• 1 Luglio 2024

In Coca Cola HBC Italia più donne manager

 In Coca Cola HBC Italia più donne manager

Coca Cola HBC Italia, terza azienda italiana nella dettagliata classifica Italy’s best employers for women 2024. Abbiamo intervistato Federica Di Michele, People & Culture Director di Coca-Cola HBC Italia, che ha contribuito all’ottenimento della certificazione per la parità di genere IDEM

L’Istituto tedesco qualità e finanza (ITQF) ha realizzato per il quarto anno consecutivo Italy’s best employers for women 2024, lo studio che riconosce 225 aziende come migliori datori di lavoro per donne in Italia.

Sono direttamente i dipendenti a esprimersi. Tramite un panel, i partecipanti hanno potuto rispondere a 18 domande attraverso una scala di 4 riposte possibili. Tra tutti gli argomenti disponibili sono stati presi in considerazione con maggior riguardo la cultura d’impresa, la formazione professionale e le pari opportunità.

Alle risposte sono state assegnate degli score e stabilito un criterio minimo per creare questo ranking. Entrare nella classifica Italy’s Best Employers for Women è la prova visibile e ufficiale dell’eccellenza aziendale.

Il Global Gender Gap Report del World Economic Forum 2023 ha comunicato una triste realtà: l’Italia è scivolata dal 63esimo al 79esimo posto. Secondo la sua esperienza quali sono in generale i principali ostacoli che le aziende devono affrontare per riuscire a essere consapevoli di avere bisogno di un cambiamento in tema di parità di genere?

«Le aziende devono fare i conti con fattori culturali che si traducono in disuguaglianze concrete, come il gap salariale o uno scarso work-life balance, che a loro volta portano a una ridotta presenza femminile nei ruoli manageriali. Inoltre, esistono bias sociali che comportano un divario nelle opportunità lavorative tra uomini e donne, ostacolando l’assunzione femminile in settori percepiti come appannaggio prevalentemente maschile in ambiti quali, ad esempio, Technology e Finance.

Tuttavia, studi come quello condotto da McKinsey su oltre 1200 aziende in 23 Paesi – Diversity Matters Even More – dimostrano che un top management con una presenza femminile superiore al 30 per cento porta a risultati finanziari migliori e che l’80 per cento delle aziende che eccellono nei mercati ha almeno una donna nel loro team esecutivo.

La parità di genere, dunque, non solo migliora le performance aziendali, ma aumenta anche la competitività sul mercato e contribuisce alla crescita della reputazione aziendale».

Tornando a Coca-Cola HBC Italia: quali sono i principali gap critici e le sfide di genere (se c’erano) che avete dovuto affrontare per ottenere la certificazione per la parità di genere IDEM?

«La certificazione IDEM ottenuta nel 2022 ha segnato un importante traguardo nel percorso intrapreso da Coca-Cola HBC Italia per valorizzare i talenti femminili. Basata su circa 40 variabili, la certificazione ha riconosciuto il nostro impegno in 3 ambiti rilevanti in ottica di gender balance: equità remunerativa (100/100), genitorialità e conciliazione (91/100), cultura e strategia (90/100).

Fin dalla fase di reclutamento e assunzione garantiamo trasparenza circa i nostri valori aziendali, oltre ad equità salariale di genere, abbiamo inoltre integrato il nostro DE&I statement che proponiamo ai nostri dipendenti, dalla fase di on boarding fino ai programmi di sviluppo della leadership.

Per assicurarci di avere leader inclusivi, promuoviamo le iniziative di DE&I all’interno e all’esterno dell’azienda al fine di far diffondere la nostra cultura e attrarre persone che sposino i nostri valori di equità, diversità e inclusione. Non ci vogliamo fermare a questi risultati, ci impegniamo quotidianamente per migliorarli sostenibilmente».

ITALIA ECONOMY - In Coca Cola HBC Italia più donne manager
Federica Di Michele

Quali sono i prossimi cambiamenti previsti in azienda, sempre in tema di parità di genere?

«Lavoriamo su tre pilastri strategici principali: lattraction e l’assunzione di donne in posizioni generalmente associate a candidati uomini. Per favorire l’attrazione e l’assunzione di donne in ruoli tradizionalmente maschili, abbiamo lanciato nel 2024 una campagna su social media con l’influencer Fabiana Manager, raccontando storie di successo femminile nel ruolo di Business Developer.

