Si è conclusa un’edizione ricca di visione, scelte e responsabilità. Un appuntamento che ha portato sul palco storie, esperienze e contributi capaci di raccontare la trasformazione dell’impresa italiana
Si è svolta ieri al Grand Hotel Villa Torretta di Milano la seconda edizione di Visionari d’Impresa, un pomeriggio intenso che ha riunito 300 imprenditori, manager, economisti, istituzioni e figure chiave della business community italiana. L’appuntamento si conferma come uno dei più rilevanti per chi immagina e guida il futuro dell’impresa nel nostro Paese.
L’evento, coordinato da Ferdinando Bova e Gionata Tedeschi, si è aperto con una riflessione di Tedeschi sul tema delle sinapsi come metafora dei collegamenti che generano visione, e delle visioni che producono innovazione e crescita. “È la vision economy – spiega Tedeschi – crediamo nelle contaminazioni del sapere, perché è in quello spazio che la visione prende forma”.
A seguire, il Senatore Gabriele Albertini e l’On. Guido Della Frera (Fondazione Della Frera) hanno approfondito il tema della responsabilità come fondamento dell’agire imprenditoriale, tra efficienza, impegno civico e apertura alle nuove generazioni. “Milano è un baricentro professionale ed europeo – afferma Albertini – dobbiamo chiederci quali condizioni permettono alle imprese italiane di funzionare”. Visionari d’Impresa nasce proprio per contribuire a creare queste condizioni.
Tra i contributi della giornata, si sono distinte anche quattro protagoniste che rappresentano differenti traiettorie della leadership femminile: Marina Salamon, con una riflessione profonda sul rapporto tra impresa ed etica; Emma Marcegaglia, in collegamento, voce autorevole dell’industria italiana; Francesca Bardelli Nonino, la nota ”influencer della grappa”, capace di coniugare eredità familiare e linguaggi contemporanei; e Alessandra Marzari (Vero Volley), che ha portato l’esperienza di una gestione orientata al talento generativo. Quattro prospettive diverse che hanno arricchito il racconto dell’ecosistema imprenditoriale italiano.
Il cuore di Visionari d’Impresa
Il pomeriggio è stato ricco, entrando nel vivo con la sessione introduttiva, che ha tracciato il contesto della giornata: Fabio Papa (I-AER) ha evidenziato il ruolo dell’impresa come motore del futuro; Marta Testi (ELITE – Euronext Group) ha ribadito l’importanza di “capitale, persone e fiducia come pilastri di un ecosistema imprenditoriale” sano; Andrea Notari (Giovani Imprenditori Confindustria) ha portato la prospettiva di una generazione che fa dell’innovazione un metodo; Eraldo Minella (Gruppo 24 ORE) ha richiamato il valore di competenze e connessioni; Stefano de Alessandri (ANSA) ha sottolineato la centralità della comunicazione.
Subito dopo, l’Inspiring Talk di Marina Salamon ha proposto uno sguardo approfondito sul rapporto tra impresa, etica e responsabilità sociale, invitando a coltivare soprattutto l’autocritica, il rigore verso i dati e l’attenzione verso gli altri.
- La prima sessione – Visione e Progetto, condotta da Tedeschi, ha esplorato il DNA dell’imprenditore attraverso le testimonianze di Fausto Caprini (Retex), Andrea Battista (Net Insurance) e Gianfranco Sorasio (Eviso), che hanno affrontato temi quali talento, mestiere, coraggio decisionale e capacità di reimmaginare l’impresa.
La sessione è stata coronata dall’atteso keynote di Emma Marcegaglia che ha ampliato la prospettiva, evidenziando la necessità di integrare valori, mercato e visione in un contesto globale segnato da profonde discontinuità.
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La seconda sessione – Impresa e Mercato, ancora guidata da Tedeschi, ha analizzato l’impresa come rete dinamica di capitali e opportunità: Eugenio Morpurgo (Fineurop Soditic) ha affrontato il ruolo del capitale finanziario; Paul Renda (Miller Group) ha discusso la trasformazione come leva di crescita; Edoardo Moretti (Italian Consulting Group) ha rimarcato l’importanza del fare rete.
All’interno del format One Minute Impact, imprenditori come Daniele Mancini, Cosma Rizzi, Gabriella Zacchera e Pierguido Iezzi hanno portato contributi dedicati all’innovazione, internazionalizzazione, eccellenza italiana e cyber security.
- La terza sessione – Leadership e Collaborazione, condotta da Aram Mbow, ha approfondito i nuovi modelli di guida basati su fiducia, responsabilità e capitale umano, attraverso gli interventi di Gianmarco Biagi (7P9), Riccarda Zezza (Lifeed) e Shai Misan (YPO Fellow).
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La quarta sessione – Visioni d’Impresa, condotta da Filippo Satolli, ha portato sul palco storie di imprenditori che hanno saputo rinnovare con una proposizione unica per le rispettive imprese: Michel Cohen (DentalPro) nel mondo odontoiatrico, Eduardo Montefusco (FitActive) nel mondo delle palestre, Alessandro Taffo (Taffo Funeral Services) nel mondo dei servizi funerari e Francesca Bardelli Nonino (Nonino) nel mondo di un brand storico della grappa.
A seguire, le Conversazioni sulla Leadership con Roberto Re (HRD) e Dario Brignone (Satispay) hanno aperto un dialogo sulle scelte decisive che guidano la crescita delle organizzazioni.
- La quinta sessione – Responsabilità e Impatto, nuovamente guidata da Mbow, ha collocato l’impresa come forza rigenerativa per società e ambiente, con gli interventi di Alessandra Marzari (Vero Volley), Danila De Stefano (Unobravo), Raffaella Moro (ReAir) .
L’intervento del senatore Mario Mantovani, membro del Parlamento Europeo e Vicepresidente della Commissione Giuridica, ha riportato al centro il contributo essenziale delle istituzioni nel sostenere percorsi di sviluppo responsabile e orientati al futuro.
In chiusura, un momento davvero coinvolgente con Nico Acampora (PizzAut), testimone di un impegno sociale capace di trasformarsi in energia creativa, inclusione autentica e un esempio potente di come l’impresa possa generare impatto reale nelle vite delle persone.
Ferdinando Bova e Gionata Tedeschi hanno annunciato poi il lancio, da gennaio, del Roadshow Visionari d’Impresa, un percorso pensato per trasformare l’energia della giornata in un movimento continuo: una comunità che cresce, si contamina e continua a generare nuove visioni per il Paese.
Visionari d’Impresa 2025 si chiude così, ma solo per aprire un nuovo capitolo: quello di un ecosistema che vuole incontrarsi, ascoltarsi e costruire, insieme, le visioni che verranno per le aziende eccellenti italiane, quel 3% al vertice dei risultati economico-finanziari.
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