RCR guida l’export nel settore del vetro per l’arredo tavola

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Dalla Toscana, RCR Cristalleria Italiana SpA guida l’export italiano nel settore del vetro per l’arredo tavola

 

·        La storica azienda senese adatta la produzione ad una domanda sempre più globale; la sensibilità verso mercati multiculturali si trasforma in nuove linee di prodotto, come quelle dedicate al beverage no/low-alcol o agli hot drinks.

·        Il CEO Pierucci, al recente HOST Milano 2025: “Acceleriamo sull’export con una strategia industriale basata su sostenibilità, filiera integrata e capacità di lettura dei mercati globali, dove generiamo l’80% del nostro fatturato”.

 

RCR Cristalleria Italiana SpA, realtà storica e leader internazionale nella produzione di vetro per l’arredo tavola, si conferma una delle aziende simbolo del Made in Italy nel mondo.

Con un export che rappresenta oltre l’80% del proprio fatturato, RCR è oggi un caso di successo industriale che dimostra come la manifattura italiana, quando accompagnata da innovazione, design e sostenibilità, riesca a conquistare spazi significativi nei mercati globali. L’azienda è infatti leader internazionale nella produzione di bicchieri realizzati in Luxion®, il vetro sonoro superiore brevettato e 100% riciclabile.

Roberto Pierucci, CEO RCR

La partecipazione al recente Host Milano 2025 è stata l’occasione per RCR di presentare due progetti strategici: il lancio della nuova categoria Infusion, pensata per il consumo di bevande calde nei diversi rituali del mondo, e l’ampliamento della linea Timeless, tra le più riconoscibili e iconiche del brand.

“Il nostro modello di crescita si fonda su un investimento continuo in innovazione e R&D, con un focus preciso sull’evoluzione dei consumi e dei comportamenti – afferma Roberto Pierucci, CEO di RCR –. Non ci limitiamo a seguire i trend: li anticipiamo, proponendo soluzioni che valorizzano anche i contesti in cui il consumo di alcol è assente o limitato. Sviluppiamo linee specifiche per cocktail analcolici, e stiamo ampliando l’offerta di prodotti dedicati al consumo di hot drinks e caffè, collaborando con professionisti internazionali per creare prodotti in vetro che rispettino e potenzino ogni esperienza sensoriale”.

Che il trend dei cosiddetti hot drinks sia in ascesa è cosa nota: il tè è la seconda bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua ed il caffè è una delle bevande più diffuse, un prodotto secondo solo al petrolio[1] per valore di esportazione. Sono parte della vita quotidiana, simbolo di convivialità e rito irrinunciabile in ogni cultura. Per questo RCR ha deciso di sviluppare una categoria dedicata, sfruttando l’esperienza maturata negli anni nel trasformare il vetro in un materiale funzionale per usi che storicamente appartenevano ad altri ambiti, proponendo tazze e bicchieri, con e senza manico, per servire e gustare bevande calde come caffè, the, infusi e tisane secondo le tradizioni del mondo ma con una proposta Italian Style.

“L’export italiano di RCR nel settore dell’ospitalità è supportato da strategie di internazionalizzazione mirate, campagne di comunicazione e partnership locali, che valorizzano l’eccellenza dei nostri prodotti. – Afferma Fabio Lupi, Direttore Commerciale e Marketing di RCR. Attraverso i distributori selezionati negli anni, la nostra penetrazione nel mercato internazionale è in continuo aumento. Lavoriamo molto bene anche perché siamo leader del mondo mixology e sempre più stiamo adattando la nostra offerta alle nuove dinamiche di consumo No/Lo (No Alcol, Low Alcol). I risultati dimostrano che la qualità e l’innovazione italiane sono apprezzate e richieste anche in contesti culturali diversi, ma anche che c’è ancora molto spazio per la crescita”.

Il posizionamento di RCR nei Paesi MENA (Middle East and North Africa), in particolare nel segmento dell’hotellerie di fascia alta, evidenzia l’efficacia di una strategia di internazionalizzazione centrata su eleganza, funzionalità e rispetto delle culture locali. Il design italiano, unito all’attenzione alla qualità e all’approccio industriale avanzato dell’azienda, trova terreno fertile in mercati in forte espansione, dove l’ospitalità è oggi un driver economico primario.

RCR si distingue anche per un approccio inclusivo al piacere del bere, interpretando il concetto di convivialità in chiave globale, grazie al progetto “Around the World”, che mira a raccontare – e ad abilitare – le diverse modalità di consumo in tutto il mondo. Questo approccio consente all’azienda di sviluppare collezioni che si adattano non solo alle esigenze dei clienti, ma anche ai contesti culturali e religiosi dei diversi mercati.

“Abbiamo un’ottima distribuzione nei paesi dove il consumo di alcol è vietato o fortemente limitato. Non è affatto un paradosso. – conclude Roberto Pierucci, CEO. Da anni RCR è promotrice di un progetto culturale legato al bere consapevole e al consumo no-alcol. Abbiamo investito nella ricerca e nello sviluppo di calici e bicchieri pensati non solo per valorizzare vini e cocktail tradizionali, ma anche per esaltare le caratteristiche organolettiche di cocktail analcolici e vini dealcolati. Lavoriamo a stretto contatto con alcuni tra i migliori bartender e enologi a livello internazionale proprio per progettare forme e materiali che rispettino e valorizzino ogni tipo di esperienza di degustazione, anche senza alcol. 

RCR non smette di portare energia e innovazione. Ogni nostra proposta nasce ascoltando le esigenze dei professionisti, perché solo così possiamo offrire soluzioni che siano davvero utili e riconoscibili, trasformando il contenitore in uno strumento tecnico. E siamo orgogliosi di farlo attraverso il vetro, un materiale nobile e sostenibile, riciclabile all’infinito e divertente”.

 Con oltre 50 anni di storia, uno stabilimento integrato all’avanguardia e un know-how riconosciuto a livello internazionale, RCR Cristalleria Italiana SpA conferma la propria ambizione: essere non solo un produttore, ma un interprete evoluto del vetro da tavola, capace di coniugare design, sostenibilità e visione industriale.


[1] https://worldpopulationreview.com/country-rankings/coffee-consumption-by-country

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La Redazione

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