Inoltre, l’azienda supporta da anni l’iniziativa Girls in STEM, collaborando con Junior Achievement Italia per incoraggiare e assistere studentesse in ambito STEM tramite programmi di mentoring condotti da leader donne di ispirazione provenienti da diverse funzioni aziendali a forte impronta tecnica, commerciale o finanziaria.

La retention delle donne e l’empowerment della leadership femminile, per favorire la massima espressione del potenziale delle donne e sostenere la loro crescita professionale e manageriale.

Nel 2023 è stato avviato il programma Un caffè con…, in collaborazione con Caffè Vergnano, che ha raccolto le testimonianze di donne leader interne ed esterne all’azienda, tra cui Silvia Molinaro (Country Sales Director di Coca-Cola HBC Italia) e Maria Tindara Niosi (Trade Marketing Director di Coca-Cola HBC Italia) e altre figure di rilievo come Nicoletta Romanazzi, Federica Pellegrini e Giulia Baccarin.

Nel 2024 il programma continuerà con nuovi ospiti, tra cui Paolo Borzacchiello, per lavorare sul potenziamento della leadership attraverso l’uso consapevole delle parole. Inoltre, sarà lanciato un programma di mentoring destinato alle mamme che rientrano dalla maternità, per supportarle nella conciliazione tra lavoro e vita familiare.

Work-life balance incrementale: nel 2024, daremo seguito al programma sulla genitorialità, testato con successo nel 2023, offrendo una serie di webinar alle nostre persone e ai loro figli su vari temi come orientamento scolastico, uso responsabile dei social media, bullismo o comunicazione efficace con i figli.

Questi contenuti sono facilmente accessibili per tutti i nostri dipendenti in ogni momento, con l’obiettivo di facilitare ulteriormente l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Inoltre, abbiamo messo a disposizione delle nostre persone un programma di assistenza psicologica gratuito e attivo 24/7, l’Employee Assistance Programme (EAP), per fornire supporto in varie situazioni personali come ansia, depressione, gestione dello stress e problemi relazionali, estendibile anche ai familiari più stretti.

Tutte queste recenti iniziative si sommano a quanto implementato negli anni sempre in ottica di miglioramento dell’equilibrio tra lavoro e vita privata: già dal 2017, infatti, i nostri dipendenti avevano la possibilità di usufruire di 7 giorni al mese di lavoro da remoto. Nel 2022, poi, abbiamo esteso il lavoro da remoto sino a un massimo di 12 giorni al mese: in questo modo il lavoro da casa è diventato predominante.

Per questo abbiamo pubblicato il Galateo dello Smart Working, una guida che fornisce indicazioni sulla corretta gestione e organizzazione delle riunioni, sui comportamenti da adottare o da evitare durante le video call e sugli orari che è preferibile rispettare.

Un altro strumento introdotto nel 2013 è la mono timbratura, ovvero la possibilità di timbrare il cartellino solo in entrata o solo in uscita, permettendo alle persone di organizzare la giornata lavorativa sulla base delle esigenze personali, senza vincoli di orario».

Secondo gli esperti le strategie veicolate a superare le differenze di genere sono determinanti per attrarre i migliori talenti e quindi elevare le prestazioni economiche, ma anche il benessere in azienda: qual è la sua esperienza in Coca-Cola HBC Italia? Può confermare questa tendenza?

«I feedback da parte dei dipendenti sulle iniziative che stiamo portando avanti in ambito DE&I sono positivi. Il turnover femminile in CCHBCI si è ridotto dal 2022 al 2023, mentre la percentuale di donne in ruoli manageriali si è alzata».

 Un suo consiglio indispensabile, a tema gender gap, per le aziende italiane. 

«È fondamentale considerare il tema gender gap come un tema culturale e non come un semplice indicatore. Parlare di gender balance vuol dire parlare di valori. Il Gruppo Coca-Cola HBC ha rilanciato nel 2023 il proprio purpose, ribadendo in modo chiaro e semplice quali sono i valori a cui si ispira l’organizzazione e traducendoli in comportamenti concreti in cui ogni dipendente possa riconoscersi.

Nella nostra azienda siamo orgogliosi di impegnarci per garantire l’eterogeneità all’interno dei team, favorendo un ambiente equo e inclusivo per ottimizzare i risultati aziendali. Puntiamo ad abbattere i pregiudizi, ricordando che ognuno può avere esigenze diverse, in modo che ogni dipendente si senta apprezzato, compreso e coinvolto nella sua unicità».

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Anna Fogarolo

Copywriter, scrittrice, esperta comunicazione digitale

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