Disegnare il futuro Campania: voci, idee e strategie per il rilancio del territorio

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Il 24 settembre a Napoli, nella prestigiosa sede di Palazzo Partanna – quartier generale dell’Unione Industriali – si è svolta la prima edizione di Disegnare il futuro Campania, il forum promosso da Italia Economy con il patrocinio del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di Napoli. L’iniziativa ha riunito esponenti di imprese e università per discutere di innovazione, capitale umano e sviluppo sostenibile, tracciando possibili traiettorie per il rilancio competitivo del territorio.

Un dialogo articolato in tre panel – innovazione industriale, trasformazione digitale e rapporto università-impresa – che oggi continua attraverso le videointerviste ai protagonisti, offrendo una testimonianza diretta delle idee e delle strategie emerse.

Innovazione industriale: tra smart factory e finanza alternativa

Per Costanzo Jannotti Pecci, Presidente dell’Unione Industriali Napoli, la parola chiave è continuità: «L’innovazione non deve essere percepita come un progetto straordinario, ma come un percorso strutturale e condiviso, che coinvolga tutti gli attori del sistema economico».

Sulla stessa linea, Antonio Amato, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di Napoli, ha sottolineato la necessità di affrontare il mismatch formativo che penalizza il tessuto imprenditoriale campano: «Dobbiamo trattenere i giovani con progetti di responsabilità sociale e innovazione, trasformando la Campania in un luogo dove sia conveniente rimanere a lavorare».

Dal comparto aerospaziale, Giuseppe Sernicola, Vice Presidente Senior New Business Iniziatives e Business Unit Manager della Divisione Aerostructures di Leonardo, ha presentato il progetto Nemesi, che trasformerà gli stabilimenti campani in smart factory: «Un modello che integra nuove tecnologie, sostenibilità e valorizzazione del capitale umano, per fare della Campania un hub industriale d’eccellenza».

Sul fronte della logistica, Maurizio Palumbo, Direttore della Filiale Area Sud Sviluppo Divisione Servizi Globali e Capo Divisione Catering Navi e Aerei del Gruppo Serenissima Ristorazione, Serenissima Ristorazione ha raccontato l’apertura del nuovo hub a Napoli: «Un investimento che guarda alla crescita del Sud, creando posti di lavoro qualificati e rafforzando la nostra filiera».

Infine, Antonio Chicca, Amministratore Delegato di Azimut Direct,  ha evidenziato il ruolo della finanza alternativa: «Il private debt rappresenta una risorsa preziosa per le PMI che vogliono crescere senza vincoli eccessivi, affiancando il sistema bancario tradizionale».

Trasformazione digitale: competenze e nuove professioni

La transizione digitale è stata al centro del secondo panel. Gabriele Fasano, Vicepresidente con delega alla Transizione digitale, ITS, semplificazione burocratica e intelligenza artificiale dell’Unione Industriali di Napoli, ha lanciato un messaggio chiaro: «La vera sfida è semplificare: la tecnologia deve essere accessibile a tutte le imprese, anche a quelle di piccola dimensione».

Per Davide D’Arcangelo,  Presidente di Next4 Group e Innovation Policy Maker, occorre valorizzare nuove figure professionali come l’Investor Business Relator: «Un ponte tra imprese e finanza, capace di tradurre bisogni imprenditoriali in progetti sostenibili per gli investitori».

La formazione resta però il nodo centrale. Daniela Sabatino, Founder e Ceo di Time Vision, lo ha ribadito: «La competenza è la leva fondamentale per gestire il cambiamento digitale. Senza formazione rischiamo di avere tecnologie avanzate ma persone non pronte a utilizzarle».

Esperienze concrete arrivano anche dalle imprese. Riccardo Bachrach,  Key Account Manager di S.T.I. Telecomunicazioni Integrate, ha sottolineato come la digitalizzazione stia cambiando i processi: «La tecnologia riduce tempi e costi, ma richiede un cambio culturale che riguarda tutta l’organizzazione». Un concetto condiviso da Christian Granieri, Quality & Marketing Manager di Flexofar: «Il digitale non è solo un upgrade tecnologico, ma un’opportunità per ridisegnare i modelli organizzativi e diventare più agili».

Università e imprese: il capitale umano come motore di sviluppo

Il terzo panel ha posto al centro il dialogo tra accademia e impresa. Per Giancarlo Fimiani, Vice Presidente con delega alla Valorizzazione del Capitale umano, Innovazione, Ricerca & Sviluppo dell’Unione Industriali di Napoli, «trattenere i talenti è una priorità: serve una strategia condivisa per valorizzare le competenze formate in Campania ed evitare la fuga dei giovani».

Un ruolo determinante spetta agli atenei. Matteo Lorito, Magnifico Rettore dell’Università Federico II, ha ricordato come l’università stia diventando un vero incubatore: «Non solo formazione, ma anche sostegno a startup e progetti innovativi in stretta connessione con il tessuto produttivo».

Roberto Macchiaroli, Professore Ordinario di Impianti Industriali e Gestione dei Progetti di Impianto presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, ha insistito sul project management come ponte tra ricerca e impresa: «Solo con una gestione strutturata possiamo trasformare la conoscenza accademica in soluzioni operative».

E le imprese confermano l’importanza di questa sinergia. Francesco De Stefano,  Founder & Amministratore di International Transport Solution, ha raccontato come la collaborazione con l’università abbia dato vita a progetti di digitalizzazione sostenibile, mentre Valentina De Ponte,  Ceo di D.P.I. De Ponte Innovazioni, ha sottolineato che «il dialogo tra ricerca e impresa è il vero acceleratore di sviluppo».

Infine, Angelo Di Gregorio, Past President Società Italiana Marketing e Direttore del CRIET – Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del Territorio, ha posto l’attenzione su una sfida strategica di respiro europeo: «La gestione delle materie prime critiche sarà determinante per la competitività dei prossimi anni».

Un ecosistema che vuole crescere

Le testimonianze raccolte a Disegnare il futuro Campania mostrano un territorio in movimento: un ecosistema che guarda all’innovazione, alla formazione e alla collaborazione come chiavi per costruire il proprio futuro. Dalla logistica all’aerospazio, dal fintech al digitale, università e imprese stanno tracciando una rotta comune per rafforzare la competitività della Campania.

Le videointerviste integrali, disponibili sul sito e sui canali di Italia Economy, permettono di ascoltare direttamente le voci dei protagonisti, offrendo uno spaccato autentico delle sfide e delle opportunità che attendono il sistema produttivo regionale.

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La Redazione

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