Ricostituito il Comitato per l’imprenditoria femminile

Ricostituito il Comitato per l’imprenditoria femminile, Giuseppina Polidori presidente
Il Comitato camerale, in rete con quelli di tutta Italia, avrà l’obiettivo di promuovere e rafforzare la presenza delle donne nel mondo dell’impresa e del lavoro, supportare la nascita e lo sviluppo di una nuova imprenditoria, mettere in rete azioni e buone pratiche, agevolare le imprenditrici nei percorsi di formazione e accesso al credito
Alla presenza del presidente Domenico Merlani e del segretario generale Francesco Monzillo si è insediato ieri il Comitato per l’imprenditoria femminile di Rieti Viterbo, importante organo della Camera di Commercio di Rieti Viterbo alla cui presidenza è stata eletta Giuseppina Polidori.
A farne parte anche altre 9 componenti nominate dalla giunta camerale che rappresentano il mondo dell’imprenditoria e delle associazioni di categoria di Rieti e Viterbo: Lucia Maria Arena, Caterina Boccolini, Paola Bruzziches, Chiara Di Biagi, Fabiola D’Ippoliti, Lina Novelli, Matilde Eloisa Pitorri, Iride Zanganella e Maria Adelina Zonetti. Il responsabile della segreteria del Comitato sarà il funzionario camerale Luigi Pagliaro.
“Abbiamo ricostituito il Comitato per l’imprenditoria femminile dell’Alto Lazio forti delle passate esperienze territoriali e certi dell’importanza di un organo fondamentale per dare impulso alla creazione di opportunità di formazione professionale, nell’accesso al credito e nell’incremento di quella propensione all’imprenditorialità femminile così importante per il nostro tessuto economico ed ancora di più in questo momento storico”, ha dichiarato Merlani con soddisfazione.
“Sono onorata di presiedere questo comitato di così alto livello – ha detto la presidente Polidori – e sono convinta che potremo fare un lavoro corale che porterà indubbi benefici ai territori facendo leva sulla componente femminile che ha delle enormi potenzialità in parte ancora inespresse. A breve presenteremo un programma alla giunta camerale che speriamo possa essere apprezzato non solo dagli organi camerali ma da tutto il sistema economico dell’Alto lazio”.
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