• 9 Febbraio 2025

Bonus mamme 2024, le modalità di accesso

 Bonus mamme 2024, le modalità di accesso

È stata pubblicata la circolare dell’INPS che rende operativo l’esonero contributivo a favore delle madri lavoratrici, il cosiddetto bonus mamme

È stata pubblicata il 31 gennaio 2024 la circolare Inps che contiene le istruzioni operative per ricevere il bonus mamme 2024, cioè lo sconto totale, fino a 3mila euro annui, sui contributi previdenziali a carico delle lavoratrici con almeno due figli e con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

La norma è contenuta nella legge di Bilancio ed era rimasta bloccata perché mancava la circolare esplicativa dell’Inps per calcolare il dovuto. Il documento ora c’è e chi ne ha diritto lo riceverà retroattivamente.

 I requisiti

L’agevolazione riguarda tutte le dipendenti del settore pubblico e privato (anche agricolo, in somministrazione) con contratto a tempo indeterminato. Sono escluse invece le lavoratrici domestiche, spiega l’Inps.

Le madri, in possesso dei requisiti a gennaio 2024, hanno diritto all’esonero dallo stesso mese di gennaio. Se la nascita del secondo figlio interviene in corso d’anno, il bonus, che assicurerà un aumento di 1700 euro in più all’anno, sarà riconosciuto dal mese di nascita fino al compimento del decimo anno del bambino.

Nel 2025 e nel 2026, invece, il beneficio è assegnato dalla nascita del terzo figlio e si conclude con il compimento del diciottesimo anno dell’ultimo figlio.

L’accesso alla misura

Dopo un approfondimento sulla gestione del trattamento dei dati ai fini della privacy e un confronto con il Ministero del Lavoro, l’Inps ha lavorato per la semplificazione delle procedure: per agevolare l’accesso alla misura, si legge nella circolare, le lavoratrici assunte a tempo indeterminato possono comunicare al loro datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero, rendendo noti al medesimo datore di lavoro il numero dei figli e i codici fiscali di due o tre figli.

Le lavoratrici interessate all’agevolazione possono quindi rivolgersi ai propri datori di lavoro oppure utilizzare l’apposita funzionalità che sarà resa disponibile sul sito dell’Inps, dalla data e con le modalità che saranno rese note con uno specifico messaggio.

L’erogazione del contributo

Con la comunicazione dei dati dal datore di lavoro all’Inps e i successivi controlli scatterà l’erogazione del bonus. La lavoratrice può anche comunicare direttamente all’Istituto le informazioni relative ai codici fiscali dei propri figli.

L’intero importo è calcolato a partire dal 1° gennaio 2024 e si traduce in un aumento in busta paga, fino a un massimo di 3.000 euro annui (250 euro per 12 mensilità). Tutti gli arretrati saranno erogati con le prossime buste paga.

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Giulia Baglini

Giulia Baglini, giornalista.

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