Il settore assicurativo in Italia

Share

Settore assicurativo in Italia: premi RC Auto crescono del 6%, le polizze vita diminuiscono del 2,5%, ma le polizze tradizionali aumentano del 12%

In Italia il comparto assicurativo riveste un ruolo determinante per le famiglie nella doppia veste ‘protettiva’ contro eventi sfavorevoli ma anche facilitatore del risparmio e forma alternativa di previdenza.

Parallelamente si registra un andamento di segno contrario nei due maggiori macrosettori: allo sviluppo dei volumi di raccolta premi nel comparto danni (che cresce del 6% circa rispetto allo scorso anno) si contrappone la più contenuta contrazione nel settore Vita (-2,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando invece i premi calavano del 13%).

Il calo è sostanzialmente riferibile alle polizze Unit-Linked (ramo III) che sono crollate del 37% circa. Sono polizze vita i cui rendimenti sono collegati a quote di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) o ad un indice azionario o ad altro valore di riferimento e sono perciò esposte alla volatilità dei mercati finanziari, richiamando caratteristiche tipiche dell’investimento.

Colano a picco anche le polizze cosiddette di capitalizzazione (ramo V) che hanno registrato una diminuzione del 27% circa: sono contratti assicurativi che prevedono la liquidazione di un capitale alla scadenza del contratto, indipendentemente dalla vita dell’assicurato.

Un andamento che è conseguenza di una diffusa volatilità dei mercati finanziari, sia azionari che obbligazionari che ha allontanato in una fase di forte volatilità dei mercati i risparmiatori da questa forma di investimento.

Crescono invece le sottoscrizioni delle polizze vita tradizionali di ramo I (+12%): in questa tipologia rientrano tutte le polizze assicurative sulla vita, note anche come polizze rivalutabili e solitamente collegate ad un rendimento ottenuto con una gestione separata.

D’altra parte, in un contesto economico caratterizzato da una inflazione sino a poco tempo fa ancora non domata e da tassi di interesse piuttosto elevati ma anche da forte incertezza è risultata allettante l’occasione di investire in strumenti che garantiscono quanto meno il capitale investito (solitamente associati a rendimenti contenuti).

Crescono invece seppure con volumi ancora piuttosto modesti le polizze collegate alla malattia (+ 22%) e quelle collegate ai Fondi Pensione (+ 21%).  Buone notizie anche sul fronte del ramo Danni che registra una crescita di quasi il 6% generata perlopiù dall’aumento dei premi del ramo RC Auto (+6%) e da una crescita significativa dei premi negli altri Rami danni.

La crescita del comparto auto si colloca nel recente contesto economico condizionato dall’inflazione che ha impattato sull’andamento del costo dei sinistri. In poche parole, a fronte di un numero di veicoli invariato l’incremento dei premi è la conseguenza di un lieve calo dei sinistri e di un aumento del costo medio.

Per quanto riguarda invece gli altri rami danni si conferma un trend in forte crescita che certifica e attesta la costante inclinazione degli italiani a proteggersi in modo più che appropriato contro i rischi. Crescono così il ramo incendio (+6%), il ramo Credito (+12%) e il ramo Malattia (+14%). Hanno presentato tassi in crescita anche i rami Infortuni, assistenza e tutela legale.

 

Francesco Megna

Leggi altro su Economia – Dai territori

condividi su:

Immagine di Francesco Megna
Francesco Megna

Leggi anche

Vuoi ricevere le nostre ultime news? Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato

ARTICOLI PIÙ LETTI
ULTIMI ARTICOLI