• 21 Marzo 2025

L’Export delle Marche passa per i Paesi Arabi, il Sud EST Asiatico e l’Africa subsahariana

 L’Export delle Marche passa per i Paesi Arabi, il Sud EST Asiatico e l’Africa subsahariana

Export, la nuova frontiera delle Marche passa per i Paesi Arabi, il Sud EST Asiatico e l’Africa subsahariana; Acquaroli, Franceschini, Silenzi, Bordoni e Giorgetti si sono confrontati all’Assemblea Cna Marche su progetti, strategie, opportunità per promuovere all’estero prodotti e tecnologie delle aziende marchigiane

Export, la nuova frontiera delle Marche passa per i Paesi Arabi, il Sud Est Asiatico e l’Africa subsahariana. Le rotte delle esportazioni regionali cambiano per reagire alla contrazione dei mercati europei, degli Stati Uniti e della Cina. La ricerca di nuovi mercati coinvolge la Regione, la Camera di commercio con le sue Aziende Speciali e le associazioni di categoria. Una strategia emersa dalla tavola rotonda su “Imprese e mercati, export il futuro delle Marche” organizzata dalla Cna regionale in occasione dell’Assemblea annuale dell’Associazione.

A confrontarsi su progetti, strategie, opportunità per promuovere all’estero prodotti e tecnologie delle aziende marchigiane, sono stati il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il presidente di Cna Marche Paolo Silenzi, il responsabile nazionale Cna per l’internazionalizzazione Antonio Franceschini, il presidente di ESG Group Giovanni Giorgetti, il segretario Cna Marche Moreno Bordoni. A coordinare la tavola rotonda Daria Paoletti, giornalista di SKY Tg24

Nel 2023 le esportazioni regionali sono diminuite del 55 per cento, soprattutto per effetto della riduzione delle vendite di farmaci, prodotti nelle Marche soprattutto da una importante multinazionale nell’ascolano. Ma, anche escludendo farmaci e medicinali, la crescita dell’export si è fermata (-12,3) a causa del calo della meccanica e del sistema moda particolarmente rilevante nel 2023 e anche in questa prima parte del 2024.

Le politiche per l’internazionalizzazione. Quello che serve alle piccole e medie imprese marchigiane per competere sui mercati internazionali lo ha messo subito in chiaro il presidente Cna Marche Paolo Silenzi. “Da sole” ha affermato Silenzi “le nostre imprese hanno difficoltà a presidiare i mercati esteri, frenate da barriere culturali e linguistiche, dalle complesse normative internazionali, da costi iniziali elevati, inclusi quelli legati a ricerche di mercato, logistica e regolamentazione normativa. Per questo servono bandi e programmi che facilitino l’accesso ai finanziamenti per l’internazionalizzazione. Servono formazione e consulenza su come ci si approccia ai mercati esteri, promozione e marketing”.

Le Marche hub europeo per l’export. Alza il tiro e pensa in grande il segretario Cna Marche Moreno Bordoni. “Nelle Marche” ha sostenuto Bordoni “abbiamo la fortuna di avere Aeroporto, Porto e Interporto in un triangolo di pochi chilometri. Strutture fondamentali per far diventare le Marche hub per l’internazionalizzazione di tutta l’Europa centrale e meridionale. E’ inoltre fondamentale la sinergia tra Regione e Camera di Commercio con le sue Aziende Speciali, che di recente ha consentito, con missioni mirate, di aprire ai mercati di Arabia Saudita, Singapore e Marocco. “

Bordoni chiama, Acquaroli risponde. “Far ripartire il Porto di Ancona, fermo da venti anni e valorizzare il nostro aeroporto sono alcune delle priorità che mi sono dato” ha dichiarato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli “i primi risultati per i nostri imprenditori stanno arrivando dal collegamento con Monaco che apre il mondo alle Marche e dal volo diretto verso gli Stati Uniti. Inoltre intendiamo lavorare sul marketing per valorizzare le nostre eccellenze manifatturiere che sanno creare prodotti unici al mondo. Infine vanno create le condizioni per attrarre nelle Marche capitali dagli investitori esteri.”

La Cna e i nuovi mercati.   “La Cna” ha affermato Antonio Franceschini responsabile nazionale Cna internazionalizzazione “ha sottoscritto protocolli d’intesa con le Camere di commercio saudite per aprire quel mercato anche alle imprese marchigiane di agroalimentare, arredo, meccanica e beni strumentali. Stiamo collaborando con l’Ice e la Farnesina per accompagnare le imprese sui nuovi mercati internazionali aperti dal Piano Mattei, in Giappone, Canada e nei Paesi Arabi per sopperire al calo dell’export verso Cina, Stati Uniti ed Unione Europea.”

Export digitale. Sposta la visione Giovanni Giorgetti presidente ESg89Group che guarda all’export digitale “che impone un cambio di paradigma nella mentalità degli imprenditori marchigiani che devono investire sulle risorse umane per portare il made in Marche nel mondo attraverso le piattaforme digitali”.

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Redazione

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