Una Sicilia oltre le attese alla Bit 2024

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Bit 2024, parole d’ordine per la Sicilia: destagionalizzazione e sostenibilità

Parola d’ordine: destagionalizzazione. Perché la Sicilia, grazie al clima mite quasi tutto l’anno e alla ricchezza di risorse attrattive, se lo può permettere. Lo dice anche lo slogan con cui la Regione si è presentata quest’anno alla Bit di Milano – la Borsa internazionale del turismo, giunta alla sua quarantaquattresima edizione: “Sicilia oltre le attese, l’estate che non finisce mai”.

E lo dicono anche i dati sui flussi turistici 2023 presentati e commentati il 5 febbraio 2024 a Fiera Milano City, alla conferenza stampa di presentazione delle strategie turistiche della Sicilia, dal presidente della Regione Renato Schifani e dall’assessore regionale al turismo, Elvira Amata.

In generale, i dati raccontano chiaramente che i flussi turistici sono in costante crescita, secondo quanto comunicato dall’ufficio stampa della Regione, grazie a un progressivo allungamento della stagione e a una maggiore attenzione a target diversi, ma anche a un sempre più consolidato lavoro di rete tra Regione e realtà territoriale.

Nel dettaglio, il dato annuo 2023, con oltre 16 milioni 462mila presenze complessive, rileva un incremento del 10,8% rispetto al 2022 a conferma del superamento della situazione pre-pandemica (2019) quando i pernottamenti nell’Isola avevano contabilizzato poco più di 15 milioni 115mila unità.

Il dato è ancora più macroscopico se si guarda alla componente straniera (+24,8% rispetto al 2022) che ha di fatto trainato l’andamento dei flussi turistici della Regione. Infatti, in valore assoluto, nel corso del 2023 le presenze straniere ammontano a oltre 8 milioni.

Un altro elemento interessante, che emerge dall’analisi dei dati più recenti, è relativo proprio all’allungamento della stagione turistica e alla diversificazione dell’offerta, uno degli obiettivi principali della programmazione regionale.

I dati provvisori del 2023 rilevano infatti un flusso turistico non più concentrato esclusivamente nei mesi tipicamente estivi, come in passato, ma meglio distribuito nel corso dell’anno, caratterizzato da incrementi percentuali considerevoli specie nei mesi di bassa stagione – e in modo particolare tra gennaio e marzo – soprattutto per la componente straniera.

«Seppur provvisori – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – e verosimilmente sottostimati e suscettibili di variazioni al rialzo poiché in costante aggiornamento, i dati sulle presenze turistiche forniscono già elementi che concorrono a un clima di ottimismo e fanno intravedere buoni margini per un consuntivo migliore rispetto a quello degli anni più recenti.

Il governo regionale metterà in campo politiche mirate alla destagionalizzazione dei flussi turistici, anche sulla base dei dati statistici che confermano nei periodi di bassa stagione un trend fortemente positivo di presenze turistiche».

L’altra parola d’ordine, in merito alle strategie turistiche della Sicilia è sostenibilità, che proprio nel turismo diventa un impegno sempre più centrale così come sottolineato dall’assessore al turismo, Elvira Amata.

«I viaggiatori – sottolinea Amata – cercano sempre più soluzioni di viaggi che sposino il valore della sostenibilità che va considerata sotto due diversi aspetti: quello della sostenibilità dell’uso/gestione delle risorse turistiche, cioè dei beni naturali e culturali, e quello della sostenibilità del turismo in chiave di innovazione e di inclusione sociale, ampliando quanto più possibile le opportunità di accesso a pratiche di turismo inclusive rafforzando le filiere settoriali, dall’accoglienza, all’ospitalità e promozione».

L’intento è quello di rendere la destinazione Sicilia sempre più pronta ad attrarre e accogliere una nuova domanda, più green, orientata alla natura, alla cultura e alla sostenibilità, attraverso un’offerta in linea con le nuove tendenze della domanda che appare sempre più focalizzata su forme di turismo che esulano dai percorsi più tradizionali.

Non a caso, nel suo stand di oltre mille metri quadrati – uno spazio di grande impatto visivo ed emotivo caratterizzato da grandi ledwall e superfici a specchio, ricco di stimoli, prodotti e meraviglie naturalistiche – la Regione si presenta quest’anno con tutta la forza e la bellezza di un prodotto che è mare e terra, piccoli borghi e grandi città, che è set cinematografico (The White Loturs, I Florio, Taormina Film Festival) ma anche cultura ancestrale, terra a cui fare ritorno.

Concretamente, molte località turistiche siciliane possono perseguire un allungamento della stagione turistica, sia diversificando l’offerta attraverso la promozione di specifici segmenti che concorrono all’attrattività della destinazione quali lo sport, il teatro, la musica, il cinema, il turismo scolastico, il wedding, che attraverso specifiche iniziative coinvolgono l’intera filiera del turismo e rafforzano l’azione degli operatori turistici siciliani.

Per il processo di allungamento della stagionalità che la Regione vuole abbracciare, non si può poi tenere conto della cultura, e in particolare del fatto che la Sicilia accoglie nel suo territorio ben sette siti Patrimonio Unesco: la Valle dei Templi, il Barocco della Val di Noto, l’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo Monreale e Cefalù e le Isole Eolie.

A questi si aggiungono anche il patrimonio artistico e culturale che porta la rete dei Teatri e delle Fondazioni lirico-sinfoniche della Regione, i grandi eventi quali il TaoBuk di Taormina, giunto alla sua quattordicesima edizione, il Sicilia Jazz Festival, il Taormina Film Festival.

Ma anche “Le vie tesori”, il più importante circuito di promozione del patrimonio culturale e paesaggistico della Sicilia, che supporta tutto l’anno attività di racconto e di valorizzazione, con l’apertura al pubblico dei tesori dell’Isola, con un forte coinvolgimento delle comunità e la rappresentazione drammaturgica dell’Inferno di Dante che si tiene da anni in estate nella cornice senza eguali delle Gole di Alcantara.

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