Maria Anghileri: i giovani al centro

Maria Anghieri
Maria Anghileri, nuova presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, condivide la sua visione per il futuro dell’imprenditoria giovanile in Italia
Con un focus su innovazione, formazione e semplificazione burocratica, il suo obiettivo è creare un ecosistema favorevole per giovani talenti e le start up. Centrale anche il dialogo con le istituzioni e l’Europa, per affrontare le grandi sfide del nostro tempo. Vediamolo insieme
Con un mandato che si estende fino al 2028, Maria Anghileri assume la guida dei Giovani Imprenditori di Confindustria con una chiara missione: riportare i giovani al centro del
dibattito economico e sociale. Eletta con il 95 per cento dei voti, Anghileri porta avanti un programma ambizioso basato su tre pilastri fondamentali: imprese, persone ed Europa. In questa intervista esclusiva, esplora le strategie per favorire l’innovazione, supportare le start up e rafforzare il ruolo delle nuove generazioni nel mondo dell’imprenditoria.
“Imprese, persone, Europa”: sono queste le parole chiave da lei utilizzate per indicare il programma di lavoro della nuova squadra dei Giovani Imprenditori. Quali sono, dunque, gli obiettivi del suo mandato?
«L’obiettivo è uno, riportare i giovani al centro del dibattito e gli imprenditori giovani al centro dell’economia. È necessario costruire un ecosistema attrattivo per i nuovi talenti che scelgono di studiare, lavorare e fare impresa nel nostro paese: sono molti e devono essere valorizzati e raccontati.
Nel nuovo “Cantiere delle policy” lo scopo è di analizzare alcuni fattori chiave come formazione, qualità del lavoro, welfare, semplificazione burocratica, passaggio generazionale, R&S&I al fine di fare alle istituzioni proposte distintive del nostro movimento. I giovani non devono rimanere una “generazione senza voce” così come le donne, ben rappresentate nella mia squadra di presidenza.
Con loro vogliamo aiutare tutti i giovani imprenditori a sviluppare il proprio business e crescere, valorizzando al meglio il tessuto di Pmi e start up affinché diventino grandi player dell’economia. Un altro tema importante per noi è l’Europa, dove nascono tutte le politiche che impattano sulle nostre imprese. Le sfide più importanti, dal cambiamento climatico all’intelligenza artificiale, hanno bisogno di una risposta che non può essere più solo nazionale».
Qual è il ruolo dei giovani imprenditori nel promuovere l’innovazione in Italia? Le associazioni di categoria hanno ancora un ruolo centrale nello sviluppo del Paese?
«La nostra mission, come Movimento dei Giovani Imprenditori, è di portare l’Italia a raggiungere gli importanti target innovativi e tecnologici. Perché questa che viviamo è l’era delle grandi rivoluzioni di processo, più che di prodotto. Il Paese deve agevolare questo cambiamento che per noi passa necessariamente dalla centralità dell’industria.
L’innovazione tecnologica è uno degli obiettivi strategici dove noi concentreremo la nostra azione. Occorre però, e questo lo vediamo con chiarezza, un rinnovamento del tessuto imprenditoriale italiano. Vogliamo che parta dalle nuove imprese giovani e da quelle che stanno vivendo una fase di ricambio generazionale. È questo il nostro impegno. Essere imprenditori significa vedere le opportunità nel cambiamento e assumerci il rischio di coglierle».
Come favorire il dialogo tra start up, grandi aziende e istituzioni per accelerare l’innovazione?
«Sui processi di innovazione e sul dialogo tra start up e aziende mature, i Giovani di Confindustria stanno promuovendo, da alcuni anni, un progetto di successo che noi vogliamo portare avanti con grande determinazione. Si tratta di Talentis – GI Startup Program, dedicato proprio a rafforzare l’ecosistema dell’innovazione in Italia, dando visibilità alle nuove idee di impresa di start up e scale up e puntando su open innovation e business matching.
Talentis è arrivato alla quarta edizione etorna quest’anno con un percorso sul territorio nazionale in cui intercetteremo idee di impresa, start up e scale up italiane che hanno la possibilità di presentare il loro progetto imprenditoriale davanti a una giuria di esperti, venture capitalist, imprenditori e grandi corporate.
I migliori progetti di business arriveranno alle finali del contest a Rapallo e Capri durante i nostri tradizionali Convegni Nazionali. Grazie anche al network e alla visibilità che offre il progetto, molte delle start up finaliste delle passate edizioni possono vantare oggi di aver ricevuto importanti round di investimento.
Ad esempio, la start up Reefilla, vincitrice della finale di Rapallo 2024 ha concluso qualche mese fa un nuovo round di investimento da 4,5 milioni e tra gli investitori figura CDP Venture Capital».
Qual è il consiglio principale che darebbe a un giovane imprenditore che vuole innovare?
«Non aver paura di sperimentare e imparare rapidamente da ogni errore. L’innovazione nasce dall’affrontare l’incertezza, dal fare qualcosa di diverso e, a volte, dal rischiare. Devi essere pronto a fare dei passi audaci, ma anche a adattarti velocemente. Ogni insuccesso è solo un’opportunità per crescere e migliorare».
Maria Anghileri guida i Giovani Imprenditori di Confindustria con determinazione, puntando su innovazione, collaborazione e crescita delle nuove generazioni. Con progetti come Generazioni, dedicato al passaggio generazionale, e Talentis – GI Startup Program, unitamente a forte impegno nel dialogo con le istituzioni, il suo obiettivo è rendere l’Italia un terreno fertile per l’imprenditorialità giovanile, promuovendo una cultura d’impresa dinamica e proiettata al futuro.