Il know-how italiano sarà al centro dello sviluppo di nuove tecnologie di filtrazione dell’acqua, un settore dove il gruppo tedesco, insediatosi nella regione nel 2018, è leader nel mondo. Per questo piano “Made in Italy” sono stati investiti 40 milioni di euro
Di fronte a una delle sfide ambientali più urgenti a livello globale, la crisi idrica, MANN+HUMMEL, leader mondiale nelle soluzioni di filtrazione, trova in Italia la sede più performante per poter potenziare lo sviluppo di nuove tecnologie. Il know-how ingegneristico italiano è infatti al centro di un piano di sviluppo industriale volto a rafforzare la capacità produttiva del Gruppo tedesco, già presente sul territorio da sette anni, in un settore chiave come quello del trattamento e della purificazione dell’acqua. Con questo progetto, MANN+HUMMEL si posiziona come attore chiave nella filiera globale dell’acqua, contribuendo in modo diretto a obiettivi di stabilità sociale, sicurezza idrica e adattamento ai cambiamenti climatici.
L’acqua, una sfida globale
Secondo le Nazioni Unite, 2 miliardi di persone vivono in aree con stress idrico elevato. Entro il 2030, la domanda globale di acqua potabile potrebbe superare l’offerta disponibile del 40%. I cambiamenti climatici, l’inquinamento delle risorse idriche e la distribuzione diseguale dell’acqua contribuiscono a rendere il tema una delle priorità planetarie del nostro tempo. In questo scenario, la desalinizzazione si afferma come una delle soluzioni più concrete per garantire l’accesso all’acqua potabile in modo sicuro e sostenibile, soprattutto in regioni costiere, isole e aree soggette a siccità prolungate.
Il sito MANN+HUMMEL di Cerreto rappresenta un esempio concreto di innovazione Made in Italy. Le soluzioni filtranti proposte saranno al centro dell’interesse di tutto quell’indotto che ha la necessità di trasformare acqua salata o contaminata in acqua dolce e potabile. I sistemi di filtrazione avanzati permettono di filtrare sali minerali, metalli pesanti, batteri, virus e altre sostanze contaminanti, lasciando passare solo le molecole d’acqua. Si tratta di tecnologie strategiche che potranno sempre di più garantire l’accesso all’acqua in aree soggette a siccità, inquinamento o scarsità idrica.
“Siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione le competenze acquisite negli anni dal nostro team di tecnici e ingegneri – ha dichiarato Elena Santi, Finance Director LS&E e Amministratore Delegato di MANN+HUMMEL Water & Fluid Solutions Italia. La scelta delle Marche non è casuale, si tratta di un territorio con una forte tradizione manifatturiera, una rete industriale consolidata e un capitale umano di alto livello. È qui che MANN+HUMMEL ha deciso di investire nel futuro. Ci tengo particolarmente a sottolineare anche l’importanza degli istituti di ricerca delle nostre università marchigiane, che ci permettono di perfezionare le nostre competenze e per questo rendere la sede italiana sempre più competitiva nel mercato globale”.
Il piano di sviluppo annunciato da MANN+HUMMEL avrà anche un forte impatto sul tessuto industriale locale. Il sito produttivo di Cerreto d’Esi sarà al centro di un piano di potenziamento che prevede, entro il 2030, l’assunzione di circa 100 nuovi addetti, la creazione di nuove sinergie con aziende del territorio e collaborazioni con istituzioni accademiche e centri di ricerca.
Con questo importante investimento, MANN+HUMMEL si posiziona come attore di riferimento nella filiera globale dell’acqua, promuovendo un progetto che unisce tecnologia avanzata, attenzione all’ambiente, impatto positivo sulle comunità locali.




