OLTRE la CRISI: I BAMBINI SCRIVONO le PAROLE della GENTILEZZA
Un sorriso e una parola gentile. Non è una ricetta, ma un ” modo bello”. È quanto ha detto un bambino, in un pomeriggio d’autunno. Abbracciava un pallone, mano nella mano col nonno.
Era il 2 ottobre 2021, nel giorno della festa dei nonni, che un’idea di un gesto gentile si è materializzata con l’alfabeto della gentilezza.
Il progetto, a cui ha dato vita l’Associazione Cor et Amor con Gaia Simonetti, giornalista e ambasciatrice alla gentilezza, è nato per leggere e scrivere solo parole belle, lontane anni luce da quelle gridate e che fanno stare male.
Da allora, l’alfabeto, compilato da bambini e ragazzi, ha percorso tutta l’Italia. Ad ogni lettera è stata associata una parola gentile e si compila, mandandolo alla mail abc@costruiamogentilezza.org.
Ne sono arrivati 700. Scritti a scuola, in famiglia, con i compagni di squadra.
Le parole più utilizzate dai bambini sono state Abbracci, Baci e Carezze. Sono le tre grandi assenti, allontanate dalla nostra vita dal Covid.
Gli ultimi arrivati si sono riempiti di colori e delle parole Pace, Tenerezza e Umanità.
L’alfabeto della gentilezza ha debuttato nelle scuole di Firenze al Festival dell’Italia Gentile. Racconta, nel suo giovane cammino, il mondo dei bambini e raccoglie, nei colori che disegnano le parole, la speranza.