• 1 Luglio 2024

Conad e agenda 2030 impegno per un futuro sostenibile

 Conad e agenda 2030 impegno per un futuro sostenibile

La sostenibilità è pilastro fondamentale per le aziende che guardano al futuro e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite rappresenta una bussola per orientare le scelte strategiche di un’impresa. Ne abbiamo parlato con Mauro Lusetti, presidente di Conad

In un’epoca caratterizzata da un urgente bisogno di azioni concrete per la salvaguardia del nostro pianeta, Conad si distingue per l’adozione di politiche e pratiche che non solo rispondono a tale necessità, ma definiscono anche un nuovo standard nel settore del retail. Mauro Lusetti, presidente di Conad, ha delineato i progressi significativi e le iniziative intraprese dal Consorzio per promuovere la sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

«Tre anni fa abbiamo posizionato la sostenibilità al vertice della nostra piramide strategica, rendendola il riferimento principale per lo sviluppo del nostro sistema nel decennio 2020-2030, accanto al Socio Imprenditore e alla MDD – afferma Lusetti –. Questo approccio strategico ha portato all’ideazione e creazione di strategie specifiche.

Ad esempio, abbiamo creato Sosteniamo il futuro, un contenitore di iniziative che vanno dalla riforestazione al sostegno a famiglie in difficoltà. Inoltre, in occasione del nostro sessantesimo  anniversario, abbiamo dato vita alla Fondazione Conad ETS, che promuove progetti di sostenibilità sociale di respiro nazionale e locale con un focus sulle nuove generazioni».

ITALIA ECONOMY - Conad e agenda 2030
Lusetti Mauro

Il piano di sviluppo strategico triennale (2022-2025)

Nella sua strategia aziendale, Conad, ha messo a punto il Piano di sviluppo strategico triennale (2022-2025) che privilegia l’evoluzione sostenibile dell’intera organizzazione, con investimenti superiori ai due miliardi di euro.

Gli investimenti riguardano l’efficientamento delle strutture esistenti (dalla rete dei negozi alla logistica) e dell’innovazione, entrambi in chiavi sostenibili. «Stiamo preparando il nostro primo Piano di Sostenibilità, che ci permetterà di stabilire i dati di partenza su una vasta gamma di temi Esg per poi misurare i nostri miglioramenti» spiega Lusetti.

Il Sistema Conad è composto da 6 aziende, 5 cooperative e il Consorzio Nazionale e ogni azienda sta preparando il Piano di Sostenibilità in base alle proprie caratteristiche e le proprie strutture.

«L’autonomia che abbiamo come sistema nel redigere i piani di sostenibilità si collega successivamente alle azioni che intraprendiamo, come Sistema Conad, in maniera comune. Siamo da tempo impegnati su ampia gamma di obiettivi Esg – sottolinea Lusetti –.

La riduzione delle emissioni di gas serra nei trasporti, la riduzione dell’uso di plastiche negli imballaggi dei nostri prodotti a marchio Conad, la riduzione degli sprechi alimentari, la riduzione dei consumi di acqua, l’efficientamento dei consumi di energia con un passaggio sempre più marcato a quelle rinnovabili, la formazione per avere un sempre maggior numero di collaboratori che agiscano in modo sostenibile, l’organizzazione e i meccanismi di governance che in aziende cooperative ha aspetti di democrazia e partecipazione più forti che in altri modelli aziendali.

Le politiche di sostenibilità di Conad hanno già portato a risultati tangibili, come l’utilizzo del 78,4 per cento di materiali riciclabili nelle confezioni dei prodotti a marchio Conad nel 2023, con l’obiettivo di raggiungere l’80 per cento entro fine anno. Inoltre, la riduzione del consumo energetico nei punti vendita ha mostrato un miglioramento del 16 per cento nel 2023 rispetto all’anno precedente, evidenziando un progresso significativo verso l’efficienza energetica».

Il rapporto tra innovazione e tecnologia

Un aspetto particolarmente rilevante per Conad è il rapporto tra innovazione e tecnologia per lo sviluppo delle strategie di sostenibilità: «Anche in questo caso voglio citare due esempi in cui l’innovazione e l’evoluzione tecnologica hanno portato a risultati in linea con la nostra strategia di riduzione dell’impronta ecologica: il progressivo e continuo passaggio dai volantini cartacei a quelli digitali e la conseguente riduzione dell’uso della carta; i piani di sostegno finanziario e tecnico ai soci che ha portato a una grande crescita dell’impiego di pannelli fotovoltaici per la creazione di energia per i punti vendita.

Sono fatti concreti, che dimostrano una tendenza che accelererà nei prossimi anni» dichiara Lusetti.

