• 17 Maggio 2024

D-Link. 5G, Wi-Fi 6 e 7: siamo pronti?

 D-Link. 5G, Wi-Fi 6 e 7: siamo pronti?

Franco Banfi – product marketing manager Southern Europe

D-Link da oltre 30 anni progetta, sviluppa e produce soluzioni avanzate per Reti LAN, Switching, Wireless, Videosorveglianza, Storage e Smart Home. Come leader globale nelle tecnologie Wireless e di connettività, l’azienda è impegnata a migliorare le infrastrutture di rete, consentendo alle imprese di lavorare in modo più efficiente.

D-Link è anche specializzata in Smart Home, con l’obiettivo di rendere la domotica semplice e accessibile a tutti, per monitorare, automatizzare e controllare ogni ambiente domestico, anche da remoto tramite smartphone e tablet. Abbiamo intervistato Franco Banfi, product marketing manager Southern Europe

Per quanto concerne il 5G, non è un segreto che la copertura in Italia sia presente nelle principali città. Però, il 5G è una tecnologia di assoluto interesse per colmare il digital divide in tutti quei luoghi dove la copertura del cavo fisico non è ancora disponibile, oppure anche per una gestione più fruibile delle Smart Cities interconnesse che richiedono una connessione con larghezza di banda più elevata. D-Link ha un piano di sviluppo ben chiaro orientato a offrire un panel di soluzioni 5G orientato al mercato delle pmi, ma anche con l’obiettivo di garantire la corretta trasformazione digitale che l’Industria 4.0 sta chiedendo.

Wi-Fi6: siamo pronti? Abbiamo già affrontato più volte il passaggio a una nuova tecnologia Wi-Fi, che ha richiesto comunque del tempo in quanto è necessario ammortizzare gli investimenti che un’azienda ha impegnato. Se prima, dall’introduzione di uno standard Wi-Fi alla presentazione del successivo, potevano passare 3-4 anni, consentendo alle aziende di investire e ammortizzare il passaggio alla nuova tecnologia, ora questo gap si è fortemente ristretto (2 anni) rendendo più difficoltoso il passaggio dal precedente al nuovo standard.

Questo è quello che sta succedendo oggi con le tecnologie Wi-Fi presentate sul mercato, Wi-Fi6, Wi-Fi6e e Wi-Fi7. Ad oggi siamo nella fase di passaggio degli investimenti fatti sul Wi-Fi5 verso il Wi-Fi6, ma già il mercato parla di altre 2 nuove tecnologie – effettivamente non ancora disponibili per il mass market ed il mass deployment – che generano un po’ di confusione in chi deve effettuare delle scelte e investimenti.

In relazione al Wi-Fi6, D-Link è prontissima a fare la sua parte per contribuire alla diffusione rapida di questa tecnologia, e aiutare il mercato e i propri clienti a un passaggio trasparente dal Wi-Fi5 al Wi-Fi6.

Wi-Fi7 è un interessante trend topic degli ultimi mesi, ma che come ogni nuova tecnologia ha bisogno di tempi lunghi per essere “accolta”, e ad oggi ancora molto costosa se paragonata al WiFi6. Tutti ne parlano come una realtà tecnologica di relativa immediata diffusione, ma se si considerano la situazione economica odierna, i problemi di produzione e reperibilità della componentistica elettronica e i costi elevati, ci vorrà ancora del tempo prima che diventi una normalità.

La digital transformation dell’istruzione. In cosa fa la differenza?

L’education è uno dei settori che ha dovuto trasformarsi – e lo sta facendo tuttora – in modo più significativo per poter rispondere alle recenti necessità tecnologiche dell’istruzione, così da accedere ai servizi di digital transformation su cui la Comunità Europea sta chiedendo al settore di investire. Da una parte la pandemia ha accelerato un processo già in corso, dove i vari strumenti scolastici diventano sempre più tecnologici e informatizzati. Registro elettronico, lavagna interattiva, DAD e servizi digitali sono dei driver che obbligano le strutture scolastiche a avere un’infrastruttura di rete efficiente, efficace e stabile, in grado di gestire queste tecnologie ad alta intensità di dati.

Possiamo dire però che a livello italiano grazie ai fondi stanziati dal PON un buon numero di realtà scolastiche ha ricevuto un supporto per poter dare vita a delle trasformazioni della loro infrastruttura e potersi così rinnovare verso tecnologie e soluzioni sempre più digitali.

Su questo concetto di base, D-Link sta investendo in numerosi progetti in ambiente education per garantire infrastrutture di comunicazione solide e adatte a sostenere i servizi necessari. Le proposte di investimento per il passaggio dal Wi-Fi5 al Wi-Fi6 sono la base per garantire al mercato education la stabilità necessaria, ma anche la possibilità di una gestione centralizzata della propria infrastruttura che renda il controllo e l’eventuale manutenzione più rapida, veloce ed efficace.

Formazione IT nel settore sanitario. Quale innovazione?

I concetti di base espressi per il settore dell’education sono altrettanto validi anche per quello Healthcare che, purtroppo, non è riuscito in passato a rimanere al passo con i tempi dal punto di vista tecnologico. L’esperienza degli ultimi due anni ha reso tutti gli attori della sanità (cittadini, pazienti, medici, decisori di aziende sanitarie ecc.) più consapevoli dei benefici che la trasformazione digitale è in grado di apportare alle attività e ai servizi che, ad oggi, sono in gran parte, ancora svolti in maniera tradizionale.

Questa trasformazione necessaria, sta portando le varie realtà operanti nel mondo della sanità a rendersi sempre più conto del ruolo chiave ricoperto da un’infrastruttura di rete interna stabile, con una rete Wi-Fi e una banda adatta a sostenere i flussi di connessione e che allo stesso tempo sia facilmente scalabile, per potersi adattare a richieste in costante crescita. Tuttavia, non è sufficiente disporre dei migliori sistemi tecnologici, soprattutto quando si deve fornire le migliori cure in tempi ristretti. La gestione dell’innovazione nel sistema sanitario richiede, quindi, anche investimenti per lo sviluppo di competenze specifiche che operano nel sistema per ideare, progettare, attuare, mantenere e monitorare azioni di innovazione tecnologica.

Il PNRR prevede un intervento che include anche lo sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali, insieme alle infrastrutture necessarie a sostenere la crescita digitale con un finanziamento complessivo di 738 milioni di euro.

Giorgio Nadali

Giornalista, formatore, coach, scrittore

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