La società di oggi sta affrontando una sfida importante nel cambiamento della natura del lavoro, in cui rientrano due temi principali: la talent attraction e la talent retention. Ce ne parlano gli esperti di Polaris Engineering
Innanzitutto, bisogna analizzare lo scenario attuale: le risorse nelle aziende appartengono a tre generazioni, ognuna con esigenze diverse. Ci sono i “baby boomer”, che hanno improntato da sempre la propria esperienza sulla stabilità sia propria sia dell’azienda in cui lavorano.
I millenial, invece, iniziano a discostarsi dalla sola stabilità finanziaria per interessarsi più all’atmosfera del lavoro e alle possibilità di carriera offerte, fino ad arrivare alla generazione Z, estremamente attenta ai principi etici delle aziende con cui entrano in contatto e ai benefit che possono trarre dalla propria carriera, dalla retribuzione alle modalità di svolgimento del lavoro.
In questo scenario, siamo consapevoli dell’importanza di attrarre e trattenere talenti che condividano la nostra visione. Un primo passo in quest’ottica è quello di rimodellare le concezioni di marketing per orientarlo alle nuove esigenze del mercato del lavoro già dalle prime fasi di onboarding: è fondamentale, ad esempio, strutturare uno storytelling nella comunicazione interna ed esterna che trasmetta gli obiettivi aziendali.
L’efficacia è massimizzata dalle strategie di employee brand advocacy, in cui le risorse dell’azienda ne diventano il volto: sono i dipendenti e collaboratori stessi a raccontare l’atmosfera che viene vissuta a livello lavorativo e umano e ad accogliere le istanze dei nuovi talenti, contribuendo a mantenere una reputazione forte sul mercato.
Partendo da politiche di upskilling e reskilling, assicurare anche un miglioramento delle competenze e un piano di welfare solido, che favorisca la conciliazione di vita privata e professionale, contribuisce significativamente a migliorare l’engagement dei propri talenti e il loro benessere in azienda.
Il percorso di talent attraction e retention passa anche attraverso i valori aziendali: sposare principi etici, sociali e ambientali e dimostrare un impegno attivo nella loro realizzazione è la chiave per attirare lavoratori motivati e convinti delle proprie scelte.
Il nuovo onboarding deve seguire il modello delle quattro C:
– Cultura, ovvero la trasmissione della filosofia aziendale
– Connessione, tra i colleghi
– Chiarezza, specialmente sulle specifiche funzioni di lavoro- Compliance, con politiche interne che siano conformate alle principali normative e standard del mercato.
Inoltre, una volta che i talenti sono entrati in azienda è fondamentale dedicare attenzione alla loro formazione continua, diversificandola in base ai ruoli e alle necessità dei singoli e introducendo nuove strategie educative e nuove modalità di fruizione e apprendimento.
Chi siamo
Polaris Engineering è una deep tech company che accompagna le imprese nell’introduzione di soluzioni di innovazione tecnologica basate su intelligenza artificiale, mediante la presa di consapevolezza degli strumenti più idonei per i propri obiettivi di business.
Il valore aggiunto che portiamo è l’impegno nello sviluppare la cultura digitale nelle imprese, per capire come applicare le tecniche di intelligenza artificiale non per sostituirsi all’uomo, ma per valorizzarne l’esperienza all’interno dei processi aziendali, nel rispetto dell’etica, della sostenibilità e della società.
Per questo, scegliamo di personalizzare ogni singola transizione digitale, creando le condizioni per avviare percorsi virtuosi di innovazione e cambiamento volti a trasferire alle aziende la conoscenza sia delle nuove leve tecnologiche sia dei cambiamenti organizzativi necessari al raggiungimento di vantaggi competitivi duraturi nel proprio mercato di riferimento.
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