Brasile, un nuovo e rinnovato rapporto con il nostro Paese
Intervista ad Alfredo Pretto, Presidente di Asso Italia Brasile
Il Brasile è considerato la maggiore potenza economica dell’America Latina e grazie ad una superficie estremamente grande e diversificata, alla ricca e variegata cultura e ad una popolazione di oltre 210 milioni di persone, rappresenta uno dei principali attori a livello globale. Purtroppo accade spesso che i media diffondano informazioni su questo paese superficiali e stereotipate, limitandosi a presentare una visione parziale e distorta della realtà brasiliana – il Brasile viene spesso associato a problemi come la povertà, la criminalità, la corruzione e la deforestazione dell’Amazzonia – senza negare che ci siano effettivamente sfide significative che il paese deve affrontare in questi ambiti, è importante sottolineare che il Brasile è molto di più di queste problematiche.
L’agricoltura è un settore importante dell’economia brasiliana, che rappresenta circa il 5% del PIL del paese e dà lavoro a circa il 20% della popolazione attiva: con una vasta gamma di prodotti e servizi esportati in tutto il mondo come soia, carne, caffè, zucchero e minerali e con una forte presenza anche nel settore manifatturiero e dei servizi. Inoltre, il Brasile è uno dei principali produttori di biocarburanti al mondo, con una produzione significativa di etanolo a base di canna da zucchero. L’export brasiliano si concentra verso i paesi dell’America Latina, come l’Argentina, il Messico e il Cile, ma ha anche una forte presenza in Asia, Europa e Stati Uniti.
Il Brasile è membro dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), un gruppo di cinque grandi economie emergenti che lavorano insieme per promuovere la cooperazione economica e commerciale. Secondo l’ Agenzia ICE San Paolo le importazioni brasiliane nel 2020 sono ammontate a 158,93 miliardi di dollari di cui Cina, Stati Uniti, Germania e Argentina restano i principali fornitori, con una quota complessiva del 49,95%. L’Italia è l’ottavo fornitore, con il 2,17%.
“L’Italia e il Brasile hanno rapporti commerciali e culturali storici che risalgono al XIX secolo – spiega Alfredo Pretto, presidente dell’Associazione Italia Brasile – quando l’Italia iniziò a inviare immigrati in Brasile. Oggi il nostro Paese è uno dei principali partner commerciali in Europa. Nel 2020, il commercio bilaterale tra i due paesi è stato di circa 7 miliardi di dollari. Il Brasile ha una vivace cultura, una natura meravigliosa e una popolazione accogliente e multiculturale e proprio grazie alle grandi dimensioni del suo territorio e la diversità delle sue risorse naturali lo rendono un paese con un enorme potenziale economico e strategico.
L’AIB (Associazione Italia Brasile), di cui Alfredo Pretto è presidente, nasce nel 2020, proprio con lo scopo di centralizzare in un’unica organizzazione gli interessi della comunità di aziende, imprenditori e cittadini che fanno parte del rapporto bilaterale di queste due nazioni. “Attraverso il networking e la realizzazione e raccolta di materiale informativo, la realizzazione di eventi, la condivisione di contatti ed esperienze, sia personali che imprenditoriali – sottolinea il presidente – desideriamo incentivare gli investimenti, le esportazioni ed incrementare le proprie ambizioni imprenditoriali ed individuali. Vogliamo anche promuovere e realizzare studi, seminari, convegni, media e programmi di comunicazione relazionale, eventi, iniziative in campo culturale, scientifico, educativo, sociale ed economico per la diffusione della conoscenza, dell’immagine e della cultura dell’Italia in Brasile e del Brasile in Italia. Coordinare ed organizzare mostre d’arte, mostre ed eventi italiani in Brasile ed eventi brasiliani in Italia. Inoltre è importante per noi sensibilizzare gli ambienti politici, economici, sociali e culturali italiani e brasiliani esaminando i diversi aspetti delle relazioni tra i due Paesi, con l’obiettivo di intensificare le relazioni bilaterali”.
Come la guerra e la crisi energetica influenzano i rapporti Italia Brasile?
