Dalla gestione dei dati all’intelligenza artificiale, il Gruppo Syneto – Orizon sta disegnando un futuro in cui la tecnologia diventa alleata delle imprese
Nel mondo dell’IT, dove la complessità sembra crescere di pari passo con la quantità di dati, Syneto si distingue per una visione chiara: rendere la tecnologia più accessibile, sicura e vicina alle persone. L’azienda sviluppa soluzioni di data management e protezione pensate per garantire resilienza, efficienza e continuità operativa alle imprese di ogni dimensione. Con Marco Lorenzi, Presidente del Gruppo, abbiamo parlato di innovazione, territorio e futuro: temi che si intrecciano nel percorso di un’azienda che ha fatto della semplicità un principio strategico e del “disegnare il futuro” una missione concreta.
In un contesto in cui l’innovazione è spesso percepita come complessa, Syneto propone soluzioni che puntano su semplicità e rapidità di implementazione. Qual è, secondo lei, il vero significato di “semplificare l’IT” oggi?
«Semplificare l’IT oggi significa riuscire a unire un insieme molto vasto di tecnologie, guardando già al futuro prossimo, che sarà inevitabilmente dominato dall’intelligenza artificiale. Noi lavoriamo in questo campo da anni e abbiamo competenze diversificate: dal data center alla data protection, ambiti in cui da oltre vent’anni offriamo soluzioni di backup e ransomware immunity, quando ancora se ne parlava poco. Da circa tre anni stiamo investendo con Orizon in modo strutturato sull’AI e nel primo trimestre del 2026 lanceremo un prodotto che permetterà alle aziende di integrare, in private cloud o on-premise, un’intelligenza artificiale proprietaria, che protegga la proprietà intellettuale. È un tema cruciale: per anni abbiamo affidato dati personali e aziendali a grandi player globali come Microsoft, Google o Facebook. Ora il rischio è di consegnare anche i nostri processi produttivi e industriali. La sfida, invece, è riportare il controllo dei dati nelle mani delle imprese, semplificando l’uso della tecnologia e rendendo l’AI uno strumento quotidiano e sicuro per tutti i processi aziendali».
La sicurezza dei dati e la continuità operativa sono ormai temi centrali per tutte le imprese. Come si può costruire un’infrastruttura davvero resiliente, anche per le PMI che non hanno grandi risorse?

«È un tema su cui lavoriamo da almeno quindici anni. Oggi oltre 5mila aziende utilizzano le nostre soluzioni di protezione dei dati. Il nostro approccio si fonda su due pilastri: RPO (Recovery Point Objective) e RTO (Recovery Time Objective). Il primo definisce la frequenza dei punti di ripristino: i nostri sistemi permettono backup inviolabili anche ogni minuto, garantendo così una protezione continua. Il secondo riguarda la velocità del recupero: perché non basta salvare i dati, bisogna poterli ripristinare in tempi rapidissimi. Il nostro obiettivo è chiaro: assicurare che ogni cliente, grande o piccolo, possa ripartire subito in caso di incidente o attacco informatico. È un messaggio semplice ma fondamentale: la resilienza non è un lusso, è una necessità alla portata di tutte le imprese».
“Disegnare il futuro” significa anche progettare con consapevolezza. Come immaginate il futuro dell’IT aziendale nei prossimi anni, tra cloud, intelligenza artificiale e nuove esigenze di gestione dei dati?
«Credo che il futuro sarà inevitabilmente ibrido. Se guardiamo alla storia dell’informatica, vediamo cicli che si ripetono: dal mainframe al client-server, poi a Internet, al cloud e ora di nuovo verso modelli misti. Non esiste una soluzione unica valida per tutti: l’IT del futuro sarà un ecosistema ibrido, dove coesistono ambienti on-premise, cloud pubblico e privato, servizi “as-a-service” e infrastrutture locali. L’intelligenza artificiale sarà pervasiva, e toccherà ogni area dell’organizzazione – dalla produzione al marketing, fino alla gestione dei dati. Come Gruppo stiamo costruendo un cloud ibrido intelligente, in cui l’AI sia integrata e controllata dal cliente, e non semplicemente “subita” come servizio esterno. È questo, per noi, il modo più concreto di disegnare il futuro digitale delle imprese».
Parliamo di sostenibilità, un tema sempre più intrecciato all’innovazione tecnologica. In che modo la vostra realtà aziendale integra efficienza energetica, riduzione degli sprechi e responsabilità ambientale nelle proprie soluzioni?
«La sostenibilità è parte integrante del nostro lavoro, soprattutto ora che l’intelligenza artificiale richiede grande potenza di calcolo e quindi molta energia. Stiamo sviluppando tecnologie più efficienti, capaci di garantire prestazioni elevate con consumi ridotti. Il nostro obiettivo è ottimizzare il rapporto tra costo, prestazioni ed energia, creando soluzioni equilibrate e realmente sostenibili. Il futuro dell’IT sarà sempre più diffuso e imprescindibile: nessuna azienda potrà più lavorare senza un sistema informativo efficiente. Ma dovrà essere anche un IT consapevole e sostenibile, perché l’intelligenza artificiale rappresenta un cambio di paradigma profondo, forse persino più strutturale di quello introdotto da Internet. Ogni imprenditore dovrà imparare a dominare questa tecnologia e a integrarla nel proprio modello di business. Noi, infine, vogliamo essere un facilitatore di questa transizione, aiutando le imprese a trarne vantaggio in modo concreto e responsabile».




