• 8 Febbraio 2025

IA e il mondo dell’editoria

 IA e il mondo dell’editoria

L’intelligenza artificiale (IA) è il tema centrale di un dibattito molto acceso. C’è chi l’apprezza, chi ne è spaventato e chi ne riconosce i pro e i contro. Ma come si applica tutto ciò al mondo dell’editoria? Vediamolo insieme

Quello dell’intelligenza artificiale è il tema caldo degli ultimi anni e l’interesse nei suoi confronti non sembra volersi arrestare, ma piuttosto incrementare. L’IA è una tecnologia che permette di simulare i meccanismi dell’intelligenza umana attraverso la creazione e applicazione di algoritmi integrati in un ambiente di calcolo dinamico.

In poche parole, donerebbe a un computer la facoltà di pensare e agire. Il dibattito su questa tecnologia futuristica è decisamente acceso. C’è chi è tecnoentusiasta e accoglie l’avvento dell’intelligenza artificiale come se fosse la salvezza del genere umano e chi invece ha l’opinione completamente opposta.

Ma come si implementa questa tecnologia nel mondo dell’editoria?

Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, anche il mondo editoriale sta andando incontro a un’ondata di profondo cambiamento, che tocca sia l’ambito dell’editoria digitale, che quello della traduzione, dell’editoria scientifica, giuridica e cartacea, oltre alla tecnica delle vendite. Infatti, Amazon ne è il principale esempio, che con l’uso dell’IA e degli algoritmi, riesce ad adattare la vendita di libri in base ai gusti dei propri clienti.

All’interno di una redazione, l’intelligenza artificiale è uno strumento utile nella creazione di contenuti e un alleato nei processi di pubblicazione e distribuzione. Vi sono editori che usufruiscono dell’IA per analizzare i dati suoi loro lettori e interessi, così da personalizzare l’offerta in base alle loro preferenze. Un esempio sono i servizi di e-book, che utilizzano questa tecnologia per suggerire libri che vanno incontro ai loro gusti, facilitando così il metodo di selezione.

Anche il New York Times ne è un esempio, in quanto sfrutta il meccanismo di apprendimento automatico per decidere quanti articoli gratuiti mostrare ai propri lettori prima che raggiungano il paywall.

Italia Economy - IA e il mondo dell’editoria

Per quanto riguarda la creazione di contenuti, l’intelligenza artificiale è molto utile, per esempio in una redazione giornalistica, nella redazione di articoli che riportano molti dati statistici, così da facilitare e velocizzare il lavoro del giornalista, che non dovrà più fare il lavoro meccanico di calcolo matematico, ma potrà concentrarsi sul contenuto letterario del testo.

Molto dibattuto è, invece, l’utilizzo di GPT-3, un modello di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI. Questo modello sembra in grado di produrre testi che possono sembrare scritti da un essere umano. Questo processo semplifica il lavoro, velocizzando la produzione di contenuti. Vi è sempre da tenere in conto, però, che l’intelligenza artificiale non può sostituire completamente il lavoro di uno scrittore o di un giornalista, che non fanno una mera raccolta dati, ma vi mettono anche del loro all’interno di un testo.

Il timore che una tecnologia possa sostituire il lavoro umano è reale e anche legittima. Ma no, questo non succederà. Non perderemo il lavoro a causa dell’intelligenza artificiale. Dobbiamo essere pronti e non farci cogliere impreparati.

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo, tra cui il settore dell’editoria. Le potenzialità di questa tecnologia sono enormi, così come lo sono i timori, giustificati, legati al suo utilizzo. L’importante è, però, ricordarsi che l’IA è uno strumento al servizio dell’essere umano, quindi dobbiamo essere noi a saperlo gestire e padroneggiare per usarlo al meglio.

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Martina Rossi

Coordinatrice editoriale

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