Forma, Finanza, Futuro

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Forma, Finanza, Futuro: alle Gallerie d’Italia un nuovo luogo di confronto sulle strategie per la crescita delle imprese italiane

Milano conferma il suo ruolo di capitale culturale ed economica del Paese. Nella scenografica cornice delle Gallerie d’Italia, uno degli spazi museali più prestigiosi del capoluogo, si è svolto “Forma, Finanza, Futuro”, l’evento promosso da Sanpaolo Invest con il supporto dei main partner Miller Group, Giulia Galli e Tozzo Arredamenti – Gruppo Kico Del Tongo.  

Un appuntamento esclusivo, riservato a imprenditori, manager e professionisti, pensato per indagare come le imprese italiane possano orientarsi in un contesto globale caratterizzato da trasformazioni accelerate, nuova geografia dei capitali e un crescente bisogno di competenze manageriali evolute.

Un’apertura dedicata alla visione e al valore delle relazioni

La serata è stata introdotta da Andrea Bonaiuti, Private Banker di Sanpaolo Invest, che ha ricordato come oggi più che mai finanza, cultura d’impresa e capitale umano debbano dialogare in modo integrato. Le Gallerie d’Italia, con la loro dimensione culturale e istituzionale, hanno offerto il contesto ideale per un confronto ad alto livello.

Scenari globali: il Middle East come nuovo asse strategico

A delineare la cornice internazionale è stata Valeria Maria Fazio, Board Member Italiacamp EMEA FZCO e Senior Partner Miller Capital, che ha illustrato come i Paesi del Middle East stiano diventando non solo mercati in crescita, ma veri poli strategici per imprese tecnologiche, industriali e del design.

Politiche di diversificazione economica, accelerazione infrastrutturale e disponibilità di capitali stanno infatti ridisegnando le opportunità per il Made in Italy in settori come energia, manifattura avanzata, aerospace, arredo, biotech e industrie creative.

“Il Medio Oriente oggi non è solo un target: è un abilitatore di competitività globale. Le aziende italiane che sapranno muoversi con visione strategica troveranno accesso a capitali, ecosistemi innovativi e partnership di lungo periodo”, ha sottolineato Fazio.

Dalla visione ai comportamenti: cosa fanno davvero le imprese che crescono

Tra i contributi più attesi, quello di Paul Renda, CEO di Miller Group, chiamato a tradurre la visione macro illustrata da Fazio in leve operative per le imprese italiane.

Renda ha condiviso una lettura comparata dei modelli organizzativi osservati in settori altamente competitivi, evidenziando quali comportamenti rendano oggi un’impresa credibile agli occhi dei mercati globali.

“Le aziende che competono meglio sono quelle che hanno reso la propria organizzazione un fattore strategico. Governance chiara, processi snelli, dati come asset quotidiano, formazione costante del capitale umano: la crescita non è frutto del caso, ma di un metodo replicabile”, ha affermato.

E ha aggiunto un focus rivolto al mondo dell’arredo e del design, tra i protagonisti della serata:

“Il potenziale del Made in Italy nel design è enorme, ma richiede la stessa disciplina organizzativa dei settori più avanzati. Project management professionale, supply chain integrata e modelli commerciali orientati ai mercati internazionali possono generare un salto di qualità immediato”.

Il punto di vista delle filiere produttive

A portare la prospettiva industriale è stato Angelo Luigi Marchetti, Presidente della Federazione Filiera Legno e CEO Marlegno, che ha confermato come la competitività oggi si giochi su filiere sempre più integrate, capaci di innovare processi, materiali e modelli di collaborazione.

La sfida, ha spiegato Marchetti, non è più solo produrre bene, ma produrre all’interno di ecosistemi efficienti, tracciabili e innovativi.

La voce delle imprese: il caso Tozzo Arredamenti

Rosanna Tozzo, AD di Tozzo Arredamenti – Gruppo Kico Del Tongo, ha offerto un esempio concreto di evoluzione e posizionamento nel mercato: dalla tradizione manifatturiera alle grandi commesse contract, passando per l’integrazione con architettura e design contemporaneo. Un racconto che dimostra come il valore del Made in Italy derivi dalla capacità di unire estetica, identità e visione industriale.

Governance, patrimonio e continuità: la prospettiva della finanza privata

Il tema della governance è stato affrontato da Serena Turrisi, Responsabile Client Business Development – Fideuram ISPB, che ha richiamato l’attenzione sulla centralità delle imprese familiari nel tessuto produttivo italiano.

“Il passaggio generazionale non è un evento, ma un processo strutturato. Una governance moderna permette di proteggere il patrimonio, garantire continuità e valorizzare la leadership delle nuove generazioni”, ha dichiarato.

E ha aggiunto:
“Oggi il capitale è un abilitatore strategico. Le imprese che si aprono a nuovi strumenti e partner finanziari hanno più capacità di innovare, competere e prepararsi al futuro”.

Le conclusioni: educazione finanziaria, metodo e visione

A chiudere i lavori, il moderatore Davide Militello (Private Banker e Manager di San Paolo Invest), che ha sintetizzato il senso dell’incontro.

“Gli imprenditori non hanno bisogno solo di capitali, ma di consapevolezza. Formazione finanziaria, governance e metodo sono le infrastrutture del futuro. Quando professionisti, imprese e advisor condividono visione e strumenti, non si genera solo confronto: si costruisce crescita”, ha affermato.

Hanno contribuito alla realizzazione dell’evento anche Alfonso Catullo e Mickael Favasuli, Private Bankers di San Paolo Invest.

Un evento che unisce cultura e impresa

La serata si è conclusa con una visita guidata esclusiva alle collezioni delle Gallerie d’Italia, seguita da un cocktail dinner riservato agli ospiti. Un connubio tra arte, networking e visione strategica, che ha reso “Forma, Finanza, Futuro” un appuntamento di riferimento per chi opera nei settori dell’innovazione, del design e della finanza evoluta.

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Immagine di La Redazione
La Redazione

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