Iperaccelerazione: la sfida di Polaris
La proposta di innovazione di Polaris Engineering si basa su fiducia e trasparenza. Fiducia verso le nuove tecnologie, sul ruolo della ricerca, sulle potenzialità dell’evoluzione, fiducia nel progresso e nella modernità
Polaris Engineering è una giovane Deep Tech Company italiana, appassionata di tecnologie di frontiera e proprietaria di modelli algoritmici e software di gestione e ottimizzazione dei processi industriali e agroindustriali.
L’innovazione ha rappresentato e rappresenta l’unico parametro per misurare i risvolti positivi delle nostre attività imprenditoriali rispetto a tutte le fenomenologie culturali, etiche, sociali, economiche e ambientali nelle quali le nostre azioni impattano e sono impattate.
Oggi il tema dell’innovazione è legato al tema filosofico, nel quale si intravede una nuova classe di imprenditori, gli intraprenditori, in grado di governare i nuovi trend dell’industria coniugando scienza e umanesimo e disegnando le regole di una nuova etica digitale.
La corretta coniugazione delle tecnologie trasformative progettate e disegnate sulle nuove esigenze delle imprese trasformative abilita concettualmente al significato più profondo di innovazione.
Le ultime involuzioni geo politiche, sociali ed economiche contrapposte alle iperaccelerazioni tecnologiche, sospinte dall’intelligenza artificiale attraverso i modelli generativi e alle nuove tendenze legate al controverso metaverso, condite dalle buone intenzioni delle politiche nazionali e internazionali legate ai principi ESG hanno delineato un labirinto nel quale la chiave per dipanare la complessa matassa è e sarà sempre l’etica.
Si può scegliere di speculare o di sospingere il progresso, ognuno nel proprio ecosistema aziendale e sociale. L’innovazione tecnologica e il conseguente trasferimento e democratizzazione delle invenzioni e delle conoscenze definisce il progresso.
La modernità si palesa e si raggiunge quando vengono riconosciuti come punti chiave l’importanza del progresso e la dignità delle persone.
Il concetto di innovazione si riferisce alle dinamiche economiche che si esprimono nelle società liberali, attraverso la produzione di oggetti e la definizione di nuovi servizi commerciali che sono in grado di creare valore. Il senso di questa definizione è determinato dall’invenzione tecnologica legata all’adozione, da parte del consumatore, di oggetti e di servizi prodotti mediante la continua comparsa di nuovi strumenti, metodi e processi. Questi due significati dell’innovazione sono emersi nel contesto delle imprese high tech, vale a dire, in sistemi sociali in cui gli strumenti e i dispositivi altamente sofisticati, che incorporano un elevato livello di conoscenze, scientifiche disponibili, sono messi al servizio di un più gran numero di persone. Così inteso, il concetto di innovazione è una realtà sociale ed economica oggi comune, ma, mentre il suo significato usuale è chiaro, dal punto di vista filosofico rimangono dei punti oscuri e che è necessario ancora risolvere.
Una delle sfide che affronta Polaris è quella dell’iperaccelerazione tecnologica, sulla quale il tema dell’innovazione riveste un ruolo chiave.
L’impatto propulsivo dei nuovi modelli generativi in sfida competitiva tra Open AI e Google apre degli scenari che da una parte minano positivamente la plutocrazia delle grandi della Silicon Valley dall’altra generano una pletora di soluzioni che invadono il mercato senza soluzione di continuità creando degli effetti disabilitanti.
«Se oggi, grazie all’intelligenza artificiale, le macchine sono in grado di fare tante cose in maniera molto veloce e precisa, ma soprattutto in autonomia, in che modo noi esseri umani siamo ancora eccezionali?»: è quanto si è domandato Luciano Floridi, professore di Filosofia ed Etica
dell’Informazione e direttore del Digital Ethics Lab presso l’Università di Oxford.
Il dibattito sulla sicurezza del dato e sull’etica relativa all’utilizzo massivo dei nuovi modelli di intelligenza artificiale è attuale ed è proprio sulle scelte culturali e filosofiche di lettura della questione tecnologica che si gioca la partita del progresso e della modernità.
Il tessuto industriale e agroindustriale nazionale e internazionale ha bisogno di essere guidato attraverso delle strategie di innovazione in grado di selezionare le corrette tecnologie di estrazione, normalizzazione e pulizia del dato e di scegliere i modelli algoritmici più congrui per ottimizzare le attività strategiche di governance economica finanziaria, di pianificazione, di schedulazione, di forecasting, di riduzione dei consumi, degli impatti sociali, ambientali e di talent attraction e retention.
Il concetto di innovazione che Polaris Engineering sposa e declina nelle sue attività di sviluppo di tecnologie si ispira al concetto di “capitale semantico” di Luciano Floridi.
Il concetto di capitale semantico risponde all’argomento chiave sull’innovazione, ovvero la rivalità tra uomo e macchina. L’uomo è eccezionale nel modo in cui fa le cose, interpreta la realtà e codifica i dati che lo circondano. Il concetto si lega alle argomentazioni di Federico Faggin sulla coscienza “caratteristica olisticamente irriducibile della materia” e quindi caratteristica dell’uomo non replicabile da una macchina.
Per cui il «binomio tecnologia ed etica può sembrare bizzarro ma non lo è affatto. Questo perché se è vero che l’innovazione significa anche design, cioè trattare problemi aperti con soluzioni non ancora identificate, l’etica è la maniera con cui possiamo farlo meglio. Ecco, con l’etica riusciamo a disegnare bene la nostra società, il nostro software, la vita e il genere di rapporti che abbiamo tra noi. È dunque fondamentale» ci ricorda Luciano Floridi.
La proposta di innovazione di Polaris Engineering si basa quindi su fiducia e trasparenza. Fiducia verso le nuove tecnologie, sul ruolo della Ricerca, sulle potenzialità dell’evoluzione, fiducia nel progresso e nella modernità. Trasparenza nel trattamento, conservazione e trasferimento dei dati ispirandosi a principi di tutela dell’identità, in questa nuova realtà definita infosfera, ovvero interpretata in termini informazionali. Il mondo digitale si mescola inevitabilmente con quello analogico offline.
Secondo il Global Report di Edelman Trust Barometer, la più importante ricerca a livello internazionale condotta dalla società Edelman, che studia l’andamento della fiducia tra cittadini e quattro tra le principali istituzioni che operano nella società, ovvero governo, business, media e organizzazioni non governative, il business è l’unica istituzione vista come competente, etica e trasparente. Più precisamente il business legato alla tecnologia è visto come locomotore della crescita, dell’evoluzione e della nuova modernità.
Polaris Engineering crede nella creazione di conflitti cognitivi che contribuiscano all’abrogazione di regole radicate e la Polaris Innovation Vision è la strategia sviluppata per affrontare le sfide necessarie a sospingere progresso e modernità insieme all’ecosistema imprenditoriale internazionale coniugando scienza e umanesimo. Sviluppando nuove modalità tecnologiche di interazione con il mondo, più consone alle esigenze attuali dell’utente di percepire la realtà che ci circonda, consci che le trasformazioni digitali, ecologica e comportamentale portino al benessere della società.
Fonte: Polaris Engineering
Polaris Engineering partner ufficiale del primo forum sull’innovazione di Italia Economy, Disegnare il futuro