Aperto il bando Voucher 3i

Aperto il bando “Voucher 3i – Investire in Innovazione”: è l’incentivo per le startup innovative e le microimprese che finanzia l’acquisto di servizi di consulenza per la brevettazione

Cos’è

È promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed è gestito da Invitalia. La dotazione finanziaria è di 9 milioni di euro.

L’obiettivo è supportare le imprese nella registrazione di un brevetto per invenzione industriale, allo scopo di valorizzare e tutelare, in Italia e all’estero, i propri processi di innovazione.

L’incentivo consiste nel rilascio di un voucher per l’acquisto di servizi specialistici forniti da consulenti selezionati.

Un’opportunità a costo zero per l’impresa beneficiaria, in quanto il fornitore del servizio fattura direttamente a Invitalia, che provvede al rimborso del voucher. La beneficiaria deve solo confermare la corretta e completa erogazione del servizio richiesto.

Non ci sono scadenze per la presentazione delle domande: Invitalia le valuta in base all’ordine di arrivo, fino a esaurimento dei fondi.

Le domande possono essere presentate dal 10 dicembre 2024

A chi si rivolge

Il voucher è destinato alle startup innovative e alle microimprese, come definite dall’Art.1 del Decreto Ministeriale dell’8 agosto 2024.

Una startup innovativa per essere considerata tale deve:

  1. essere costituita da non più di 60 mesi
  2. avere sede in Italia o in uno degli Stati membri dell’Unione Europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, a condizione di avere una sede produttiva o una filiale in Italia
  3. registrare, a partire dal secondo anno di attività, un valore totale della produzione annua non superiore a 5 milioni di euro
  4. non distribuire e non aver distribuito utili
  5. avere, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico
  6. non essere stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda
  7. possedere almeno uno dei seguenti ulteriori requisiti:
  • le spese in ricerca e sviluppo devono essere uguali o superiori al 15% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione
  • il personale complessivamente impiegato – come soci, dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo – deve essere costituito per almeno un terzo da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori, oppure per almeno due terzi da soggetti in possesso di laurea magistrale
  • l’impresa deve essere titolare o depositaria o licenziataria di una privativa industriale (brevetto) o di un software originario registrato, purché direttamente afferenti all’oggetto sociale e all’attività di impresa

È definita microimpresa, come da allegato 1 del Regolamento (UE) n. 651/2014, una società che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiore ai 2 milioni di euro.

Cosa finanzia

Voucher 3i finanzia l’acquisto di servizi specialistici di consulenza per la brevettazione, attraverso il rilascio di voucher per:

  • verifica della brevettabilità dell’invenzione ed effettuazione delle ricerche di anteriorità preventive al deposito della domanda di brevetto (1.000 euro + IVA)
  • stesura della domanda di brevetto e di deposito della stessa presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi (3.000 euro + IVA)
  • deposito all’estero di una domanda che rivendica la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto (4.000 euro + IVA)

L’incentivo è concesso nel regime de minimis.

Ogni microimpresa e startup innovativa può presentare una sola domanda di agevolazione avente ad oggetto uno solo dei servizi previsti dal richiamato articolo 3 del decreto 8 agosto 2024.

I servizi possono essere forniti esclusivamente dai consulenti in proprietà industriale e avvocati, iscritti negli appositi elenchi predisposti e gestiti dall’Ordine dei consulenti in proprietà industriale e dal Consiglio nazionale forense.

Come funziona

Voucher 3i è un incentivo a sportello: non ci sono graduatorie o scadenze per la presentazione delle domande, che vengono valutate da Invitalia in base all’ordine di arrivo, fino a esaurimento dei fondi.

Il percorso per ottenere l’incentivo è molto semplificato e comprende i seguenti passaggi:

  • la startup innovativa presenta richiesta a Invitalia esclusivamente tramite la procedura informatica appositamente predisposta, indicando la tipologia del servizio di cui vuole beneficiare e il fornitore individuato per la sua erogazione, allegando la relativa accettazione dell’incarico da parte di quest’ultimo
  • Invitalia avvia le necessarie verifiche sui requisiti richiesti per startup o microimpresa e fornitore (entro 30 giorni)
  • in caso di esito positivo della verifica, Invitalia rilascia il voucher alla startup e lo notifica al fornitore prescelto (in caso di esito negativo procede con il diniego dell’istanza dandone comunicazione all’impresa)
  • il fornitore, ricevuta la notifica, eroga integralmente il servizio entro 120 giorni (pena la revoca dell’incentivo) e quindi trasmette a Invitalia:
    • una relazione finale sull’attività svolta, controfirmata dalla beneficiaria
    • per i servizi di stesura della domanda di brevetto e deposito all’estero, copia della documentazione di deposito della domanda di brevetto nazionale o estera, nonché copia della documentazione attestante l’avvenuto pagamento della tassa di deposito delle predette domande
    • la fattura per il servizio erogato, intestata esclusivamente a Invitalia seguendo le apposite istruzioni
  • Invitalia verifica la documentazione ricevuta dal fornitore e procede al pagamento del voucher nei suoi confronti (in caso di verifica negativa procede con il diniego al pagamento)

 

I vantaggi di questa procedura:

  • i tempi massimi entro i quali la beneficiaria riceve quanto richiesto sono ben definiti: 30 giorni per la verifica preliminare di Invitalia, 120 giorni per l’erogazione completa del servizio da parte del fornitore
  • la beneficiaria usufruisce di un servizio a costo zero, senza neppure un passaggio di cassa
  • il fornitore vede rimborsata la sua prestazione direttamente da Invitalia, a fronte di una relazione finale controfirmata dalla beneficiaria

Presenta la domanda

È possibile presentare la domanda dalle 12.00 alle 18.00 del 10 dicembre 2024 e dalle 9.00 alle 18.00 dei giorni lavorativi successivi, fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Invitalia valuta le domande in base all’ordine di arrivo.

Per richiedere le agevolazioni è necessario:

  • essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE) per accedere alla piattaforma dedicata
  • accedere all’area riservata per compilare direttamente online la domanda e caricare gli allegati

Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, viene assegnato un protocollo elettronico.

Guarda il format domanda V3i

 

NOTA BENE

Alla domanda devono essere necessariamente allegati:

In particolare, quest’ultimo, compilato in ogni sua parte, deve essere sottoscritto digitalmente dal consulente prescelto e dal legale rappresentante della proponente. Non sarà possibile redigere e inviare una domanda senza allegare questo documento.

Gli art.6 e 7 del decreto ministeriale del 8 agosto 2024 – costituivo degli elenchi – definiscono le informazioni che devono essere fornite dai consulenti e dagli avvocati per l’inserimento nell’elenco di appartenenza; queste informazioni sono indispensabili per la corretta gestione dei fondi, la fatturazione ed il pagamento del servizio.  Si invitano tutte le imprese proponenti a verificare la completezza delle informazioni relative ai consulenti/avvocati prescelti negli appositi elenchi poiché la carenza di alcune di esse può determinare il mancato riconoscimento del voucher richiesto.

Per l’erogazione del voucher è inoltre necessario che vi sia piena corrispondenza tra i dati relativi al fornitore (nominativo, codice fiscale e partita IVA ecc.) indicati nell’accordo di consulenza e quanto riportato nella domanda di ammissione. In assenza di tale corrispondenza, Invitalia non potrà prendere in esame la domanda presentata.

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