• 5 Febbraio 2025

L’innovazione secondo Geox

 L’innovazione secondo Geox

Mario Moretti Polegato – Fondatore e Presidente del gruppo Geox Spa

Mario Moretti Polegato: “L’innovazione è diventata parte integrante e costante nelle scelte che fanno i consumatori”

Geox è al primo posto in Italia e al secondo nel mondo per numero di capi commercializzati nel comparto del lifestyle-casual footwear. Nel 2021 il fatturato si è attestato a 608,9 milioni di euro. Il 90% proviene dalle calzature, il 10% dall’abbigliamento. Il 70% dei ricavi era dovuto alle esportazioni: buona parte (il 44%) in Europa (in particolare dai mercati tedesco, francese). Geox possiede 55 brevetti. In grande maggioranza per le scarpe in gomma, in cuoio, sportive ed anfibie che permettono una traspirazione della scarpa attraverso dei micro fori, impedendo il passaggio dell’acqua mediante una membrana. Il fondatore e presidente del gruppo Geox Spa Mario Moretti Polegato è al numero 831 della classifica degli uomini più ricchi del mondo con un patrimonio di 1,8 miliardi di dollari – secondo Forbes. Italia Economy lo ha intervistato.

Quale la vostra migliore innovazione di Geox nel 2022?

Il comfort, valore centrale nella filosofia GEOX, trova la sua massima applicazione nella nuova declinazione di uno dei modelli di punta del nostro brand: ha un carattere nettamente dinamico e si chiama Spherica Actif. La sua suola impermeabile e traspirante offre un cushioning e un effetto rimbalzo potenziati, mentre la tomaia in maglia di tessuto tecnico e inserti in pelle veste linee nitide. Si tratta di una calzatura altamente innovativa che unisce le nostre tecnologie termoregolatrici brevettate a nuove soluzioni destinate a innalzare il comfort e portarlo a livelli mai raggiunti prima, il tutto realizzato con processi produttivi e materiali sempre più sostenibili.

Cosa significa per Geox innovazione?

La storia di Geox è una storia di innovazione. Innovazione nel prodotto, con investimenti importanti, circa il 2% del fatturato annuo, in ricerca e sviluppo. L’innovazione da noi riguarda anche tutte le altre funzioni aziendali come la produzione dove innoviamo costantemente nell’efficientamento dei processi e nel renderli sempre più sostenibili, l’organizzazione e la formazione dell’insieme dei nostri collaboratori dove investiamo nella digitalizzazione, nella comunicazione e nella rete commerciale con investimenti nella distribuzione omnichannel.  Quando si parla d’innovazione nella moda si pensa all’evoluzione del design ma noi abbiamo creduto sin dall’inizio all’innovazione tecnologica applicata al prodotto dallo stile italiano, rendendolo unico grazie alle sue caratteristiche traspiranti che ci permettono di essere da anni un leader di mercato a livello globale.

Quanto la clientela desidera l’innovazione e come vede il futuro nel Suo settore?

L’innovazione è diventata parte integrante e costante nelle scelte che fanno i consumatori. Fino a qualche anno fa, era vero prevalentemente per prodotti tecnologici come gli smartphone ma oggi la richiesta di innovazione riguarda tutti i tipi di prodotti e di servizi. Quindi questo vale anche per la moda dove siamo stati precursori inserendo per primi tecnologia nella calzatura casual sin dagli anni ’90 e a seguire nell’abbigliamento. Nonostante un contesto macroeconomico e geopolitico particolarmente complesso sono ottimista sul futuro del nostro settore. Stiamo parlando di un settore che ha un potenziale di crescita molto importante e chi sarà in grado di proporre prodotti e servizi innovativi ai consumatori avrà successo nei mercati dei cinque continenti.

Quali sono le Sue impressioni che ha ricavate al World Economic Forum 2023 a Davos?

Davos 2023 è iniziato all’insegna del pessimismo e si è chiuso con un sentiment di cauto ottimismo. I partecipanti lo chiamano the Davos effect. Il Forum annuale rappresenta un’occasione unica d’incontro tra i leader globali dell’economia e della politica durante il quale ci si confronta non solo sulla nostra visione dei problemi ai quali siamo tutti confrontati, come l’impatto della guerra in Ucraina, le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, e oggi anche tra l’Unione europea e gli stati Uniti dopo l’adozione dell’inflation reduction act, ma anche sulle soluzioni a questi problemi. Il clima rimane incerto ma ho percepito segnali positivi e, una volta ancora, una straordinaria capacità di adattamento e di resilienza del sistema. Un livello d’inflazione intorno ai 4% e tassi intorno ai 5% non sembrano più intaccare, per ora, la fiducia necessaria alla ripartenza degli investimenti e quindi dell’economia.

“Investire con successo significa anticipare le anticipazioni degli altri” secondo John Maynard Keynes. Cosa ne pensa?

Concordo. Ci sono tre tipi di imprenditori, quelli che non vedono e sono destinati a perdere, quelli che vedono e che sono destinati a sopravvivere e quelli che prevedono che sono quelli che vincono la partita…

Giorgio Nadali

Giornalista, formatore, coach, scrittore

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