Campania Economy – al via l’agorà dei decisori

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Con l’evento “Disegnare il futuro” Italia Economy dà il via da Napoli all’esperienza di Campania economy. È il punto di partenza di un percorso, a un tempo nazionale e come somma di territori, che mira a sviluppare un dialogo tra Attori primari del Sistema Campania per una progettazione partecipata. Un insieme di strumenti cartacei, web, social, newsletter e podcast con l’obiettivo di mettere a confronto idee e soluzioni e portarli alla grande platea delle imprese e dell’economia sociale. È fondamentale un confronto aperto e il coinvolgimento dei giovani per creare una cabina di regia capace di creare rapide occasioni di concertazione e condivisione tra Amministrazioni, Imprese, Associazioni e Terzo Settore. Invitiamo da oggi gli interlocutori di questa splendida regione, ponte da sempre tra passato e futuro, a far parte della nuova rete che mettiamo a disposizione di tutti.

Campania, il futuro passa dall’innovazione

La Campania è da sempre una terra sospesa tra radici profonde e desiderio di futuro. Culla di cultura, bellezza e contraddizioni, negli ultimi anni ha intrapreso un percorso che mette al centro innovazione, sostenibilità e nuove opportunità per i giovani. Una sfida non semplice, ma decisiva. È la tecnologia, la cultura, i giovani che spingono al cambiamento. Non è un caso che proprio qui abbia sede uno dei poli aerospaziali più importanti d’Italia. Il Distretto della Campania, con aziende come Leonardo e Avio, lavora in stretta connessione con le università e i centri di ricerca, portando la regione nello spazio, letteralmente. Napoli e Salerno si stanno trasformando in fucine digitali, tra startup di intelligenza artificiale, fintech e cybersecurity. L’Apple Developer Academy di San Giovanni a Teduccio è ormai un simbolo: centinaia di ragazzi da tutto il mondo arrivano per formarsi e spesso restano per fare impresa. Ma innovare significa anche ripensare settori tradizionali. L’agroalimentare campano, conosciuto in tutto il mondo, sta vivendo una stagione di trasformazione con l’arrivo dell’agritech e delle coltivazioni di precisione. Allo stesso modo, il turismo guarda oltre le mete più celebri: accanto alla Costiera, a Pompei e a Capri si riscoprono i borghi dell’interno e i parchi naturali, con modelli di ospitalità lenta e sostenibile. Una strada che può coniugare qualità della vita e sviluppo economico. Le nuove imprese campane non puntano solo alla tecnologia pura. Crescono progetti che uniscono cultura e digitale: musei interattivi, app per visitare Pompei o itinerari turistici arricchiti da realtà aumentata. È un modo per valorizzare il patrimonio storico senza rinchiuderlo nel passato, trasformandolo invece in una leva di crescita economica e di occupazione qualificata.

Resta però la sfida più complessa: quella di trattenere i talenti. Le università campane, dalla Federico II alla Vanvitelli, formano ogni anno migliaia di studenti brillanti. Troppo spesso, però, questi giovani trovano opportunità migliori altrove. Per invertire la rotta servono politiche lungimiranti, investimenti stabili e un ecosistema capace di premiare il merito.

Campania, laboratorio di futuro

La Campania può diventare protagonista nel Mediterraneo, ponte naturale tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Le smart cities, la mobilità sostenibile, le energie rinnovabili non sono più concetti astratti: sono progetti già in corso

che potrebbero ridisegnare la vita delle comunità locali. La vera sfida sarà unire tradizione e innovazione, mantenere intatta l’identità e, allo stesso tempo, aprirsi al mondo. In fondo, questa è sempre stata la capacità della Campania: trasformare contraddizioni in creatività, difficoltà in energia vitale. Oggi più che mai la posta in gioco è alta. Il futuro, per una volta, non è un orizzonte lontano: è un’occasione da afferrare adesso.

Guardando avanti, la Campania ha tutte le carte per diventare protagonista del Mediterraneo. Il suo ruolo di ponte tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente può essere rafforzato da infrastrutture intelligenti e da progetti di smart cities che migliorino mobilità, sostenibilità e qualità della vita. La sfida non è solo economica, ma anche culturale: innovare significa infatti saper mantenere viva l’identità storica, trasformandola in leva di sviluppo.

In questo percorso, la Campania non deve scegliere tra tradizione e innovazione, ma imparare a intrecciarle. Pompei e il Vesuvio, la pizza e il San Marzano, l’aerospazio e l’intelligenza artificiale: elementi che, se messi in rete, possono generare un modello unico di sviluppo. Un futuro che non è sogno lontano, ma possibilità concreta, se sostenuto da politiche lungimiranti e da una visione condivisa.

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Immagine di Davide Trane
Davide Trane

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