Un esempio del rapporto appena citato è la strategia adottata per minimizzare l’impatto ambientale. «La supply chain è una delle aree dove abbiamo fatto più passi in avanti. Abbiamo una metodologia di impiego dei mezzi che ha praticamente azzerato i viaggi di automezzi “vuoti”; abbiamo sviluppato pallet e cassette per i prodotti freschi fatti con materiali riciclati e riciclabili; abbiamo un piano di investimenti per ridurre l’impatto dei centri distributivi e per aprire nuovi centri distribuitivi progettati con criteri di sostenibilità».

Nei piani strategici del sistema Conad c’è anche un aspetto di moralsuasion che riguarda tutte le componenti delle filiere, in particolare quelle agroalimentari. «Nella fase di produzione dei beni che vendiamo, possiamo svolgere un ruolo importante spingendo i produttori nostri fornitori ad assumere comportamenti sostenibili. Noi abbiamo inserito nei nostri piani strategici investimenti pesanti per agire sulle leve che sono nelle nostre mani e avviato collaborazioni con un gran numero di aziende di produzione per sostenere i loro investimenti in sostenibilità – spiega Lusetti –.

Faremo delle scelte: chi lavorerà con noi, dovrà condividere questa impostazione. Inoltre, oltre al rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, i nostri fornitori devono accettare una serie di richieste, più restrittive, sulle caratteristiche dei prodotti e dei servizi che acquistiamo da loro e aderire a un codice etico sul rispetto dei diritti dei lavoratori e sul rispetto delle persone che noi abbiamo adottato già da diversi anni. In altre parole, non saranno solo qualità e prezzo gli elementi guida delle nostre scelte, ma il modo in cui vengono fatti i prodotti avrà una importanza decisiva».

Il coinvolgimento delle comunità locali e dei consumatori

Un altro aspetto fondamentale delle iniziative di sostenibilità di Conad è il coinvolgimento delle comunità locali e dei consumatori. «Noi siamo “persone oltre le cose” e i nostri soci lavorano nelle comunità in cui vivono, per cui la relazione con i cittadini è centrale in ogni nostra attività – spiega Mauro Lusetti –.

La piattaforma di iniziative Sosteniamo il Futuro è da anni un modo concreto per coinvolgere i consumatori in attività concrete di riduzione dell’impatto ambientale. La nostra app HeyConad è una piattaforma di relazione con i consumatori. Attraverso l’app coinvolgiamo i consumatori in iniziative per essere meglio informati sui nostri progetti e sui comportamenti sostenibili che possono adottare nella vita di ogni giorno, sia nella corretta alimentazione sia nella riduzione degli sprechi, per fare due esempi».

La lotta allo spreco alimentare è incentivata da Conad attraverso la collaborazione con numerose Ong ed enti locali, dimostrando un impegno che si estende oltre la propria rete di distribuzione.

«Affrontiamo questo tema da due punti di vista. Da una parte una sempre miglior organizzazione delle forniture ai negozi, con l’analisi dei bisogni e dei consumi, per ridurre il rischio di avere prodotti in scadenza e a rischio di smaltimento. Dall’altra lo sviluppo di relazioni con organizzazioni esterne che concorrano a recuperare i prodotti in scadenza per impiegarli in modo sostenibile con le comunità e le persone più fragili. Stiamo misurando i risultati che, in alcuni casi, sono davvero incoraggianti».

Questo tipo di iniziative, oltre agli aspetti ambientali, influenza in modo positivo le comunità locali dal punto di vista della sostenibilità economica e sociale. Iniziative che portano avanti i valori fondanti di Conad che hanno trovato sintesi nella Fondazione Conad ETS: «I soci, le cooperative e il consorzio nazionale, ovvero tutte le componenti del Sistema Conad da sempre intervengono nei loro territori a sostegno delle persone fragili e delle comunità.

L’elenco delle iniziative sostenute dai nostri oltre 2mila soci è lunghissimo, ma altrettanto nutrito è l’elenco dei progetti di carattere nazionale sostenuti dalla Fondazione – sottolinea Lusetti –. In occasione del nostro sessantesimo anniversario, nel 2022, avevamo fatto un’analisi di queste iniziative e avevamo ricostruito che la loro somma potesse essere valutata in un valore di oltre 30 milioni di euro.

Non parliamo solo di donazioni, ma del valore dei conferimenti di merci, degli interventi a sostegno dell’educazione dei giovani, delle attività culturali e sportive nelle piccole comunità e così via».

Insomma l’approccio di Conad agli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 è esemplare nel settore retail. Questa visione sottolinea l’impegno di Conad non solo verso l’ambiente, ma anche verso un modello di business che rispetti i principi di equità sociale e di governance responsabile, dimostrando che sostenibilità e successo aziendale possono andare di pari passo verso un futuro più verde e inclusivo.

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Giancarlo Pergallini

Giancarlo Pergallini - Collaboratore

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