Costruire imprese capaci di affrontare la complessità. La guida di Miller Group tra resilienza e visione
In uno scenario economico caratterizzato da volatilità e trasformazioni rapide, la resilienza diventa una competenza strategica. Paul Renda, CEO di Miller Group, racconta come cultura del rischio, innovazione, governance e capitale umano siano oggi gli elementi chiave per costruire imprese capaci di affrontare la complessità e trasformarla in opportunità
INTERVISTA A Paul Renda, Ceo di Miller Group
Dott. Renda, il titolo del suo panel è «Strategie di resilienza: come resistere agli shock». In un contesto così instabile, da dove si parte per costruire imprese più forti?

«La resilienza non è soltanto una parola chiave del nostro tempo, ma un vero modello di pensiero. Oggi la solidità di un’impresa non si misura più soltanto nei bilanci, bensì nella sua capacità di adattarsi e reagire ai cambiamenti. Significa dotarsi di una governance consapevole, di strumenti finanziari adeguati e, soprattutto, di persone formate per prendere decisioni rapide e informate. Le aziende che reagiscono meglio agli shock sono quelle che hanno investito in anticipo nella cultura del rischio e nella capacità di cogliere i segnali deboli del mercato».
Cosa intende per cultura del rischio e come può essere applicata concretamente?
«Nel nostro lavoro con Miller Group osserviamo spesso che la vulnerabilità non dipende tanto dalla crisi in sé, quanto dalla scarsa preparazione a gestirla. Una cultura del rischio efficace significa anticipare scenari, diversificare le fonti di approvvigionamento, strutturare piani di continuità operativa e sviluppare competenze trasversali nei team. La resilienza si costruisce con l’analisi, ma si rafforza con la formazione continua e con una leadership capace di trasmettere fiducia anche nei momenti più complessi».
Il tema della resilienza è legato anche all’innovazione. Che ruolo gioca la tecnologia in questo equilibrio?
«Un ruolo determinante. L’innovazione non è soltanto un vantaggio competitivo: è una condizione di sopravvivenza. Le imprese che investono in digitalizzazione, cybersecurity e automazione hanno maggiore capacità di reazione e possono prendere decisioni basate sui dati, non sull’intuito. Tuttavia, perché l’innovazione sia davvero efficace, deve essere accompagnata da una visione strategica e da una valorizzazione del capitale umano. Le tecnologie evolvono rapidamente, ma senza competenze adeguate e una mentalità aperta restano strumenti, non leve di crescita».

Miller Group si definisce un “ecosistema integrato”. Cosa significa in termini di approccio al business?
«Significa accompagnare le aziende lungo tutto il percorso di trasformazione con un approccio multidisciplinare che integra finance, HR, digital innovation, cybersecurity, HSE, formazione e internazionalizzazione. Ogni ambito non viene trattato come comparto separato, ma come parte di un sistema interconnesso. Solo così si genera valore reale e sostenibile nel tempo. Il nostro obiettivo è aiutare le imprese a diventare più efficienti, più consapevoli e più capaci di affrontare il cambiamento, trasformando la complessità in opportunità».
Se dovesse sintetizzare in una frase la direzione del futuro delle imprese italiane, quale sarebbe?
«Direi: resilienza con visione. Essere pronti a gestire le incertezze senza rinunciare a guardare lontano. La forza delle imprese italiane sta nella capacità di unire ingegno e flessibilità. Oggi serve un passo in più: una leadership che sappia guidare il cambiamento con responsabilità, sostenibilità e coraggio».




