Banca Progetto: artigiani digitali
Banca Progetto supporta le Pmi italiane con soluzioni digitali e personalizzate. Offre finanziamenti digitalizzati, factoring, e un portale interattivo
Banca Progetto si distingue nel panorama bancario italiano per il suo approccio innovativo e la capacità di rispondere alle esigenze delle piccole e medie imprese (Pmi), un segmento strategico e vitale per l’economia del Paese.
Fondata su una profonda conoscenza delle dinamiche imprenditoriali, Banca Progetto è pioniera nel coniugare avanzate soluzioni digitali con un supporto personalizzato e umano, definendosi non a caso “Artigiani Digitali”. Questa vocazione si riflette nelle numerose iniziative recenti, tra cui la digitalizzazione completa dei processi di finanziamento e la creazione di un ecosistema digitale per facilitare l’accesso ai servizi e la connessione tra imprese.
Parallelamente, la banca ha puntato su una trasformazione interna che sfrutta la tecnologia cloud per garantire efficienza, velocità e sicurezza. Con una forte attenzione alla sostenibilità, Banca Progetto integra pratiche responsabili nello sviluppo delle sue soluzioni, ponendosi come partner attivo nella transizione digitale e ambientale delle aziende. Di tutti questi aspetti abbiamo parlato con Roberto Gordini, responsabile territoriale Centro Nord Ovest di Banca Progetto.
Quali sono le principali iniziative innovative che Banca Progetto ha implementato recentemente per i suoi clienti?
«La profonda esperienza maturata con il mondo delle Pmi ci ha guidato da sempre nel disegno di nuovi prodotti e
strumenti di interazione con la clientela al fine di massimizzare i benefici anche per le piccole e medie imprese. Partendo dai finanziamenti chirografari garantiti con sottoscrizione cartacea, abbiamo strutturato un intero processo digitalizzato che permette oggi la sottoscrizione di tutta la documentazione precontrattuale e contrattuale in modalità completamente digitalizzata.
L’offerta si è arricchita con la linea factoring e cessione dei crediti IVA, strumento formidabile per contribuire alla solidità finanziaria delle imprese.
Disponendo delle migliori risorse per sviluppare un’ampia gamma di offerte di factoring, i clienti apprezzano il nostro approccio: rapido e, al tempo stesso, con un valore aggiunto di natura consulenziale, digitale e soprattutto personalizzato.
Di recente, stiamo implementando un portale che di fatto rappresenta un ecosistema: oltre ad accedere alle informazioni relative ai servizi erogati da Banca Progetto, i clienti possono interagire con una serie di imprese con valore aggiunto in grado di offrire servizi sulle tematiche più complesse per le imprese».
Vi definite “Artigiani Digitali” dal cuore tecnologico, ma con un animo umano. Come riuscite a coniugare innovazione tecnologica e attenzione alle esigenze umane nel vostro processo lavorativo?
«Grazie a un modello di business come quello di Banca Progetto si riesce a rispondere in modo efficace alle esigenze di sviluppo che il sistema delle Pmi italiane oggi si trova ad affrontare per rispondere alle sfide dell’economia globale e della sostenibilità futura.
Banca Progetto si inserisce in un mercato dove le proprie “capacità digitali” sono già riconosciute (grazie all’esperienza maturata con il lending tradizionale e il prodotto crediti fiscali) e affiancate da un modello industrializzato di origination che fa leva su una forte digitalizzazione dei processi interni e di interazioni con la clientela, al fine di competere per acquisire una posizione di leadership nel servizio alle Pmi.
È centrale il ruolo della nostra rete di agenti e mediatori che forniscono supporto qualificato e personalizzato ai nostri clienti».
Come la digitalizzazione ha trasformato i processi interni della banca? Avete sviluppato soluzioni o piattaforme che facilitano l’operatività bancaria?
«A gennaio 2020, Banca Progetto rilascia ufficialmente il proprio Service Bus in cloud, che da quel momento diventa il fulcro tecnologico di tutti i prodotti e servizi erogati dalla banca. L’onboarding dei clienti viene gestito tramite piattaforme che sfruttano servizi di terze parti e molti dei servizi cosiddetti managed di AWS, semplificando le attività di integrazione e configurazione per velocizzare il time-to-market e ridurre i costi di sviluppo.
Quando si parla di dati in cloud, la sicurezza è un fattore di primaria importanza. Tramite le procedure definite nello Shared Responsibility Model (ovvero Modello di responsabilità condivisa), è possibile garantire una gestione dei dati resa sicura da configurazioni incluse by design nei servizi e attuate tramite le best practice di sviluppo cloud.
Molti nuovi progetti sono in corso di sviluppo e le caratteristiche di solidità, velocità e affidabilità che contraddistinguono Banca Progetto sono in parte dovute al grande supporto tecnologico che ogni giorno viene garantito da partner selezionati».
La sostenibilità è un tema sempre più importante anche nel settore bancario. Come integrate l’innovazione con pratiche sostenibili in Banca Progetto? E come riuscite a mantenere un approccio sostenibile e responsabile nello sviluppo delle vostre soluzioni innovative, in un contesto economico-finanziario così dinamico?
«Il 2024 rappresenta un anno chiave per la transizione sostenibile, per l’innovazione e la digitalizzazione delle
imprese. Con servizi di consulenza personalizzata, grazie alla nostra presenza sull’intero territorio nazionale, Banca Progetto si pone in ascolto e al servizio della transizione digitale, ambientale e sociale. Sosteniamo le imprese a prescindere dalle dimensioni, con uno sforzo comunicativo relativo alla conoscenza del Pnrr, nel quale Banca Progetto è già parte attiva attraverso il sito dedicato.
Relativamente agli impatti ambientali, è a disposizione una misura statica che classifica le imprese in base a quella che è la loro ubicazione e localizzazione oppure attraverso il settore di attività. Invece, coi nostri clienti cerchiamo di ottenere la misura dinamica attraverso questionari, ad esempio, chiedendo loro di aggiornare puntualmente le informazioni».