“Lost in Migration”: l’evento Seed

“Lost in Migration”: l’evento Seed racconta come gestire migrazioni e penalizzazioni SEO
L’agenzia di digital marketing Seed ha voluto dare il via all’estate 2025 con un appuntamento dedicato alla formazione digitale, grazie a “Lost in Migration”, il secondo evento annuale del format Seed Connect.
L’obiettivo? Come sempre, aggiornamento e networking, questa volta su due tematiche importanti e delicate del mondo SEO: la migrazione e il recupero da penalizzazioni. Una nuova testimonianza della volontà di Seed di fare divulgazione e creare valore su temi dell’innovazione digitale attraverso la viva voce di esperti marketer e professionisti del mondo digital.
Con una splendida vista su un’assolata Milano, al Rooftop di Copernico, il moderatore Sylvain Querne ha inaugurato i lavori, affermando: “Migrare non è una scelta, ma una necessità. È fondamentale pianificare ogni fase, dalla progettazione all’esecuzione, fino al monitoraggio, per far sì che la migrazione sia una vera opportunità di crescita e non un rischio”.
Claudio Presca e Marco Galassi di Technogym hanno raccontato come affrontare al meglio la sfida di un redesign complesso: “Migrare un sito è come ristrutturare una casa: bisogna rinnovare gli spazi senza stravolgere la vita quotidiana. Nel nostro caso, per trasformare un puro e-commerce in un sito corporate con un occhio di riguardo anche al B2B, abbiamo adottato un approccio incrementale, partendo dai singoli elementi della UX per poi costruire una nuova esperienza e un nuovo racconto di marca, garantendo sempre la continuità del business”.
Daniele Paoletta, Senior Project Manager di s’nce group, ha introdotto il concetto di composable commerce: “Oggi serve flessibilità. Il composable commerce, basato su architetture MACH – acronimo di Microservizi, API-first, Cloud Native, Headless – consente di superare i limiti dei sistemi monolitici e di evolvere in modo modulare, senza mai bloccare il business”.
Serena Gambaro, Digital Content & SEO Coordinator di Haier Europe, ha portato il caso reale della migrazione per il marchio Hoover: “In un contesto competitivo e internazionale, una migrazione ben fatta permette di uniformare l’esperienza utente e di consolidare la presenza digitale del brand. SEO audit, content mapping e un piano di redirect chirurgico sono fondamentali per gestire il cambiamento in tempi stretti e con successo”.
Pasquale Gangemi, CEO e CoFounder di Seed, ha chiuso l’incontro riflettendo su come i motori di ricerca evolvono nel tempo e come devono agire i brand per rimanere competitivi e rilevanti online, senza incorrere in errori e penalizzazioni: “Capire come si trasformano i motori è essenziale per restare visibili e al passo. Le penalizzazioni non dipendono solo da errori tecnici, ma anche da tattiche aggressive nel breve termine, scarsa diversificazione dei canali e mancato allineamento con le aspettative degli algoritmi. La SEO oggi è più ampia di così: serve una strategia di lungo periodo, bisogna ottimizzare in modo olistico e costruire un vero brand digitale”.
La stagione di eventi di Seed proseguirà con il webinar del 26 giugno dal titolo “AI come strumento per la digital strategy”, a cura dell’Head of SEO di Seed, Pierluigi Tosto.
Il prossimo appuntamento in presenza del format Seed Connect è in programma per il 3 ottobre 2025 e sarà dedicato a un settore in cui l’agenzia ha una forte esperienza: la moda, con il titolo “Il diavolo veste SEO”, e con nuovi casi studio e ospiti d’eccezione.