• 21 Marzo 2025

Nuovo piano Ecobonus

 Nuovo piano Ecobonus

Ecobonus, la piattaforma per le prenotazioni degli incentivi per le auto a basse emissioni è attiva da oggi, 3 giugno, a partire dalle ore 10.00

Con l’Ecobonus 2024 si apre per i cittadini italiani la possibilità di contribuire a una mobilità più rispettosa dell’ambiente, beneficiando di significativi risparmi economici nell’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti. Per questa misura, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), sono disponibili risorse pari a 950 milioni di euro.

L’obiettivo è incentivare la rottamazione delle auto più inquinanti (classi Euro 0, 1, 2 e 3) che oggi rappresentano il 25% dell’attuale parco macchine: il contributo servirà per l’acquisto di auto elettriche, ibride e a motore termico con un livello di emissioni fino a 135 grammi per chilometro di anidride carbonica. Oltre che per comprare motocicli e ciclomotori elettrici e non elettrici di classe di omologazione uguale o superiore a Euro 5 e veicoli commerciali elettrici.

Le informazioni principali riguardanti la rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli ecologici sono contenute in un DPCM pubblicato il 25 maggio 2024 in Gazzetta Ufficiale. La nuova piattaforma Ecobonus è attiva da oggi, 3 giugno 2024, a partire dalle ore 10.00.

Sul sito, gestito da Invitalia per conto del Mimit, saranno resi disponibili i moduli per chiedere il bonus e le tabelle che riportano i criteri di attribuzione dei contributi. Le domande per il servizio di prenotazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti potranno essere inoltrate, in linea teorica, fino alla fine dell’anno.

I contributi per le auto

In assenza di rottamazione, per le auto è previsto un contributo di 6mila euro nella fascia 0-20 g/km, 4mila nella 21-60 g/km, nessun bonus nella terza categoria di emissioni. Rottamando un veicolo Euro 4 si potrà beneficiare di 9mila euro nella fascia 0-20, 5.500 nella 21-60 e 1.500 nella 61-135. Con un Euro 3 si passa a 10mila euro, 6mila e 2mila euro.

Con un Euro 0, 1 o 2 gli incentivi ammontano, rispettivamente a 11mila euro, 8mila e 3mila euro. La soglia di prezzo massimo del modello acquistabile, Iva esclusa, fissata a 35mila euro nelle fasce di emissione 0-20 e 61-135 e a 45mila euro in quella intermedia 21-60.

Nel caso delle prime due fasce di emissione scatta la maggiorazione del 25% per singoli componenti di un nucleo familiare con Isee sotto 30mila euro, arrivando quindi fino a 13.500 euro per le auto elettriche.

Per i redditi bassi c’è la possibilità di accedere anche rottamando un Euro 5 e in questo caso il bonus è di 8mila euro nella fascia 0-20 e di 5mila in quella 21-60. Vengono agevolate anche le auto usate, Euro 6 con emissioni fino a 160g/km di CO2 e prezzo fino a 25mila euro: l’incentivo per acquistarle è di 2mila euro rottamando un veicolo da Euro 0 a Euro 4.

Moto, furgoni, noleggio

Per moto, scooter, tricicli e quadricicli elettrici il contributo è del 30% fino a 3mila euro. Passa al 40% (fino a 4mila euro) con rottamazione di un veicolo da Euro 0 a Euro 3. Per i modelli non elettrici, fino a Euro 5, sconto invece del 40% fino a 2.500 euro ma solo a condizione che il venditore pratichi una riduzione aggiuntiva di almeno il 5% e che sia rottamato un veicolo da Euro 0 a Euro 3.

Per i veicoli commerciali si tiene conto di alimentazione, di massa totale a terra e di presenza o meno di veicolo da rottamare. Si va da un minimo di mille euro (sotto 1,5 tonnellate, motore endotermico con rottamazione) a un massimo di 18mila euro (tra 4,25 e 7,2 tonnellate, elettrico o idrogeno con rottamazione).

Sono previsti bonus riservati a Pmi che trasportano merci in conto proprio o in conto terzi. Questa categoria di incentivi, come quella delle auto, è aperta sia alle persone fisiche sia alle persone giuridiche.

Impianti Gpl o metanoIl provvedimento introduce un contributo all’installazione di impianti nuovi a Gpl o a metano per autotrazione su autoveicoli di classe non inferiore a Euro 4: il contributo è pari a 400 euro per gli impianti a Gpl e 800 euro per quelli a metano.

Taxi e Ncc

Secondo quanto stabilito dal Dpcm i contributi per l’acquisto o il leasing di auto sono raddoppiati per i taxi e per il noleggio con conducente. In particolare, la maggiorazione sarà concessa a chi vince il concorso straordinario per il rilascio di nuove licenze taxi e a chi sostituisce la vettura di servizio.

Noleggio a lungo termine

I contributi previsti per il noleggio a lungo termine (riservati alle persone fisiche, per auto fino a 135 g/km di CO2) dovranno essere definiti da un successivo decreto ministeriale. Per l’accesso ai sostegni il noleggio dovrà durare almeno tre anni.

Prezzo di listino

Compresi optional (Iva esclusa) esso non deve essere superiore ai 35mila euro per le auto delle fasce 0-20 grammi per chilometro (elettriche) e 61-135 grammi per chilometro (termiche) e ai 45 mila euro per la fascia 21-60 grammi per chilometro (ibride plug-in).

Il vincolo sulla rottamazione

Per ogni categoria interessata dagli incentivi, il veicolo consegnato per la rottamazione deve essere intestato da almeno 12 mesi al soggetto intestatario del nuovo veicolo o in alternativa a uno dei familiari conviventi alla data di acquisto. Nel caso di leasing, il vincolo vale peril soggetto utilizzatore o uno dei suoi familiari conviventi.

Documenti da presentare

Al momento della prenotazione, bisognerà presentare una dichiarazione relativamente agli acquisti effettuati da persone fisiche, di presa d’atto del mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi.

Per le persone giuridiche, invece, servirà la dichiarazione di presa d’atto del mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 24 mesi; per le piccole e medie imprese servirà la dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa al possesso dei requisiti di Pmi, nonché la dichiarazione sostitutiva di certificazione relativa all’esercizio di attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi.

Chi ha un Isee inferiore a 30mila euro ha diritto a un contributo aumentato del 25%: in questo caso bisognerà presentare una dichiarazione sostitutiva del reddito Isee e che i componenti dello stesso nucleo non hanno già fruito del medesimo contributo, corredata dalla copia del documento di identità e del codice fiscale dell’acquirente e degli altri componenti del nucleo familiare. Tutte le indicazioni operative sono contenute nella Circolare 27 maggio 2024.

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Giulia Baglini

Giulia Baglini, giornalista.

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