• 9 Febbraio 2025

Automotive e IA, nasce Automobile Sapiens

 Automotive e IA, nasce Automobile Sapiens

Fabio Orecchini

Automobile Sapiens: l’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School ha analizzato l’impatto dell’IA nel settore automotive

Secondo una recente stima entro il 2030 gli investimenti del settore automotive in strumenti legati all’Intelligenza Artificiale ammonteranno a 70 miliardi di dollari, arrivando a generare un mercato di quasi 30 miliardi di dollari ogni anno.

La crescita prevista è del 20/30 per cento l’anno. Proprio grazie all’IA si stima che il valore prodotto dalle case automobilistiche possa essere pari a 200 miliardi di dollari entro il 2025 per tutti i segmenti della catena del valore.

Forme di IA sono presenti già da tempo sull’automobile: oggi è sfruttata dal 20-30 per cento dell’industria automotive ma si prevede che questa quota arriverà alla soglia del 100per cento entro il 2030.

Grazie, infatti, alla nuova generazione di veicoli definiti da software (Software Defined Vehicles – SDV), l’IA si appresta a diventare la fonte del 15-20 per cento del valore generato dal settore. Dei 650 miliardi di dollari di fatturato attesi, la maggior parte andrà ai fornitori – che saliranno da 236 a 411 miliardi – mentre le case costruttrici passeranno da 87 a 248 miliardi, triplicando il loro volume attuale.

L’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School

Dal 2022 ha sede presso la Luiss Business School l’Osservatorio Auto e Mobilità, diretto da Fabio Orecchini, professore ordinario di sistemi per l’energia e l’ambiente all’Università degli Studi Guglielmo Marconi e da Luca Pirolo, professore associato di management all’Università Luiss Guido Carli.

A supportare le iniziative e i progetti dell’Osservatorio ci sono tre partner sostenitori, ovvero Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), Toyota e Honda. Le tre realtà faranno parte del Comitato Scientifico dell’Osservatorio e contribuiscono attivamente allo sviluppo delle attività, ma l’ente è aperto anche a tutti i costruttori e alle associazioni legate al mondo della mobilità.

Caratteristiche tecniche dell’Automobile Sapiens

Il 18 giugno 2024 a Villa Blanc a Roma, l’Osservatorio ha presentato la sua nuova ricerca “L’auto entra in una nuova era: l’Automobile Sapiens – l’Intelligenza Artificiale e il suo impatto sull’automotive”. Al meeting hanno partecipato Michele Crisci (presidente Unrae), Raffaele Fusilli (AD Renault Italia), Paolo Moroni (direttore Lexus Italia), Simome Mattogno (DG Honda Italia) e Giuseppe Mazzara (direttore marketing Kia Italia).

Nel corso del convegno, l’Automobile Sapiens è stata definita come un veicolo in grado interagire con l’utilizzatore ed il contesto, elaborando informazioni, apprendendo e agendo autonomamente secondo modi e criteri simili a quelli dell’essere umano.

Essa può infatti contare su software e unità di calcolo sempre più potenti, sia a bordo, sia raggiungibili con una connettività che ne dilata enormemente la capacità decisionale, offrendo possibilità di personalizzazione inedite e presto anche portabili su diversi veicoli e in vari ambiti di esperienza.

Grazie a sensori, sistemi di memorizzazione e catalogazione logica, l’auto rappresenta un formidabile terminale di raccolta dei dati, in grado di potenziare anche altri sistemi di intelligenza artificiale. L’Automobile Intelligente si avvia, inoltre, a stabilire una relazione emozionale con l’automobilista e i passeggeri ponendo tematiche legali ed etiche da gestire attraverso nuovi strumenti legislativi e codici di autoregolamentazione dei quali l’industria si sta già dotando.

L’Osservatorio definisce l’Automobile Sapiens come un veicolo altamente elettrificato, con trazione elettrica o ibrida plug-in, con dispositivi wireless e sistemi drive by-wire. È inoltre dotata di riconoscimento facciale degli occupanti, comandi gestuali attivabili con movimenti del corpo, assistenza vocale interattiva, climatizzazione biometrica e può contare su un sistema di elaborazione delle informazioni attivo ed interattivo rispetto a tutte le infrastrutture di riferimento.

Impatto sull’ambiente

C’è da dire che l’avvento dell’Automobile sapiens ha un impatto rilevante sui consumi energetici e sull’ambiente: il consumo annuo imputabile ai server per l’IA è di 29,3 TWh, pari a quello di un paese come l’Irlanda e si prevede di arrivare già nel 2027 tra gli 85 e i 134 TWh, pari a quasi il 50 per cento del fabbisogno elettrico italiano attuale.

L’aumento della potenza di calcolo e della sua fame di energia rischia dunque di depotenziare gli sforzi dell’industria per la diminuzione dei fabbisogni e delle emissioni di CO2. L’automobile intelligente ha, infatti, bisogno di molta energia a bordo e di cloud e supercomputer sempre più grandi e potenti, il cui consumo è già circa l’1-1,3 per cento di quello mondiale di elettricità (che si traduce nell’1per cento della CO2 totale) ed è destinato a triplicarsi entro il 2030.

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Giulia Baglini

Giulia Baglini, giornalista.

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