• 22 Gennaio 2025

Raddoppiato il vino italiano negli USA +148%

 Raddoppiato il vino italiano negli USA +148%

Raddoppiato il vino italiano negli USA, +148% in un ventennio. Gli States sono il primo mercato di riferimento in valore per il prodotto Made in Italy

 Le vendite di vino italiano negli Stati Uniti sono più che raddoppiate in valore nell’ultimo ventennio, per un aumento del 148%, e nel 2024 potrebbero arrivare a sfiorare 1,9 miliardi di euro, il massimo di sempre. Ad affermarlo è un’analisi su dati Istat, diffusa in occasione dell’inaugurazione del Vinitaly a Chicago con la presenza di Ettore Prandini e Luigi Scordamaglia.

Nella fiera al Navy Pier della cittadina statunitense è stato realizzato un grande stand portando il meglio delle produzioni d’eccellenza lungo lo Stivale, a testimonianza della straordinaria biodiversità che caratterizza il Vigneto Italia.

Gli Usa sono il primo consumatore mondiale di vino con 33,3 milioni di ettolitri, secondo l’analisi su dati Oiv, e per l’Italia rappresentano in valore il mercato più importante. Ma il Belpaese è anche il principale fornitore in volume degli States, con circa 450 milioni di bottiglie vendute. Circa un quarto è rappresentato dal Prosecco, che risulta il più popolare tra i consumatori americani, anche se sono ormai sempre di più le “etichette” delle diverse regioni che hanno acquisito notorietà tra i buongustai a stelle e strisce.

Uno straordinario ambasciatore del Made in Italy che ha un effetto traino anche sulle vacanze, tanto che il 90% dei turisti americani indica il vino e il cibo italiani come il primo motivo di scelta per passare le proprie ferie nel Belpaese, secondo un’indagine, associazione no profit che ha come mission il far conoscere e difendere la vera cultura enogastronomica italiana nel mondo.

“La presenza al Vinitaly di Chicago rientra nelle iniziative che si stanno portando avanti per la promozione del vino italiano a partire dalla comunicazione dei suoi valori, ed in tale ottica il nostro ringraziamento non può che andare a tutti i soggetti che stanno condividendo questo impegno a sostegno del Paese e dei produttori agricoli: l’Ice, le ambasciate, il ministero degli Esteri e quello dell’Agricoltura – ha spiegato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini -.

Il vino, i vigneti e i viticoltori portano con sé arte, storia, cultura, tradizioni, convivialità, territori, paesaggi, biodiversità, tutela dell’ambiente, enoturismo. Un patrimonio da difendere su tutti i mercati, per il quale auspichiamo un sostegno attivo anche da parte dell’Europa”.

“L’obiettivo è stabilire un canale di comunicazione permanente per informare ed educare i consumatori americani sul perché il vino italiano è così diverso dagli altri vini prodotti nel mondo, grazie alla sua grande diversità varietale, alla variabilità ambientale e a millenni di cultura e tradizione, oltre a una assoluta sostenibilità delle tecniche di produzione – ha dichiarato l’amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia -.

Non esiste uno strumento come il vino italiano per suscitare interesse per i nostri prodotti alimentari, né un ambasciatore più efficace per le nostre terre e la nostra biodiversità alimentare e la nostra straordinaria cucina. Faremo in modo che anche tutto ciò venga trainato nelle prossime edizioni di tale appuntamento”.

Da Ufficio Stampa Coldiretti

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