Expocook 2024 porta a Palermo i grandi della cucina italiana

Expocook – foto di Serafino Geraci
Expocook 2024, la rassegna del gusto e della cucina italiana ospiterà anche il Consiglio nazionale della Federazione Italiana Cuochi
Grandi nomi della cucina italiana saranno presenti a Expocook 2024, la grande fiera dedicata al food, alla ristorazione e all’hotellerie che si terrà a Palermo dall’11 al 14 marzo.
Da Iginio Massari, il pasticcere italiano più famoso nel mondo, a Francesco Martucci, Antonio Starita ed Errico Porzio, decretati tra i maestri pizzaioli migliori al mondo, a Nicola Fiasconaro, il pasticcere che con la sua azienda di Castelbuono ha fatto vivere e sognare la Sicilia a milioni di persone in più di 70 Paesi.
Saranno loro le guest star della manifestazione a cui presenzieranno circa 250 aziende italiane nello spazio espositivo di 25mila metri quadrati e suddiviso in 15 settori tematici della Fiera del Mediterraneo.
«È una rassegna dedicata – racconta il project manager, Fabio Sciortino – a tutto il mondo della ristorazione e dell’hotellerie. Non solo, dunque, a ciò che concerne il food e il beverage, al bakery, pizza e pasta, gelato e pasticceria, piuttosto partecipano anche aziende che si occupano delle attrezzature professionali, degli arredi indoor e outdoor dei ristoranti, degli accessori e persino dei software per la gestione dei registratori di cassa».

Expocook, che nasce ben otto anni fa, con l’intento di valorizzare le aziende siciliane dell’enogastronomia, nel tempo è cresciuta così tanto da diventare una manifestazione a tutti gli effetti di calibro nazionale.
«Manifestazioni come Expocook – ha dichiarato Patrizio La Pietra, sottosegretario alle Politiche agricole Regione Siciliana, durante la presentazione della nuova edizione, avvenuta lo scorso 17 gennaio non a caso a Roma – servono per trainare il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’Unesco. Il governo ritiene che chi lavora nel settore dell’enogastronomia sia un ambasciatore della cultura e dell’identità italiana nel mondo».
Ed effettivamente, la rassegna acquisisce quest’anno un sapore nuovo proprio in ragione e in vista della candidatura, nel 2025, della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco, forte per altro del già avvenuto riconoscimento internazionale di “Regione europea della gastronomia 2025” assegnato dall’International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism alla Sicilia, la prima in Italia a ottenerlo.
Non è un caso, dunque, se la Federazione Italiana Cuochi ha organizzato il Consiglio Nazionale proprio a Expo Cook, nei giorni dell’11 e del 12 marzo, per la prima volta a Palermo. Per l’occasione, saranno presenti oltre 50 cuochi, delegati da tutta Italia e dall’estero.
«Oltre all’attività istituzionale della Federazione – spiega Rosario Seidita, Presidente Unione Regionale Cuochi Siciliani – sarà occasione anche per un tavolo di confronto, anche con le autorità regionali, per organizzare attività ed eventi connessi al riconoscimento della Sicilia quale Regione europea della Gastronomia 2025».
«Un’opportunità non da poco – aggiunge Fabio Sciortino – che affida alla Sicilia il prestigioso ruolo di regione d’Italia capofila affinché si concretizzi l’agognato riconoscimento dell’Unesco alla cucina italiana tutta quale patrimonio immateriale dell’umanità».

Contestualmente, l’Unione Regionale Cuochi Siciliani – oltre ai cooking show – sta organizzando un convegno in collaborazione con CNA per raccontare il percorso già avviato di certificazione STG, Specialità Tradizionale Garantita (marchio di origine introdotto dall’Unione europea volto a tutelare produzioni specifiche che siano caratterizzate da composizioni o metodi di produzione tradizionali) per tre ricette siciliane tipiche: la pasta con le sarde, la pasta alla norma e lo stoccafisso alla ghiotta.
Sempre gli chef siciliani stanno organizzando per i colleghi provenienti da tutta Italia una cena di gala –preparata dai delegati da ciascuna delle nove province siciliane – per promuovere i prodotti e le eccellenze made in Sicily.
Il programma per le quattro giornate della rassegna, ancora non svelato nei dettagli, prevede diversi momenti finalizzati a esaltare le eccellenze enogastronomiche, degustazioni, cooking show, dibattiti, masterclass, seminari e convegni.