Time Vision: formazione e innovazione strategie per lo sviluppo di aziende e talenti
Intervista a Daniela Sabatino, Founder e Ceo di Time Vision
Time Vision è un’agenzia per il lavoro ed un ente formativo accreditato in quattro regioni italiane: Campania, Lombardia, Lazio e Puglia. Dalla sua sede principale di Castellammare di Stabia (Napoli), offre formazione certificata per aziende e professionisti, supporto all’occupazione con politiche attive per il lavoro e consulenza strategica per imprese che vogliono crescere
Presidente, il vostro lavoro è dedicato alle imprese e ai professionisti. Quali sono le strategie rivolte alle une e agli altri?
«Il nostro punto di partenza è semplice: non esiste crescita delle imprese senza crescita delle persone. Time Vision nasce con questa convinzione e continua a portarla avanti ogni giorno da oltre 20 anni.
Per le imprese lavoriamo su più fronti: da un lato le aiutiamo a intercettare e utilizzare al meglio gli strumenti di finanza agevolata e di formazione finanziata; dall’altro le guidiamo in un vero processo di cambiamento culturale e organizzativo. Non basta un contributo economico o un nuovo gestionale: serve un ripensamento dei modelli interni, della formazione e dei processi di onboarding. Le aziende che ci scelgono non ci chiedono solo formazione, ma un percorso che le renda più agili, competitive e capaci di affrontare il futuro.
Per i professionisti – parlo dei consulenti del lavoro, dei commercialisti, ma anche degli HR manager – il nostro impegno è metterli in condizione di essere alleati strategici delle imprese che seguono. Questo significa fornire aggiornamento continuo, soluzioni pronte e strumenti operativi per tradurre norme, bandi e opportunità in piani concreti. In sostanza:
aiutiamo i professionisti a diventare “acceleratori di cambiamento” per le aziende con cui collaborano».
Time Vision, attraverso il Fondo Nuove Competenze, sostiene l’adattamento del mercato del lavoro italiano ai rapidi cambiamenti tecnologici, economici e sociali. Quali sono le potenzialità di questo strumento e cosa può fare l’azienda per implementarlo?

«Il Fondo Nuove Competenze (FNC) è una delle leve più interessanti degli ultimi anni perché non si limita a finanziare, ma crea un meccanismo virtuoso: mentre le aziende riqualificano le persone, lo Stato copre i costi del loro lavoro durante la formazione. In un Paese in cui, secondo Eurostat, solo il 21% degli adulti partecipa a percorsi di formazione continua (contro il 38% della media UE), strumenti così sono fondamentali per colmare il gap.
La vera potenzialità del FNC è che trasforma la formazione da “obbligo” a strategia di sviluppo. Consente alle imprese di allineare competenze e processi ai cambiamenti imposti dalla digitalizzazione, dalla sostenibilità e dall’automazione.
Il problema è che troppo spesso le aziende lo utilizzano in maniera difensiva – per aggiornare l’esistente – invece che in chiave proattiva. E qui entra in gioco Time Vision. Il nostro lavoro è accompagnarle a disegnare piani di formazione che non servano solo a “riparare” ma a preparare: nuovi linguaggi digitali, green skills, soft skill legate alla leadership e al lavoro in team.
In questo senso, il Fondo Nuove Competenze non è uno strumento tecnico, ma una leva culturale. È il modo per far capire a imprenditori e manager che il vero investimento competitivo non è solo la macchina nuova, ma soprattutto la persona che saprà guidarla e migliorare i processi».
Oltre alla Campania, Time Vision è attiva in Lombardia, Lazio e Puglia. Con quali progetti?
«Il nostro modello non è “esportare corsi”, ma costruire ecosistemi locali di innovazione e competenze. In Lombardia ci stiamo muovendo lungo due direttrici principali: da un lato sosteniamo la formazione continua dei lavoratori attraverso strumenti come i voucher regionali, che permettono alle imprese di aggiornare competenze e profili professionali in modo mirato.
Dall’altro, accompagniamo le aziende nei processi di innovazione green e digitale, aiutandole a integrare sostenibilità, digitalizzazione e competitività. A questo si affianca un lavoro mirato sui settori più rappresentativi del Made in Italy, come il fashion e il design, oggi chiamati a reinventarsi con nuove competenze e modelli di business.
Nel Lazio ci stiamo concentrando sull’occupabilità, ma con una forte attenzione al tessuto produttivo. Stiamo portando avanti iniziative per le aziende che vogliono crescere attraverso percorsi di tirocinio retribuito, capaci di inserire risorse giovani o inoccupati con un contributo economico concreto. Parallelamente, lavoriamo per offrire formazione finanziata che consenta alle imprese di alzare il livello delle competenze interne e affrontare con più forza le sfide del mercato.
In Puglia, invece, sosteniamo le imprese attraverso strumenti di finanza agevolata strategici per finanziare progetti di investimento e innovazione. Su questo fronte offriamo consulenza e supporto nella pianificazione e rendicontazione, ma anche percorsi di formazione finanziata che integrano green skills, digitalizzazione e competenze manageriali. Qui il nostro obiettivo è rafforzare le filiere produttive locali rendendole più competitive e resilienti.
L’obiettivo è sempre lo stesso: aiutare ogni territorio a leggere i cambiamenti come opportunità, non come minacce».
Se dovesse sintetizzare la filosofia di Time Vision in una frase, quale sceglierebbe?
«Direi: il cambiamento non si subisce, si guida. La nostra missione è insegnare a imprese e professionisti che crescere significa innovare, e che l’innovazione funziona solo se diventa parte della cultura aziendale, non un’eccezione. In fondo, il vero vantaggio competitivo di un’impresa non è la tecnologia che adotta o il mercato che conquista, ma la capacità delle persone di imparare, reinventarsi e rigenerare continuamente valore».