La transizione energetica richiede soluzioni combinate: oltre all’aumento dell’efficienza, occorre sostituire combustibili fossili con vettori a basse emissioni e introdurre tecnologie capaci di ridurre o catturare la CO₂ emessa dai processi produttivi.
In questo percorso, un contributo importante può arrivare dall’idrogeno: il passaggio dall’H₂ prodotto attraverso reforming del metano tramite vapore (Steam Methane Reforming) all’H₂ rinnovabile ottenuto tramite elettrolisi dell’acqua, consente di ridurre drasticamente le emissioni. Air Liquide promuove l’utilizzo di questo vettore energetico e ha all’attivo diversi progetti con i propri clienti e partner. Ad esempio, insieme a TotalEnergies, ha dato vita a TEAL Mobility, una joint venture per sviluppare oltre 100 stazioni di rifornimento di idrogeno sui principali corridoi stradali europei, abilitando un’alternativa concreta per la logistica a lungo raggio.
Accanto all’idrogeno, il Gruppo sta sviluppando anche una filiera del biometano, una soluzione che permette di valorizzare gli scarti agricoli e zootecnici per produrre, ad esempio, carburante rinnovabile idoneo ai mezzi pesanti.
Non solo mobilità, l’impegno di Air Liquide si concentra anche sulla riduzione delle emissioni del comparto industriale. A Grandpuits, in Francia, nell’ambito della riconversione di una bioraffineria, l’intesa tra Air Liquide e TotalEnergies prevede l’uso del biogas residuo per produrre idrogeno parzialmente rinnovabile, destinato anche alla produzione di carburante sostenibile per l’aviazione (SAF). Il sito integrerà inoltre la CCS con la tecnologia proprietaria di Air Liquide Cryocap™ che permetterà di catturare la CO₂ prima del rilascio in atmosfera.
Queste iniziative si inseriscono nell’impegno del Gruppo a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e a supportare i propri clienti nel loro percorso di decarbonizzazione. Con soluzioni su misura, Air Liquide è al fianco delle industrie nel tradurre gli obiettivi della transizione energetica in risultati concreti.
