• 28 Marzo 2024

Gestione patrimoniale e innovazione

 Gestione patrimoniale e innovazione

Giovanni Daprà – CEO e Co-Founder di Moneyfarm

Moneyfarm è tra i leader in Europa nella gestione del risparmio con approccio digitale (digital wealth management), oltre a essere una delle realtà nel panorama tech italiano a riscontrare più successo, con una raccolta totale di oltre 166 milioni di euro di finanziamenti ottenuti: l’ultimo round, nel gennaio 2022, ammonta a 53 milioni di euro – sottoscritto da M&G e Poste Italiane. La società è attiva nel settore conosciuto come Fintech, ovvero quella branca dell’industria finanziaria che utilizza le tecnologie digitali per migliorare i processi e offrire servizi più efficaci alla clientela finale. Nata nel 2011, è tra i pochi digital wealth manager che sta perseguendo la via dell’espansione pan-europea per un totale di 200 dipendenti; Moneyfarm vanta oggi oltre 90 mila clienti e quasi 2,5 miliardi di euro di masse in gestione . La società è autorizzata e regolata dalla Financial Conduct Authority nel Regno Unito e da Consob in Italia.

Giovanni Daprà, CEO e Co-Founder di Moneyfarm

 Quale è l’innovazione di Moneyfarm?

Rendere semplice e accessibile alla clientela mass affluent una strategia di investimento e una consulenza finanziaria riservata ai grandi investitori. Il servizio di gestione del risparmio di Moneyfarm ha un capitale minimo di investimento di 5 mila euro, quando attualmente sul mercato è difficile trovare soluzioni di investimento simili alla nostra con una soglia di accesso inferiore ai 50 mila euro. Grazie al connubio tra tecnologia e persone il cliente riceve un servizio di investimento a costi significativamente più bassi di quelli applicati dagli altri operatori dell’industria del risparmio, un costo che gli mette a disposizione un consulente finanziario in carne ed ossa (sempre raggiungibile via telefono, chat, email e/o videochiamata).

Cosa prevedete per il 2023?

La missione di Moneyfarm non cambia: rendere gli investimenti semplici e accessibili, minimizzandone l’unica variabile certa, i costi, e mantenendoci sempre coerenti alla nostra filosofia d’investimento basata su diversificazione, orizzonte temporale di medio-lungo termine e adeguatezza dell’investimento al profilo di rischio del cliente.

Quest’anno vogliamo dare ancora più concretezza alla nostra visione olistica della gestione del risparmio, per arrivare a intercettare i bisogni finanziari dei risparmiatori a 360 gradi. Il contesto economico è soggetto a continui cambiamenti, talvolta anche repentini come abbiamo visto ultimamente. A Moneyfarm nel 2022 abbiamo accelerato lo sviluppo di nuovi prodotti, assunto 111 nuovi professionisti e quest’anno siamo pronti ad ampliare significativamente la nostra gamma di soluzioni di investimento oltre a continuare, come sempre, a migliorare l’esperienza dei clienti sulla nostra piattaforma, con un’attenzione particolare per la nostra mobile app.

Il 2023 sarà un anno di profondo consolidamento del modello di servizio ibrido che abbiamo portato per primi in Italia, che coniuga tecnologia e la consulenza di esperti in carne e ossa. Anche per molti incumbent questo modello rappresenta il futuro della gestione del risparmio. Oltre al B2C, infatti, il nostro B2B2C sta crescendo a un ritmo sempre più interessante e il 2023 ci vedrà impegnati a scalare le partnership già in essere con Poste Italiane ed M&G e senz’altro a svilupparne di nuove. Tutto questo porta un beneficio concreto al cliente Moneyfarm perché, in ultima istanza, contribuisce all’ampliamento e al rafforzamento della nostra offerta e del nostro team.

Di recente, infine, abbiamo annunciato l’acquisizione del 100% di Profile Pensions quindi il 2023 sarà dedicato a integrare sia l’expertise sul mercato previdenziale di questo consulente digitale leader nel Regno Unito, sia i suoi ottimi professionisti all’interno del nostro team. Anche questo un passo importante per affermarsi come leader nel digital wealth management a livello europeo.

“Negli affari le cose migliori da fare sono le cose semplici, ma farle è sempre molto difficile” affermava Warren Buffet.  Cosa ne pensa?

Il nostro mestiere di gestore patrimoniale richiede anche di fare educazione finanziaria. Ci interessa che il nostro cliente sia informato e che le nostre scelte di investimento siano comprese dal cliente. Fare educazione finanziaria in questo senso significa rendere semplici dei concetti che sono innegabilmente complessi per i non addetti ai lavori, senza banalizzarli.

Giorgio Nadali

Giornalista, formatore, coach, scrittore

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