L’oro rosso di Pachino – Cooperativa Aurora

L’oro rosso di Pachino, una storia lunga 50 anni. Riflettori puntati su agricoltori e stabilimenti della Cooperativa Aurora
Una sessantina di soci agricoltori e decine di collaboratori in stabilimento: è il “vero” patrimonio che caratterizza la cooperativa Aurora di Pachino (provincia di Siracusa), da oltre 50 anni presente sul mercato tra i principali fornitori nazionali di pomodoro.
Se ne è parlato nella puntata del format “La Natura dal campo alla Tavola” andata in onda domenica scorsa (23 marzo) sul circuito nazionale 7GOLD: un racconto che ha messo in luce la qualità del pomodoro di Pachino, le tecniche di coltivazione e il valore della filiera cooperativa.
“Siamo una famiglia allargata dove il socio è l’attore principale – ha commentato il presidente della cooperativa Aurora Giuseppe Buggea – una realtà fortemente specializzata nella quale il pomodoro ‘ciliegino’ è il principale, quello per cui siamo conosciuti in tutta Italia e anche in Europa. Il nostro mercato è per lo più nazionale, ma esportiamo anche in Germania. Vogliamo inoltre aumentare le vendite oltreconfine”.
“Mare, terra e professionalità degli agricoltori e dei collaboratori: la nostra cooperativa fonda la propria esistenza su questi elementi”, ha aggiunto Buggea sottolineando il ruolo della cooperazione agricola nella valorizzazione del prodotto e nella tutela del territorio.
“Fanno capo ai nostri produttori – ha affermato l’agronomo Salvatore Figura – circa 100 ettari di serre, per una produzione che copre tutti i 12 mesi dell’anno. Puntiamo molto sull’agricoltura sostenibile che si declina in risparmio idrico e lotta integrata per contrastare le avversità, ad esempio anche con il lancio di insetti utili”.
Il tema del risparmio idrico è molto sentito, anche a causa di periodi di siccità sempre più prolungati: “Per irrigare utilizziamo un’ala gocciolante auto-compensante che, tecnicamente, permette un forte risparmio idrico perché la pianta riceve il quantitativo d’acqua di cui necessità realmente, senza sprechi. Inoltre, la nostra acqua di irrigazione ha un alto indice di salinità, con una conducibilità superiore ai 6000 microsiemens: è proprio questa caratteristica a contribuire in gran parte al sapore inconfondibile dei nostri pomodori”.
Rispetto alla concimazione da effettuare alle coltivazioni, Elio de Caro, tecnico di Compo Expert Italia, ha consigliato “l’utilizzo di prodotti ad elevata tecnologia, che siano a lenta cessione. Da un lato si rafforza lo sviluppo radicale, e dall’altra, la lenta cessione permette alla pianta di assorbire gradualmente e senza sprechi tutti i principi nutritivi. Poiché un’adeguata nutrizione della pianta è fondamentale per ottenere un pomodoro dalle caratteristiche organolettiche uniche e garantire un prodotto di eccellenza”.
È stata poi la volta delle testimonianze, in un servizio realizzato in campo e in magazzino: “Lavoriamo con passione da oltre 40 anni, perché crediamo nel valore della cooperazione e nella qualità del nostro prodotto”, hanno raccontato alcuni soci della cooperativa orgogliosi di farne parte da oltre tre generazioni, portando avanti la tradizione agricola familiare.
Alcune collaboratrici in stabilimento invece riferiscono di lavorare in Aurora da oltre 20 anni, segno che il clima che si respira è più quello di un ambiente familiare piuttosto che un mero posto di lavoro.
Corrado Giannone, responsabile commerciale, ha mostrato le tecnologie presenti in magazzino. “Dallo stabilimento alla distribuzione, garantiamo qualità e freschezza con un’accurata selezione e confezionamento del prodotto. Se da un lato la tipologia ciliegino viene lavorata interamente a mano – ha precisato – il datterino ha delle fasi di automazione e in questo caso ci siamo rivolti alle migliori imprese costruttrici presenti sul mercato”.
Non solo prodotto fresco: la Coop Aurora ha anche una divisione per il trasformato in cui produce pomodoro essiccato. Gianluca Giordanella responsabile dell’impianto, ha mostrato le varie fasi della lavorazione, dal lavaggio al taglio, per passare poi a quella della salatura. “In un tempo di 22-23 ore il pomodoro perde acqua fino alla percentuale voluta ed è pronto per il consumo.
Lo confezioniamo prima sottovuoto in sacchetti di grande formato, poi viene confezionato nelle vaschette destinate ai consumatori. Oltre al pomodoro secco facciamo anche patè e datterino secco, sia naturale sia sott’olio”.
“Il pomodoro Pachino è un concentrato di salute: ricco di antiossidanti, vitamine e minerali, è un alleato perfetto per il benessere – ha dichiarato il Dott. Carmine Stefania, biologo nutrizionista, che ha illustrato le qualità nutraceutiche di questo prodotto straordinario – I sali minerali più presenti sono quelli di potassio, fosforo, magnesio, calcio.
Le vitamine sono presenti in massa fra cui quelle del gruppo K che mancano in molti altri alimenti. Il licopene, il carotenoide che conferisce il colore rosso, ha una forte azione antiossidante per il nostro organismo”.
A conclusione della puntata, per la rubrica “Pillole di cucina” lo chef emiliano Alessandro Panichi ha proposto un’interpretazione gourmet del pomodoro di Pachino: Tortellino ripieno di concentrato di Pachino con un cremoso di parmigiano, olio al basilico e una zuppa fredda di Pachino. “Abbiamo voluto esaltare le caratteristiche uniche di questo prodotto con una ricetta che unisce tradizione e innovazione”, ha commentato lo chef.
“La nostra è un’agricoltura del presente e del futuro – ha concluso il presidente Buggea – dove al centro vi sono la sostenibilità ambientale e il benessere della nostra gente, vale a dire agricoltori e collaboratori, con l’obiettivo di fornire al consumatore finale un prodotto di alta gamma”.