• 2 Aprile 2025

Trabucchi del Gargano e tutela del territorio

 Trabucchi del Gargano e tutela del territorio

Trabucco San Lorenzo a Vieste

Trabucchi del Gargano proteggere e tutelare il territorio

Il territorio del Gargano è da sempre legato alla pesca, alla tutela della biodiversità e alla valorizzazione dell’economia del mare. Una tipicità del territorio sono i trabucchi: strumenti di pesca molto antichi e diffusi in tutta la costa adriatica, soprattutto fra Vieste e Peschici, che mantengono inalterata l’antica tradizione della pesca e raccontano gesti lontani di un tempo ormai passato

Tutelati dal Parco Nazionale del Gargano, questi strumenti che rappresentano la tradizione garganica sono definiti anche “giganti del mare”. Alcuni non hanno mai smesso di funzionare, altri sono ritornati in attività dopo numerosi anni grazie al lavoro dei mastri trabuccolanti. Il trabucco è uno strumento adoperato anticamente dai pescatori di Vieste e del Gargano, con un duplice obiettivo: catturare il maggior numero di pesci e allo stesso tempo scongiurare i rischi connessi alla pesca in mare aperto.

Viene costruito in modo che le sue lunghissime antenne, che possono raggiungere i 40 metri, siano rivolte verso il mare, così da poter alzare e abbassare la rete più volte, durante le giornate di pesca. Quest’ultima originariamente era cucita adoperando il cotone, sostituito nel corso della seconda metà del Novecento da fili di nylon. Quando viene calata, solo uno dei quattro lati della rete si immerge totalmente in acqua, fino a toccare il fondale.

Chi si trova sul ponte del trabucco deve virare con forza i due argani, chiamati ciucci, alzare simultaneamente i lati della rete e recuperare per intero il frutto del pescato. Un trabucco tra i più belli ed iconici si trova nella bella località di Vieste. Il Trabucco del Porto fronteggia l’isola di Santa Eufemia, dove si trova anche un altro antico trabucco ma in rovina. Il trabucco sul suo porto è ormai un punto d’attrazione turistica perfettamente funzionante. Il Trabucco di Punta la Testa è, invece, tra quelli più caratteristici grazie all’ambientazione in cui si trova.

Posizionato sul promontorio di Testa del Gargano è l’ultimo trabucco funzionante nella zona sud della costa pugliese. Lo spettacolo naturalistico dell’Arco di San Felice e il panorama della macchia mediterranea, lo rende particolarmente suggestivo.

Nelle sue immediate vicinanze sorge il Trabucco di San Lorenzo, ancora oggi funzionante seppur non utilizzato. Esso si erge in una delle baie più belle di tutto il Gargano: Pugnochiuso. Questa baia incastonata nel promontorio del Parco Nazionale del Gargano si affaccia sullo splendido mare pugliese il Pugnochiuso Resort, uno dei migliori resort dell’intero Mediterraneo.

Due hotel e la zona residence costituita da villette affacciate sul promontorio permettono di immergersi completamente, sospesi tra il cielo e il mare, nella sua cristallina baia e di godere dei migliori servizi turistici della regione Puglia.

Con l’obiettivo di valorizzare il territorio e far rinascere un’economia sostenibile legata al mare e alla sua tutela è nata l’Associazione “La Rinascita dei Trabucchi Storici Onlus” che, tentando di combattere la lenta scomparsa un presidio storico culturale tanto importante per storia geografica del Gargano, ha deciso di mettersi materialmente in gioco per arrivare al ripristino totale di tutti i trabucchi ancora esistenti nel territorio e alla ricostruzione di quelli ormai scomparsi da tempo.

Oggi come allora quello di saper costruire, manutenere e far pescare un trabucco garganico è un mestiere altamente profilato e specifico, che presuppone una manualità specifica e delle conoscenze tecniche di alto livello che non possono essere improvvisate o sostituite da conoscenze, per quanto professionali, di semplice falegnameria o infrastrutturali. Un nuovo approccio all’economia del territorio che diviene innovativa, specialistica e altamente sostenibile.

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Trabucco

 

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Domenico Letizia

Giornalista e communication manager. Esperto di geopolitica, green e blue economy, nanotecnologia, aerospazio e agroalimentare

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