Il mercato premia il Commercio Giusto. Altromercato: +33,4% di ricavi, traina il canale materie prime con +90% e 19,9 milioni
Altromercato chiude l’esercizio 2024/25 superando le attese: 431mila euro di utile, una crescita del valore della produzione del 28,1%, passando da €36,3 milioni a €46,5 milioni, e un aumento dei ricavi di vendita rispetto all’anno precedente di oltre 11 milioni di euro. Aumentano i canali di vendita rispetto all’anno scorso: +90% delle materie prime per l’industria, +25,7% dell’On Line, +16,1% dei negozi biologici, specializzati e vending, +11,4% del canale Estero, +8,4% della GDO, +5,8% del canale Botteghe del Mondo, +1% delle mense scolastiche.
Verona, novembre 2024 – Altromercato, la più grande organizzazione di commercio equo e solidale in Italia e tra le prime al mondo, comunica i dati di bilancio dell’esercizio 2024/2025 che hanno superato le attese: un incremento dei ricavi di vendita del 33,4% rispetto all’anno precedente (contro il +2,1% dell’esercizio 23-24), passando dai 34,4 milioni di euro del 30 giugno 2024 ai 45,9 del 30 giugno 2025, con un aumento di oltre 11 milioni di euro e un utile di 431mila euro.
“Una crescita di volumi che dimostra una controtendenza: i risultati dell’equo e solidale, nonostante l’inflazione, le difficoltà del mercato, degli approvvigionamenti e la fluttuazione dei costi delle materie prime, ci ha visto più performanti rispetto ad altri autori del mercato tradizionale e questo è significativo. La controprova dell’efficacia del lavoro fatto è che nonostante l’aumento dei costi e quindi dei prezzi, le vendite non sono calate ma sono aumentati i volumi sia verso i consumatori che verso le industrie” afferma Alessandro Franceschini, Presidente di Altromercato. “Questi risultati sono stati decisamente trainati dal rapporto che abbiamo instaurato con diverse aziende di produzione a cui vendiamo materie prime da nostre filiere garantite, che realizzano ormai quasi il 50% dei ricavi totali con un fatturato a 19,9 milioni. Molte realtà ci hanno scelto per la nostra garanzia sulle fluttuazioni di prezzo grazie ai rapporti continuativi che abbiamo instaurato con i produttori. Non solo garantiamo la quantità della richiesta, ma anche una solidità e continuità rispetto al prezzo, alla possibilità di fornitura e alla qualità”.
Soddisfazione per l’incremento positivo, rispetto all’anno scorso, dei canali di vendita: +5,8% del canale Botteghe (il canale più identitario per Altromercato, una rete di 200 punti vendita gestiti dai Soci dell’Impresa Sociale), +90% delle materie prime per l’Industria, +25,7% dell’On Line, +16,1% del Normal Trade (negozi biologici, specializzati e vending), +11,4% del canale Estero, +8,4% della GDO, +1% della Ristorazione nelle mense scolastiche pubbliche.
“Questa nostra crescita è un segnale importante: la dimostrazione che il nostro tipo di economia, che dura da 35 anni, ha saputo rinnovarsi, ritrovare la bussola e incontrare consumatori e un mercato in grado di apprezzare una maggiore sostenibilità non solo dichiarata ma dimostrata nei fatti. Al 30 settembre 2025 i risultati del primo trimestre ci restituiscono già ricavi superiori di circa il 24% rispetto all’anno precedente. Tutto questo è stato possibile grazie al coraggio di restare saldi su due pilastri: l’essersi concentrati sulle filiere alimentari per cui i consumatori ci riconoscono da un lato, e l’aver promosso dall’altro la nostra marca come un ponte valoriale tra produttori e consumatori, tra mercato e attivismo.” afferma Alessandro Franceschini, Presidente di Altromercato. “Abbiamo utilizzato un tono di voce più schierato nella difesa dei grandi esclusi della globalizzazione, richiamando tutti noi alle responsabilità rispetto alle persone che producono quello che compriamo. Se avevamo paura che l’essere troppo militanti ci avrebbe tolto parte del mercato, nei fatti abbiamo convinto i consumatori e raggiunto anche le industrie alimentari con una proposta credibile. Oggi il mercato chiede infatti chiarezza, impatti di sostenibilità misurabili e trasparenza.”
Dopo il piano Industriale avviato nel 2020 e che è stato determinante per la nuova direzione di Altromercato, questi dati di esercizio 2024/2025 sono il risultato di implementazione del Piano di Impresa iniziato nel 2023 e che si concluderà nel 2026.
I dati fanno riferimento al progetto di bilancio approvato dal CdA nella seduta del 28 ottobre 2025 e che sarà posto in votazione all’Assemblea del 29 novembre.
ALTROMERCATO
Altromercato è la più grande realtà di commercio giusto in Italia e una delle principali al mondo. È un’organizzazione formata da oltre 80 Soci e 190 negozi a marchio che gestisce da 35 anni rapporti con 140 gruppi di produttori in oltre 40 paesi, nel Sud e nel Nord del mondo.
Le persone, le comunità e il pianeta sono sempre al centro dell’agire di Altromercato. La sua mission è costruire filiere etiche per le materie prime principalmente alimentari, facendosi garante di un modo di coltivare la terra e di produrre prodotti che rispetti le persone e il pianeta, attraverso il modello del commercio giusto e la cooperazione internazionale. Per costruire un’economia più sostenibile giorno dopo giorno.
Altromercato propone prodotti alimentari quali cioccolato, caffè, zucchero, banane etc., molti dei quali biologici, una selezione di prodotti da agricoltura italiana, una linea di cosmesi naturale Natyr, oggetti di artigianato etico per la casa e le ricorrenze On Earth.
I suoi prodotti sono presenti nel suo shop online, in 1500 punti vendita della Grande Distribuzione, 2000 negozi specializzati bio, oltre che in ristoranti, mense scolastiche, bar ed erboristerie. Inoltre, grazie alla business unit Made In Dignity, Altromercato diventa un partner strategico anche per le grandi industrie alimentari che possono dar vita a progetti di Corporate Social Responsibility e, attraverso l’acquisto delle sue materie prime (zucchero, caffè e cacao), partecipare alla costruzione di filiere etiche, dirette, partecipate, tracciate e sostenibili.




