Traguardi, la storia di Giada Ciompi

Imprenditoria, curiosità e poliedricità: seconda ospite di Traguardi, il podcast di Italia Economy è stata Giada Ciompi, co-founder, Head of Digital & Trainer di Hubic Marketing

Dietro ogni imprenditore, giornalista, sportivo e professionista, vi è sempre una storia unica e stimolante da ascoltare. Traguardi, il podcast di Italia Economy, si pone come obiettivo quello di intervistare e diffondere le storie di figure di successo, non solo dal punto di vista professionale e lavorativo, ma ponendo l’attenzione proprio sulla persona che si trova dietro al ruolo che spesso è l’unico che viene conosciuto pubblicamente.

Seconda ospite di Traguardi è stata Giada Ciompi, co-founder, Head of Digital & Trainer di Hubic Marketing – una digital agency che ha sede a Prato e Milano e si occupa di progettare e sviluppare strategie di Web Marketing per aziende che operano sia in settori Business to Business che Business to Consumer.

Hubic Marketing è una digital agency che Giada fonda a maggio del 2015 insieme al suo socio Alberto Bertucci: «Nasce un po’ forse come tutte le aziende – afferma Giada Ciompi – a volte un po’ per una vocazione, una missione, a volte per una dose di fatalismo». Il desiderio era quello di fare qualcosa di diverso, di supportare e accompagnare le aziende in questa era di digitalizzazione, con un focus particolare sul marketing e sulla comunicazione.

Quando Giada Ciompi parla di fatalismo, lo fa perché Hubic, oltre che dalla passione, nasce anche in seguito a degli avvenimenti personali, tra cui il lutto della madre, che a sua volta era una imprenditrice con una propria azienda: «Mi sono ritrovata a dover capire cosa fare con questa attività, entrare col piede pesante nel mondo dei grandi rispetto al percorso che stavo facendo. Così Hubic Marketing viene collocata, inizialmente, in quelli che erano i vecchi uffici suoi. C’è sempre una coincidenza che però ti agevola un percorso».

Parallelamente, decide di fare un master alla IULM, a Milano, in Web Marketing e Comunicazione Social, che ha permesso a Giada di conoscere nuovi mondi e apprendere diverse competenze: «In un momento in cui potevo un po’ mollare, anche psicologicamente, io ho deciso di spingere sull’acceleratore».

Il master in IULM le ha permesso anche di avvicinarsi al mondo dei blog con il project work Ispirastorie, una start up digital che segue la contro-narrazione del fatto di dover raccontare sempre qualcosa di negativo. Per ora è un progetto in standby, ma mai dire mai nella vita.

Un lato che colpisce molto di Giada è il suo sano ottimismo sul lavoro. Chi gestisce un team di lavoro, ha il dovere di passare dei messaggi positivi: «Non è giusto portare la negatività o il pessimismo in un ambiente di lavoro. Anche perché l’imprenditore ha, tra le tante, anche questa responsabilità. Ciò non vuol dire nascondere le cose, non essere realisti – specifica Giada – ma significa aprire delle giuste riflessioni con la giusta dose di ottimismo. Siamo dei fortunati a fare il lavoro che facciamo. Abbiamo possibilità di conoscere aziende, imprenditori, di stare in un ambiente sostenibile. Non vedo il motivo del pessimismo».

Durante la chiacchierata con Giada, abbiamo affrontato anche un tema delicato, ma molto importante, confutando la narrazione odierna della donna eroica, che è sia mamma e lavoratrice. Non si può narrare che la donna debba rinunciare a qualcosa, ma nemmeno che è tutto fattibile.

«Bisogna dare i giusti strumenti alle donne, ma anche agli altri, in modo che ciò diventi fattibile. Quando si parla di parità, di pari opportunità, è un po’ questo. Le aziende hanno il dovere morale e sociale di fare qualcosa. È nostra responsabilità sociale mettere a disposizione delle persone  che lavorano per noi gli strumenti per far sì che la donna possa andare avanti, possa fare carriera, guadagnare quanto l’uomo».

In questa era di novità e di aspetti estremamente stimolanti, quindi, quali consigli possiamo dare a chi vuole intraprendere questo percorso lavorativo? Questa sarà una domanda che tornerà spesso nel podcast, proprio per aiutare i giovani e chi decide di entrare nel mondo del lavoro, coloro che magari si trovano a un bivio o in balia di poche o troppe informazioni a riguardo. Giada invita a formarsi bene, specializzarsi, così da portare un valore specifico.

Importante è anche l’impegno personale: «Impegnarsi veramente, essere perseveranti. Il merito esiste, non è vero che non esiste mai in Italia. Questa è un’altra narrazione inversa. Bisogna essere curiosi, non rimanere nel proprio giardino, nella propria comfort zone, ma andare oltre».

Per saperne di più, potete ascoltare Traguardi su Spotify, Amazon Music, Google Podcast, Spreaker e sul nostro canale YouTube.
Qui trovate la puntata con Giada Ciompi.

Leggi anche la storia di Steve Luccisano, primo ospite del podcast

Al prossimo traguardo!

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Immagine di Martina Rossi
Martina Rossi

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