con una modesta flessione a marzo (-1,8%).
I dati evidenziano una preferenza crescente per forme di ospitalità più flessibili e spesso più economiche, una tendenza che si conferma già da alcuni trimestri.
Permanenza media stabile
La permanenza media dei turisti è rimasta pressoché invariata rispetto al 2024: 3,04 notti contro 3,06. Gli italiani si fermano in media 2,69 notti (+0,02 rispetto all’anno precedente), mentre gli stranieri si trattengono 3,48 notti (+0,01).
Prevalgono i turisti stranieri
Nel trimestre in esame, le presenze degli stranieri hanno superato quelle dei residenti italiani, coprendo il 51,6% del totale. Questa quota è salita al 54,4% a febbraio e al 53,2% a marzo. Solo a gennaio la componente domestica ha avuto un leggero vantaggio (53,2%).
Dinamiche per tipologia di struttura
Analizzando il dettaglio delle strutture ricettive:
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Esercizi alberghieri:
Gli arrivi complessivi sono stati pari a 15,56 milioni (-2,3%), con 44,49 milioni di presenze (-1,8%). Il calo si è concentrato tra i clienti italiani, mentre i turisti stranieri hanno mostrato una sostanziale tenuta (-0,9%). -
Esercizi extra-alberghieri:
Hanno accolto 4,72 milioni di arrivi (+3,2%) e registrato 17,22 milioni di presenze (+3,5%). Qui si evidenzia un incremento significativo tra gli stranieri (+3,6% arrivi e +4,5% presenze), ma anche tra i residenti italiani (+2,9% arrivi e +2,5% presenze).
La permanenza media è risultata più alta negli esercizi extra-alberghieri (3,65 notti) rispetto a quelli alberghieri (2,86 notti), con un andamento più marcato tra gli stranieri (fino a 3,85 notti nei non residenti in strutture extra-alberghiere).
Conclusione: un trimestre da leggere in chiave prudente
Nonostante il lieve rallentamento, il primo trimestre del 2025 non segna un’inversione di tendenza definitiva per il turismo in Italia. Il contesto rimane condizionato da fattori esterni, come la stagionalità delle festività, ma il dato positivo è rappresentato dalla buona tenuta della domanda estera e dal dinamismo del comparto extra-alberghiero.
Il sistema turistico italiano, pur in leggera flessione, continua a mostrare resilienza e capacità di adattamento. L’osservazione dei dati del secondo trimestre, in particolare nel periodo pasquale e nei ponti primaverili, sarà determinante per comprendere le reali prospettive del settore nel corso dell’anno.
Fonte: Istat – Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi, dati provvisori primo trimestre 2025.