Disegnare il futuro, parola a Stefano Luccisano
Tra i relatori della tappa toscana di Disegnare il futuro – forum sull’innovazione di Italia Economy, tornato per la sua seconda edizione all’Innovation Center Fondazione CR Firenze lo scorso 5 giugno – c’è stato anche Stefano Luccisano, Ceo Macoev e presidente Giovani Imprenditori Confindustria Toscana
Stefano Luccisano, Ceo Macoev e presidente Giovani Imprenditori Confindustria Toscana, ha preso parte, lo scorso 5 giugno all’Innovation Center di Fondazione CR Firenze, alla tappa inaugurale della seconda edizione del roadshow sull’innovazione di Italia Economy: Disegnare il futuro.
Durante il suo intervento, Luccisano ha offerto il suo punto di vista sull’intelligenza artificiale e sui giovani: «L’intelligenza artificiale ha una velocità, una profondità e una portata che non possiamo comprendere e portare avanti da soli. In tutto questo i giovani sono coloro che riusciranno meglio a gestirne l’applicazione, favorendo la collaborazione tra pubblico e privato.
I Giovani Imprenditori continueranno a lavorare su progetti molto concreti: tra questi c’è in ballo un osservatorio per capire dove stanno andando i ragazzi, dove si informano, dove cercano risposte. Dall’altra parte parleremo con le aziende, facendo una mappatura delle esigenze e dei profili che servono da qui ai prossimi cinque anni».
Dopo l’evento, abbiamo avuto modo di parlare con lui e approfondire ulteriormente i dettagli del suo intervento, soffermandoci soprattutto su quella che per lui è la grande sfida di questi anni: il tempo. «Gli ultimi anni – ci racconta Luccisano –hanno evidenziato le fragilità dei nostri sistemi economici e sociali, rendendo indispensabile l’adozione di riforme strutturali e cambiamenti massicci.
Tuttavia, la grande sfida in tutto questo è il tempo. Il tempo è una risorsa che non possiamo controllare a nostro piacimento. Pertanto, siamo chiamati a formare una grande alleanza tra settore pubblico e privato per affrontare le transizioni green e digitale.
Un elemento centrale e particolarmente ingombrante in questo scenario è l’intelligenza artificiale (AI). L’AI è attualmente l’elemento più dinamico e accelerante di qualsiasi transizione e processo, ma rappresenta anche una sfida significativa.
La sua rapidità e le sue implicazioni profonde sono difficili da governare – continua Luccisano – richiedendo una comprensione e un adattamento che superano le nostre capacità attuali. Per questo motivo, il tempo diventa determinante. Siamo alla ricerca del tempo perduto, come direbbe Marcel Proust, ma non è il passato che deve guidarci, né dobbiamo farci angosciare dal futuro.
È il presente che conta. È nel presente che i giovani vogliono incidere e fare la differenza. Dobbiamo prenderci questo tempo e trasformarlo in qualcosa di ambizioso e duraturo. Abbiamo l’opportunità di utilizzare NextGenerationEU come strumento per costruire un futuro migliore, affrontando le sfide della transizione ecologica e digitale con determinazione e innovazione. Questa è la nostra occasione per dimostrare che, attraverso la cooperazione e la visione comune, possiamo creare un’Europa più forte e resiliente.
Il tempo è ora – conclude Luccisano –. Sfruttiamolo al meglio per creare un futuro che non solo ripari i danni del passato, ma che ponga le basi per un progresso sostenibile e inclusivo. Prendiamoci questo tempo e facciamone un capolavoro».
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