Commercio estero extra UE – Gennaio 2025

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Da Istat: Commercio estero extra UE per il mese di Gennaio 2025. L’andamento degli scambi con i paesi extra Ue27 si traduce in un avanzo commerciale molto contenuto

A gennaio, la riduzione congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue27 è determinata principalmente dalla contrazione delle vendite di beni di consumo non durevoli. La sua crescita su base annua, invece, è dovuta soprattutto alle maggiori esportazioni di beni intermedi.

La forte e diffusa crescita dell’import su base sia mensile sia annua si deve in particolare ai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli e beni intermedi.

L’andamento degli scambi con i paesi extra Ue27, a inizio 2025, si traduce in un avanzo commerciale molto contenuto (+252 milioni di euro; era +3,0 miliardi nel gennaio del 2024).

Si stima che a gennaio, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue27, una riduzione congiunturale per le esportazioni (-1,0%) e un aumento per le importazioni (+3,6%).

La diminuzione su base mensile dell’export è dovuta alle minori vendite di energia (-9,4%), beni di consumo durevoli (-4,4%) e non durevoli (-4,0%); crescono, invece, le vendite di beni intermedi (+1,8%) e beni strumentali (+1,3%). Dal lato dell’import, l’incremento congiunturale è spiegato dai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli (+12,7%), beni intermedi (+7,6%) e beni di consumo durevoli (+7,0%) mentre si riducono le importazioni di energia (-4,7%) e beni strumentali (-1,9%).

Nel trimestre novembre 2024-gennaio 2025, rispetto al precedente, l’export cresce del 3,7%; la crescita riguarda tutti i raggruppamenti, a esclusione di beni di consumo durevoli (-3,2%), e si deve principalmente al forte aumento delle vendite di energia (+46,9%) e alle maggiori esportazioni di beni strumentali (+4,3%). Nello stesso periodo, l’import registra un aumento del 7,7%, cui contribuiscono i maggiori acquisti di tutti i raggruppamenti e, in particolare, di beni di consumo non durevoli (+10,4%), beni strumentali (+9,2%) e beni intermedi (+6,4%).

A gennaio 2025, l’export cresce su base annua del 2,7% (era +4,2% a dicembre 2024): a sostenere la crescita sono le maggiori vendite di beni intermedi (+9,2%) e beni di consumo non durevoli (+3,3%). L’import registra un forte incremento tendenziale (+17,9%), generalizzato e più ampio per beni di consumo durevoli (+42,9%) e non durevoli (+27,1%) e beni intermedi (+27,0%).

A gennaio 2025 l’avanzo commerciale con i paesi extra Ue27 è pari a +252 milioni di euro (+3.031 milioni nello stesso mese del 2024). Il deficit energetico (-4.577 milioni) è di poco superiore rispetto a un anno prima (-4.410 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si riduce da 7.441 milioni di gennaio 2024 a 4.829 milioni di gennaio 2025.

A gennaio 2025 si rilevano aumenti su base annua delle esportazioni verso Svizzera (+13,6%), Giappone (+12,8%), paesi OPEC (+10,3%), Regno Unito (+10,1%) e Stati Uniti (+6,2%). Diminuiscono le vendite verso Cina (-24,2%), paesi ASEAN (-12,1%) e Turchia (-8,6%).

Le importazioni da paesi ASEAN (+62,3%) e Cina (+48,7%) registrano una forte crescita tendenziale; aumentano anche gli acquisti da paesi MERCOSUR (+23,0%), Svizzera (+14,1%) e Turchia (+12,9%). Per contro, si riducono le importazioni dagli altri principali partner extra Ue27: India (-10,9%), Stati Uniti (-7,0%) e Regno Unito (-5,2%).

I valori preliminari extra Ue27 incorporano i dati di interscambio del Regno Unito, relativi alla Gran Bretagna mentre non includono i dati dell’Irlanda del Nord. Questi saranno inclusi nei dati di commercio estero extra Ue27 in occasione della prima revisione effettuata nel mese successivo, con diffusione nel Comunicato Stampa Commercio con l’estero e prezzi all’import.

Da Istat

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