• 13 Luglio 2025

La Vuelta a España 2025

 La Vuelta a España 2025

Quattro tappe tra Torino, le Langhe e le Alpi piemontesi aprono l’edizione 2025 della Vuelta a España

La Vuelta a España, il celebre Grand Tour iberico, partirà per la prima volta nella sua storia dall’Italia, e lo farà da una regione simbolo della passione ciclistica: il Piemonte.

Dal 23 al 26 agosto 2025, il territorio piemontese sarà il palcoscenico delle prime quattro tappe di questa affascinante corsa a tappe, terza per importanza storica dopo il Tour de France e il Giro d’Italia.

Una scelta non solo sportiva, ma anche simbolica: il Piemonte è infatti l’unica regione al mondo ad aver ospitato la partenza di tutte e tre le grandi corse a tappe. Dopo il Tour de France nel 2024, ora tocca alla Vuelta. Un primato che conferma il legame indissolubile tra il Piemonte e il grande ciclismo.

Non solo ciclismo, ma anche turismo, promozione culturale e sostenibilità ambientale si fondono in un evento che celebra la passione e l’eccellenza italiana.

La Vuelta non è solo una corsa. È un viaggio. Un’occasione per riscoprire i luoghi che attraversa, per avvicinare le persone al mondo del ciclismo e per pedalare tutti insieme verso un futuro più verde, sano e unito.

L’Italia e La Vuelta: un rapporto storico

La presenza della Vuelta in Piemonte non è solo un omaggio alla bellezza del territorio, ma anche un riconoscimento alla tradizione ciclistica italiana. Con 187 vittorie di tappa, l’Italia è la terza nazione per successi nella storia della Vuelta, dietro solo a Spagna e Belgio. Un contributo che ha lasciato il segno nell’albo d’oro e nell’immaginario collettivo della corsa spagnola.

«Ospitare la partenza della Vuelta rappresenta un’opportunità straordinaria di visibilità globale e un riconoscimento al nostro impegno nel promuovere lo sport e il territorio», ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio, durante la presentazione della Salida Oficial». «Siamo pronti ad accogliere questa sfida con entusiasmo e professionalità, con l’obiettivo di garantire un’accoglienza che rispecchi la vera anima del nostro territorio».

Il presidente Cirio prosegue: «Lo dico alla spagnola: con la Vuelta facciamo il triplete e abbiamo realizzato un sogno e un’impresa. Tra il Piemonte e il ciclismo c’è una tradizione di rapporti ormai consolidata, anche perché questa è una terra che si presta molto a questo sport: il ciclismo ha i ritorni maggiori a livello economico perché non si paga un biglietto e perché non sei tu che vai in uno stadio, ma è lui che viene a casa tua».

«Questo grande evento sportivo sarà un potente strumento di promozione, rafforzando l’identità turistica del Piemonte e creando un legame diretto tra lo sport e la valorizzazione del territorio − ha aggiunto l’assessore regionale allo Sport e al Turismo Marina Chiarelli − e se noi pensiamo a quante persone partecipano, postano dove sono, perché sono lì, in quale ristorante, in quale albergo sono, questo ha un carattere comunicativo enorme. E poi il fattore moltiplicatore è effettivamente concreto, perché le persone pernottano, soggiornano, utilizzano i servizi accessori e commerciali».

Alla presentazione sono intervenuti anche Fabio Aru, oggi ambasciatore della Vuelta per l’Italia dopo averla vinta nel 2015, l’ambasciatore spagnolo in Italia, Miguel Ángel Fernández-Palacios​, il sindaco e l’assessore allo Sport della Città di Torino, Stefano Lo Russo Domenico Carretta, il direttore della Vuelta Javier Guillén, il quale ha affermato: «Torino e tutte le città piemontesi che visiteremo avranno l’opportunità di vivere in prima persona lo spirito della Vuelta, non solo durante le quattro tappe, ma anche nei giorni che le precedono, quando la corsa inizia a farsi sentire in ogni angolo».

Un grande inizio tra città, colline e montagne

Il 23 agosto si terrà la tappa inaugurale da Torino-Venaria Reale a Novara, su un percorso di 183 chilometri. Il tracciato attraverserà il cuore della regione, mostrando al mondo le sue bellezze storiche e naturali. Torino, già sede di arrivo della terza tappa del Tour de France 2024, tornerà a essere protagonista, riaffermandosi come capitale italiana del ciclismo.

Il giorno successivo, il 24 agosto, sarà la volta della seconda tappa: Alba – Limone Piemonte, 157 chilometri con arrivo in salita. Dalle colline delle Langhe, patrimonio UNESCO, si salirà fino alle montagne cuneesi, in una frazione che promette spettacolo.

Il 25 agosto toccherà alla terza tappa, interamente in provincia di Torino: San Maurizio Canavese – Ceres, 139 chilometri tra paesaggi alpini e piccoli centri storici. Infine, il 26 agosto, la quarta e ultima tappa italiana partirà da Susa per dirigersi verso la Francia, segnando il passaggio simbolico tra i due paesi.

Pedalare verso un futuro più connesso, consapevole e sostenibile

La Vuelta 2025 non sarà solo una manifestazione sportiva, ma anche un importante veicolo di valori. L’iniziativa si fonda su quattro pilastri: sport, cause sociali, ambiente e turismo nazionale. Un progetto che mira a ispirare il pubblico e a promuovere il ciclismo non solo come competizione, ma come stile di vita.

Grazie a progetti educativi come La Vuelta Junior, oltre 275mila bambini hanno imparato nozioni fondamentali sulla sicurezza stradale e l’attività fisica. Un modo per costruire un ponte tra i campioni e i ciclisti di tutti i giorni, incoraggiando le nuove generazioni a muoversi in modo più attivo e sostenibile.

Anche l’ambiente è al centro della strategia della Vuelta: l’organizzazione ha ridotto del 95% il consumo di bottiglie di plastica rispetto all’edizione precedente, evitando l’uso di 190mila tazze monouso e risparmiando 20mila litri d’acqua. Una rivoluzione silenziosa, ma significativa, per uno degli sport più seguiti al mondo.

Inoltre, la flotta ufficiale della corsa include 87 veicoli ibridi plug-in e quattro elettrici, grazie al supporto tecnologico di Plenitude, che fornisce sistemi di ricarica mobili. Un passo importante verso un futuro a basse emissioni anche per gli eventi sportivi itineranti.

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Redazione

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