Sicuramente la guerra e la crisi energetica europea hanno avuto delle conseguenze nei rapporti non solo economici ma anche geopolitici. Il Brasile ha una matrice energetica all’ 83% rinnovabile con una enorme potenzialità di sviluppo e l’Europa, soprattutto l’Italia, è un player ed investitore importante. In ambito di OIL & GAS il Brasile è tra i principali produttori al mondo, con una produzione e riserve di Petrolio (Pre-Sal) che lo rendono tra i primi 10 produttori (e 5° riserva) con sicuramente un considerevole potenziale di crescita nelle esportazioni. Per quanto riguarda il Gas, la produzione ad oggi è più concentrata nel soddisfare il mercato interno, e obiettivo di ingenti investimenti. Molto verrà fatto nei prossimi anni per sviluppare le esportazioni, il che rappresenta un potenziale di investimento per aziende europee. Va considerato l’importanza della Petrobras a livello tecnologico soprattutto nella produzione off-shore. Inoltre l’attuale governo brasiliano ha appena stanziato degli ingenti investimenti pubblici in Argentina nel “progetto Vaca Muerta”, il secondo più grande giacimento di gas da scisto al mondo. Va evidenziata la cooperazione tra Brasile e Germania, enfatizzata dall’ultima visita del Cancelliere tedesco a Brasilia (a febbraio 2023) molto concentrata su tecnologia ed energia. La situazione europea, inerente alla crisi industriale (industria di base), energetica, idrica ed alimentare ha sicuramente sensibilizzato maggiormente l’Europa sull’importanza di ratificare l’accordo UE MERCOSUL.
Il Mercado Comum do Sul, il mercato comune dell’America meridionale, di cui fanno parte in qualità di Stati membri Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela rappresenta la quinta economia più grande del mondo: con un PIL di 2,79 trilioni di dollari è il principale destinatario degli investimenti diretti esteri (IDE) nella regione e ha ricevuto il 47,4% di tutti i flussi di IDE diretti in Sud America, America Centrale, Messico e Caraibi nel 2016 (dati UNCTAD). Il blocco costituisce uno spazio privilegiato per gli investimenti, attraverso l’acquisto, il controllo della quota e l’associazione di società degli Stati Parti. L’espansione dell’agenda di integrazione economica ha contribuito a un aumento significativo degli investimenti diretti destinati dagli Stati Parte agli altri membri del blocco.
Quali eventi o manifestazioni state portando avanti per sostenere i rapporti culturali tra le due nazioni?
L’agenda dell’Associazione quest’anno è molto concentrata sulla promozione in ambito di investimenti, soprattutto settoriali, come ad esempio in ambito cosmetico, farmaceutico e di cooperazione tecnologica. Abbiamo in previsione un evento, e visita istituzionale in Italia, sulle opportunità di investimenti nello stato di Goias. Che è uno stato nel centro sud del paese, con una dimensione pari a quella della Germania, molto importante in ambito minerario, agro moda e farmaceutico. Abbiamo inoltre un progetto inerente alla moda e alla sostenibilità della moda brasiliana. Il Brasile produce moda a 360°, sin dalla produzione delle materie prime fino alla settimana della moda di San Paolo, che è la 5° settimana della moda al mondo. Abbiamo poi in progetto per quest’anno la promozione di alcuni importanti fiere in Brasile, tra cui la Beauty Fair di San Paolo (cosmetica) a Settembre e altre come quella del settore Calzaturiero e pellame, di cui il Brasile è uno dei principali produttori e consumatori al mondo. L’associazione inoltre supporterà quest’anno altre iniziative in ambito culturale come esposizioni del Cinema Brasiliano, mostre d’arte e musica.
Quali realtà economiche italiane sono vostri partner?
In questi primi tre anni di attività abbiamo collaborato con le principali realtà istituzionali, finanziarie e governative di entrambi i paesi. Va sottolineato una stretta collaborazione costante con la Camera di Commercio Italiana a San Paolo. Stiamo collaborando molto anche con l’Istituto Italiano di Tecnologia. Delle realtà italiane possiamo comunque sottolineare che nei lavori e progetti realizzati fino ad oggi, abbiamo avuto molta facilità ed eccellenti risultati con SACE, SIMEST, Regione Lombardia, Regione Piemonte, Italian Trade Agency, Gruppo Intesa SanPaolo, Assolombarda e Confindustria Dispositivi Medici, AISOM, Azimuth e altri.
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