• 15 Gennaio 2025

Agricoltura, l’innovazione nella transizione ecologica

 Agricoltura, l’innovazione nella transizione ecologica

Nomisma ha realizzato un’indagine sulle imprese agricole ed alimentari con focus innovazione e transizione ecologica

L’agricoltura è un asset economico che deve adeguare il sistema produttivo agli obiettivi delineati dall’Unione Europea nel Green Deal verso la transizione ecologica, al fine di raggiungere la neutralità climatica nel 2050.

Ebbene, questo passaggio strutturale e produttivo richiede un grande impegno di tutte le imprese agricole e alimentari e riguardano, parallelamente, il tema della decarbonizzazione, attraverso uno sviluppo delle energie rinnovabili.

Conviene ricordare che tra gli strumenti per accelerare la transizione eco-energetica sono previsti gli accordi di filiera e gli investimenti in strumenti tecnologici e digitali, ormai ritenuti fondamentali per rendere le imprese non solo più performanti, ma anche decisamente più sostenibili.

Investimenti e sostenibilità

«Il gap da colmare per raggiungere l’obiettivo del 42,5% di quota di energia rinnovabile – si legge nella Ricerca di Nomisma – entro il 2030 è ancora ampio, dato che in Italia al momento siamo al 19%, contro una media del 23% a livello Ue e lontanissimi dall’eccellenza svedese, che guida il ranking continentale con il 66%».

Nell’indagine realizzata da Nomisma (sito web) emerge, tra le risposte fornite dalle aziende intervistate, un’altra esigenza: per le aziende del tabacco figurano tra le priorità anche la tutela del suolo e il risparmio idrico.

«Restando sul tema dell’innovazione, la digitalizzazione a supporto della produzione agricola è già una realtà e l’integrazione con macchine agricole e strumenti rendono l’attività produttiva più sostenibile:

  • il 32% delle aziende agricole intervistate ha dichiarato di utilizzare macchine con guida assistita o semi-automatica con GPS integrato (55% nel tabacco),
  • un 25% di avere centraline meteo aziendali (con una diffusione nettamente più capillare nella filiera tabacchicola, dove arriva a coprire il 61%)
  • e, nel 19% dei casi, sistemi per il supporto alle decisioni per la difesa fito-sanitaria (29% tra i tabacchicoltori), a dimostrazione di come gli investimenti negli strumenti tecnologici e digitali siano ritenuti fondamentali per rendere la propria impresa non solo più performante, ma anche più sostenibile.

Quello degli accordi di filiera – si legge nella Ricerca – rappresenta uno strumento che può accelerare la transizione eco-energetica perché permettono una programmazione della produzione e, quindi, il ritorno degli investimenti (lo pensa il 32% delle aziende intervistate, percentuale che sale al 59% tra le imprese tabacchicole), ma anche grazie alla condivisione di buone pratiche agricole tra le aziende che partecipano all’accordo (22%), così come l’accesso a progetti innovativi (18%)».

Semplificare la burocrazia

Sono i cambiamenti strutturali della produzione a essere i protagonisti della transizione ecologica poiché è necessario adeguare il sistema produttivo. E sarà proprio la tecnologia il supporto principale e strategico ad agevolare questo cambiamento, innovando le imprese agricole verso le nuove frontiere economiche del XXI secolo.

È un processo che rinnova il comparto economico ma diventa un’opportunità economica per semplificare la burocrazia che ostacola la crescita e lo sviluppo del settore. E questo aspetto possiamo approfondirlo leggendo proprio la ricerca di Nomisma.

«Dall’indagine emerge con chiarezza – si legge nel Documento – che se la transizione eco-energetica può trovare nell’innovazione tecnologica e digitale una leva strategica di sviluppo, la stessa diffusione di questi strumenti innovativi necessita di cambiamenti strutturali che interessano l’intero Sistema Paese e che, secondo le imprese, devono principalmente riguardare la riduzione della burocrazia (per 6 intervistati su 10), il miglioramento della politica energetica (nel 33% dei casi e 41% nel tabacco), gli investimenti nelle infrastrutture ambientali (25%) e la promozione dello sviluppo di progetti con fondi pubblici (23%).

Per le imprese tabacchicole inoltre risulta fondamentale accelerare la digitalizzazione del Paese, motore abilitante per l’accesso alle tecnologie digitali e all’innovazione».

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Francesco Fravolini

Giornalista professionista, SEO Copywriter, videomaker e fotoreporter

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