• 31 Marzo 2025

Filiera alimentare sostenibile

 Filiera alimentare sostenibile

Filiera alimentare sostenibile e di qualità: trasparenza e sprechi ridotti con l’aiuto della tecnologia

La complessità delle filiere alimentari, data anche dalla quantità di attori coinvolti, rende difficile tracciare con precisione l’origine delle materie prime e garantire la conformità alle normative vigenti.

Secondo REMIRA Italia, per costruire una catena di approvvigionamento veramente sostenibile, oltre che trasparente, è bene ridurre al minimo gli sprechi grazie al riassortimento delle scorte e al controllo qualità: in questo la tecnologia può essere un valido supporto.

 Il Regolamento UE sulla deforestazione (EUDR) – che entrerà in vigore il 30 dicembre 2025 per le aziende grandi e medie e il 30 giugno 2026 per le micro e piccole imprese – prevede che materie prime come bovini, cacao, caffè, olio di palma, soia e i loro derivati, in aggiunta a materiali come gomma e legname, siano a deforestazione zero. A tutta la filiera produttiva, composta da produttori, importatori, esportatori e commercianti, è quindi chiesto di fornire informazioni precise sulla loro origine; tuttavia, la complessità delle filiere alimentari, data anche dalla quantità di attori coinvolti, rende difficile tracciarne con precisione la provenienza e garantire la conformità alle normative vigenti per evitare il rischio di pratiche poco trasparenti.

Il Report dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) del Masaf sostiene che, durante il 2023, contro le frodi sono stati effettuati 54.658 controlli totali di tipo ispettivo e analitico (di cui 15.796 per le sole produzioni Dop e Igp e circa 5.700 nel comparto del biologico), che hanno portato a oltre 2.200 sanzioni per un valore di oltre 21 milioni di euro. Il 12% degli oltre 54mila prodotti sottoposti a verifica è risultato irregolare.

Per costruire una catena di approvvigionamento trasparente e sostenibile è fondamentale intervenire sugli sprechi, uno degli aspetti più complicati da gestire nell’ambito delle filiere alimentari. In questo la tecnologia può essere un valido e utile supporto.

Implementare sistemi di tranciabilità lungo tutta la filiera permette di monitorare i punti critici in cui si verificano gli sprechi. Questi dati, se resi pubblici, possono offrire una visione chiara e dettagliata delle perdite alimentari. Inoltre, la condivisione delle informazioni permette a tutti gli attori della filiera di collaborare, identificando le cause, per dare vita a una filiera più trasparente, efficiente e sostenibile.

Una volta esaminate le criticità, i software per la gestione dell’inventario e per la pianificazione delle scorte permettono di risolvere gli imprevisti grazie a sofisticate analisi predittive che confrontano le vendite di un periodo rispetto a dati storici, studiano e monitorano le tendenze di mercato e la stagionalità, identificano outliers, individuano le eccezioni di inventario, le violazioni della shelf-life, i conflitti di programmazione e le scorte in eccesso.

Intervenendo lungo l’intero processo di Sales & Operation Planning potrebbe essere possibile migliorare sensibilmente la redditività del business, ridurre del  -40% gli errori di distribuzione, del -25% gli sprechi e incrementare fino al +35% del fatturato.

Di pari passo con la riduzione degli sprechi, vi è anche il controllo qualità. Controllare in anticipo lo stato e gli eventuali difetti di un prodotto, contribuisce a diminuire notevolmente il tasso degli sprechi nella filiera. A tal proposito, i software per il controllo qualità di REMIRA Italia sono progettati per ottimizzare l’intero processo di produzione di un’azienda, sia presso i fornitori sia presso i centri logistici. Queste soluzioni permettono di ridurre del -25% gli sprechi e del -40% il time-to-market, cioè il tempo di reperibilità di un prodotto sul mercato.

“La trasparenza è diventata una necessità per i consumatori moderni, che vogliono sapere, giustamente, da dove proviene il loro cibo e come viene prodotto. La tecnologia offre strumenti sempre più potenti per rendere questa informazione accessibile e verificabile, ma questo dato non basta a qualificare un’azienda come veramente sostenibile” – afferma Matteo Sgatti, Regional Sales Manager di REMIRA Italia “È l’eliminazione degli sprechi, infatti, l’elemento di svolta fondamentale sia per il bilancio dell’azienda, sia per rendere quest’ultima effettivamente una realtà sostenibile per l’ambiente.”

Da REMIRA Italia

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