• 8 Giugno 2025

Innovazione: la sfida è formare cittadini

 Innovazione: la sfida è formare cittadini

Innovazione in Toscana: come si stanno trasformando le principali realtà innovative della regione, dalle amministrazioni alla sanità fino al turismo

Secondo i dati Istat, nel 2023 l’uso di internet è cresciuto, anche in Toscana.  Nel 2018 solo il 77,6 per cento delle famiglie toscane disponeva di una connessione casalinga: l’anno scorso la percentuale ha raggiunto l’84,8 per cento, poco sopra la media italiana che è l’84,1 per cento. Solo il 48,7 per cento dei toscani, però, ha competenze digitali almeno di base, superiori alla media nazionale (45,7 per cento), ma in diminuzione rispetto al 2021: una classifica che vede la Toscana nona tra le regioni, dove le province autonome di Trento e Bolzano svettano con il 56,5 per cento.

Si usa la rete per comunicare: il 78,4 per cento degli internauti toscani negli ultimi tre mesi lo ha fatto (con mail o sui social). La rete viene usata in maniera diffusa anche per acquisire informazioni su prodotti e servizi (il 61,5 per cento degli intervistati ha risposto positivamente) e circa un internauta toscano su tre, il 36 per cento, ha anche acquistato in rete negli ultimi tre mesi. C’è poi chi la usa per leggere giornali e riviste online (62 per cento), per ricercare informazioni sanitarie (57,3 per cento) o accedere a servizi bancari (54,2 per cento).

Più di tre persone su dieci ha scaricato, grazie alla rete, moduli dai siti della pubblica amministrazione o preso appuntamenti presso ambulatori, biblioteche e funzionari pubblici. L’11,1 per cento con internet ha svolto anche pratiche online o richiesto certificati: uno su dieci se n’è servito per l’assegno unico o prestazioni che avevano a che fare con la previdenza.

I punti digitali facili

Ci sono infrastrutture e competenze alla base dell’innovazione toscana. Da questo binomio prende le mosse il progetto finanziato con risorse del Pnrr, sui punti digitali facili: luoghi dove insegnare ai cittadini l’abc della rete e come utilizzare al meglio i servizi offerti così da implementare la cittadinanza digitale. L’obiettivo è aprirne 169 punti entro il 2025, per formare 136mila cittadini che con le nuove tecnologie hanno poca dimestichezza.

Allo stato attuale 113 sono quelli attivi. Ma la formazione non è destinata solo ai cittadini, ma anche alle imprese: le competenze digitali possono fare la differenza nell’industria e in agricoltura. Vanno poi formati i lavoratori e vanno istruiti gli studenti a scuola: quattro assi su cui muoversi per migliorare le competenze digitali.

Strategia di Smart Specialisation della Regione Toscana

Rafforzare la competitività internazionale delle imprese e migliorare l’organizzazione delle filiere produttive della Regione. Questo l’obiettivo della Strategia di Smart Specialisation della Regione: quasi un miliardo di euro di investimenti a fronte di circa 388 milioni di contributi volti a modernizzare il sistema produttivo in modo abbastanza trasversale ai settori. La smart specialisation conferma essere un programma che supporta lo sviluppo tecnologico di un target ampio di imprese (quasi 2200) che sono il principale beneficiario con l’88 per cento dei contributi erogati.

Centri di competenza regionali

I centri regionali di competenza sono importanti interfacce tra il mondo della ricerca e quello della produzione con lo scopo di disseminare e trasferire, sistemicamente e con efficacia, conoscenze e tecnologie nel territorio regionale e nel Paese. In Toscana – grazie a specifici accordi di collaborazione scientifica siglati dalla Regione Toscana – esistono due centri regionali di competenza che rappresentano un’esperienza unica e senza precedenti in Italia: il Centro di competenze 5G e tecnologie innovative e il C3T – Centro di competenza in Cybersecurity Toscana.

Distretti tecnologici della Toscana

Sono 11 i distretti tecnologici della Toscana, da quello della moda, del cartario e del marmo a quello dell’arte e dei beni culturali, dell’economia verde e dell’energia. Raggruppamenti “organizzati” e indipendenti di operatori economici e della ricerca: start up innovative, piccole, medie e grandi imprese, organismi di ricerca e di diffusione delle conoscenze, organizzazioni senza scopo di lucro e altri operatori economici.

Si tratta di soggetti che si mettono in squadra per promuovere, incentivare e diffondere l’innovazione, condividendo strutture e conoscenze, competenze e know-how, dandosi tipicamente una governance pubblico-privato. La loro priorità è lavorare per il trasferimento dei risultati della ricerca alle imprese, per generare innovazione e, quindi, maggiore competitività delle filiere produttive, per sviluppare reti e  implementare collaborazioni fattive tra imprese e organismi di ricerca.

I distretti tecnologici nascono dall’esigenza di portare a sistema il trasferimento tecnologico dell’innovazione a servizio delle imprese e della competitività complessiva dei territori. Anche in Toscana, infatti, i risultati degli studi di fattibilità sul sistema di trasferimento tecnologico, hanno evidenziato la necessità di attivare una rete regionale di laboratori scientifici pubblici e privati di ricerca industriale e applicata che operi in sinergia, non solo con i settori produttivi del territorio, ma anche con i servizi per il trasferimento dell’innovazione, di prodotto e di processo, alle imprese stesse.

Un ponte tra imprese, ricerca e finanza: il Digital Innovation Hub Toscana

DIH è stato creato nel 2017 per affiancare le imprese, e in particolare le Pmi, nel processo di transizione digitale e sostenibile e mettere in rete gli attori dell’innovazione digitale sul territorio.

L’associazione senza scopo di lucro, fondata da Confindustria Toscana, Ance Toscana e dalle cinque territoriali regionali (Confindustria Firenze, Confindustria Toscana Nord, Unione Industriale Pisana, Confindustria Toscana Sud, Confindustria Livorno-Massa Carrara), fa parte della Rete nazionale dei DIH di Confindustria e ha l’obiettivo di aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza delle imprese toscane sulla trasformazione digitale.

 Strategia di Smart Specialisation della Regione Toscana

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Maria Salerno

Giornalista - maria.salerno@toscanaeconomy.it

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