• 10 Ottobre 2024

Martina Buccolini racconta l’agricoltura sociale al G7

 Martina Buccolini racconta l’agricoltura sociale al G7

Martina Buccolini porta l’agricoltura sociale marchigiana al G7 di Ortigia: una testimonianza tra inclusione e innovazione

C’era anche una realtà marchigiana tra i grandi del mondo del G7 di Ortigia, in Sicilia, dedicato all’Agricoltura. È la Si.Gi di Macerata che con la sua titolare, Martina Buccolini, presidente di Coldiretti Donne Macerata, ha portato la sua testimonianza di agricoltura sociale sviluppata attraverso il progetto Tutti in campo che vede Coldiretti Marche tra i partners. Una vetrina mondiale con i ministri dell’Agricoltura dei sette Paesi più industrializzati del mondo riuniti mentre la stessa Coldiretti, per il 26 settembre, ha organizzato un proprio G7 delle organizzazioni agricole.

Sarà un tavolo di confronto per sollecitare i governi a collaborare attivamente con il mondo agricolo, promuovendo una vera e propria partnership per affrontare temi come sicurezza alimentare, cambiamenti climatici e stabilità economica. Martina ha preso parte all’evento “Divinazione”, dedicato alle realtà più importanti dell’agricoltura italiana. Nello spazio allestito da Donne Impresa, Martina ha presentato il suo progetto di agricoltura sociale che ha visto la collaborazione anche dell’Università di Macerata, dell’Anffas Macerata e della Cooperativa Il Faro.

Sono stati coinvolti 5 tra ragazzi e ragazze con disabilità in età compresa tra i 18 e i 40 anni per partecipare alle attività dell’azienda agricola Si.gi di Macerata sotto lo sguardo attento di Martina, seconda generazione di un’impresa che si occupa del recupero e della coltivazione di specie che altrimenti sarebbero estinte come la giuggiola, il gelso nero o il fico bianco con i quali vengono prodotte bevande aromatizzate, confetture o gelatine, poi commercializzate attraverso piccole botteghe alimentari o direttamente ai consumatori attraverso il punto vendita aziendale e nei mercati agricoli di Campagna Amica.

I ragazzi hanno imparato a seminare, prendersi cura dell’orto, fare piccoli lavori di manutenzione, innaffiare, raccogliere, potare in un crescendo di progressi. Due di loro hanno anche iniziato un tirocinio lavorativo di inclusione sociale. Tra i progetti da sviluppare c’è anche l’istituzione di una vera e propria aula verde multimediale all’aperto. Si tratta dell’E-Museo dei Frutti Antichi: i ragazzi si occuperanno del mantenimento del frutteto e ne renderanno possibile l’accesso ai visitatori: ogni albero sarà digitalizzato attraverso un qr code per offrire un’esperienza multisensoriale adatta a tutti.

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Redazione

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